Consigli di lettura

La torta è troppo in alto
Susanne Strasser

Casa editrice: Terre di Mezzo Editore, Pubblicato: 24, Numero di pagine: 24, ISBN/ISSN/EAN: 9788861896369
Parole chiave: 5 sensi | Cibo | Amicizia | Gioco | Animali

L’orso ha fame! E sulla finestra più alta della casa c’è una torta buonissima. Che fare?

Per raggiungerla, l’orso e i suoi amici salgono uno sulle spalle dell’altro, ma proprio sul più bello qualcuno si affaccia e gli gioca uno scherzetto.

Uccellino affamato
Kazuo Iwamura

Tradotto dal giapponese da Paola Cantatore
Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 979-1280694171
Parole chiave: Natura | Famiglia

Amici di temporale

Che bello poter consigliare due nuovi libri di Iwamura: realizzati con cura, sempre perfetti per tutti i piccoli lettori, trasmettono ogni volta allegria e tranquillità. Nel mondo di Iwamura i colori sono delicati, i testi immediati, la natura accogliente, anche se qualche volta può capitare una situazione pericolosa, che presto però si risolve senza creare troppo scompiglio.

“La famiglia Topini” va a scuola è un best seller in casa mia, ma anche “La famiglia Topini va al mare” e “Il bucato della famiglia Topini” (tutti editi da Babalibri che più di recente li ha ripubblicati in formato tascabile nella collana Bababum) vanno alla grande fra i bambini di tre anni.

In lingua italiana mancavano ancora quelli dedicati alle quattro stagioni. Ha ora provveduto la casa editrice Marameo a colmare la lacuna, andando a ripescare i primi due libri del celebre illustratore giapponese, “L’uccellino affamato” e “Amici di temporale”, ambientati rispettivamente in primavera e in estate, mentre a settembre sono previste la storia d’autunno e quella d’inverno.

I protagonisti dei quattro libri sono sempre gli stessi, i fratellini Niro, Nina e Nico, tre scoiattolini giocherelloni che in qualsiasi situazione trovano sempre il modo di divertirsi.

Ne “L’uccellino affamato” è primavera, gli scoiattolini saltellano tra i rami degli alberi, quando scoprono un uccellino che piange sconsolato. Sicuramente avrà fame, pensano i tre. Ma cosa mangeranno mai gli uccellini? Ghiande, fragole selvatiche, noci, funghi, latte… Niro, Nina e Nico s’impegnano come possono e cercano di confortarlo offrendogli quel che trovano. Fortunatamente arriva mamma uccello con un bruchetto nel becco. Pio, pio, pio, l’uccellino, finalmente felice, spalanca il becco.

Il secondo libro, “Amici di temporale”, ha inizio in un caldo pomeriggio d’estate. Niro, Nina e Nico giocano nei prati, quando all’improvviso, scoppia un terribile temporale. I tre scoiattolini cercano rifugio in una buca nel terreno. Ma lì dentro, prima di loro, hanno già trovato riparo due topini anch’essi impauriti dalla pioggia. E come se non bastasse, ecco che arriva, con la maglietta fradicia di pioggia, anche un coniglio. Appena in tempo, perché iniziano a cadere i primi fulmini. Splendida a questo punto la lunga immagine verticale – bisogna girare il libro – che mostra i poveri animali rannicchiati stretti stretti nel loro angusto riparo in un angolo estremo del libro, mentre grandi lampi si scatenano minacciosi nel restante ampio spazio della doppia pagina diventata grigia di colpo. Ma quando esce di nuovo il sole, senza perdere tempo, eccoli di nuovo tutti a giocare. Le magliette di Niro, Nina e Nico, appese ad un legno ad asciugare, sventolano come le vele di una nave. Guardandole Nico esclama “Sapete una cosa? Adesso siamo amici di temporale!”

A questo punto non ci resta che aspettare le prossime due avventure: sono curiosa di sapere che cosa combineranno i tre vispi scoiattolini per raccontarlo subito ai miei lettori preferiti.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Il piccolo orto di Maja
Lena Anderson

Tradotto dal danese da Laura Cangemi
Casa editrice: LupoGuido, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9788885810716
Parole chiave: Natura

“Tra poco l’estate sarà finita, / ma il ricordo rimane per tutta la vita.

Funziona così: lei si riposa / e torna tra un anno, bella e gioiosa.

Ripenso a quello che ho seminato, / rabarbaro e cavoli (vermetto sfrontato!).

Certo mi viene un po’ di tristezza, / ma il nasturzio fiorisce, una vera bellezza!”

Dopo un anno trascorso tra filari, piante, piantine, erbe e insalate, Maja è soddisfatta e può finalmente sedersi ad ammirare il mazzolino di nasturzi color del sole che ha appena raccolto nel suo giardino e riposare in attesa di una nuova primavera.

Ma quante cose ha imparato nel frattempo! Maja ora sa che esistono vari tipi di semini, che i rapanelli crescono in due settimane, le carote e i finocchi sono grandi amici, le taccole sono una vera bontà, che le canne di bambù sono utili e che bisogna aver cura delle erbe aromatiche perché il loro profumo è un ottimo condimento.

Il libro, pagina dopo pagina, offre ai piccoli lettori la possibilità di osservare e conoscere un orto da vicino. L’alternanza di deliziosi e spiritosi ritratti botanici e brevi testi in rima fa sì che “Il piccolo orto di Maja” non sia un libro di giardinaggio, ma un piccolo e sorridente manuale cui attingere per avvicinarsi in punta di piedi alla fragile e avventurosa vita delle piante, messe in risalto dalle magnifiche illustrazioni acquerellate di Lena Anderson che fanno venir voglia di piantare e sgranare piselli appena colti.

L’autrice, descrivendo la gioia di una bimba mentre si prende cura di un fazzoletto di terra in compagnia di un bianco coniglietto, conserva quel cipiglio ironico e sbarazzino che piace così tanto e che ritroviamo nei libri che l’hanno resa famosa.

Piedi nudi e occhiali tondi, Maja osserva con occhio attento, curiosità ed entusiasmo il suo raccolto rispettando i ritmi dell’attesa, pronta ad accogliere la sorpresa e la gioia del miracoloso rinnovarsi della natura, quando un germoglio, primo o poi, fa capolino dalla terra.

Prima di Maja altre bambine hanno raccolto fiori, fotografato ninfee, cercato ramoscelli. Si chiamano Valentina, Linnea, Stina*: anche loro amano correre a piedi nudi o salire sugli alberi, proprio come piaceva all’autrice stessa quando era piccola.

Chissà se altre bambine e bambini, dopo aver letto questo bellissimo libro, vorranno imitare la piccola Maja, sarebbe un primo piccolo passo per voler bene alla natura.

* Valentina, Linnea e Stina sono le protagoniste di alcuni fra i più conosciuti e imperdibili libri firmati Lena Anderson:

“Tempestina”, LupoGuido

“Stina e capitan Fracassa”, LupoGuido

“Linnea nel giardino di Monet”, Giannino Stoppani Editore

“Valentina e i segreti della natura”, Editrice Piccoli

Recensione a cura di Antonella Castelli

“Tra poco l’estate sarà finita, / ma il ricordo rimane per tutta la vita.

Funziona così: lei si riposa / e torna tra un anno, bella e gioiosa.

Ripenso a quello che ho seminato, / rabarbaro e cavoli (vermetto sfrontato!).

Certo mi viene un po’ di tristezza, / ma il nasturzio fiorisce, una vera bellezza!”

Il Ranocchio amoroso
Randolph Caldecott

Tradotto dall'inglese da Elisa Mazzoli
Casa editrice: Pulce Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 978-8836280940
Parole chiave: Animali

“L’opera di Caldecott preannuncia l’avvento dell’odierno libro illustrato. Si omettono le parole, ma l’immagine parla per loro. Si omettono le immagini, ma le parole parlano per loro. In poche parole, si tratta dell’invenzione dell’albo illustrato.”

Così scriveva Maurice Sendak nel 1978. L’autore di “Nel paese dei mostri selvaggi” dichiara che se dovesse salvare un nome soltanto, insieme a quello di Mamma Oca, custodirebbe proprio quello di Randolph Caldecott, che è all’origine stessa del lavoro di Sendak. Il più prestigioso premio al mondo per chi illustra albi per bambini – la Caldecott Medal – è in suo onore: è Caldecott ad avere inventato l’albo illustrato per l’infanzia nella forma moderna.

In una interessante postfazione che completa il volume giunto in Italia grazie alla casa editrice Pulce (sempre alla ricerca di preziosi tesori dimenticati), Francesca Tancini, esperta di editoria vittoriana per l’infanzia, riassume in un’interessante postfazione le vicissitudini che hanno segnato il percorso dell’artista verso la celebrità.

“Il ranocchio amoroso”, pubblicato la prima volta nel 1883 con il titolo di “A frog he would a-wooing go”, mantiene ancora oggi la stessa freschezza.

Si tratta di una storia semplice e divertente che ha per protagonista un ranocchio baldanzoso e mondano che comunica alla mamma la decisione di andare a corteggiare una topina. Ben presto si scopre che in realtà il ranocchio è timido e goffo e gli manca il coraggio per fare il filo alla topina e ha addirittura bisogno del sostegno dell’amico topone. Ma una volta entrati in casa della topina, grazie anche a un buon bicchierino, il ranocchio si scatena e inizia a ballare e a cantare all’impazzata, mentre la topina suona il mandolino e il topo s’ingozza di cibo. Li attende però un crudele destino: una gatta con le sue tre gattine stanno per irrompere con un balzo nel salotto. La prima fa fuori il ratto, mentre le tre micine si buttano sulla topina. Il ranocchio riesce a fuggire dalla finestra, ad attenderlo però, c’è un’anatra affamata.

La storia si chiude dunque con un epilogo piuttosto triste. Ma nella sua versione Caldecott introduce la presenza costante di una famigliola – madre, padre, sorella, fratello – che osserva da vicino, senza mai intervenire, la tragedia del povero ranocchio, una sorta di lettura parallela, senza parole, che rende possibile un’interpretazione accettabile della vicenda. Quella che a prima vista appare come una breve storia per bambini, mostra così inattesi significati esistenziali: i due bambini sono visibilmente turbati di fronte alla morte del ranocchio, cercano conforto e si stringono ai genitori che li tranquillizzano. Ma lo si intuisce unicamente attraverso le immagini che diventano così parte integrante del racconto. Ecco che con Caldecott il testo e le illustrazioni non sono semplicemente accostate, ma interagiscono tra loro. Si tratta di “un‘ingegnosa giustapposizione di immagine e parola, un contrappunto mai realizzato prima”, scrive ancora Maurice Sendak.

I bambini di oggi sono i primi a scoprire eventuali incongruenze o sfasature tra testo e illustrazioni. Spesso si tratta unicamente di sottigliezze, minuzie che forse sfuggono a noi adulti!, ma contribuiscono a far capire l’importanza che può avere un albo illustrato destinato all’infanzia.

Elisa Mazzoli ha tradotto con estro e competenza per la prima volta in italiano il testo e la filastrocca tipicamente inglese che accompagna e dà musicalità alle poche rime presenti in ogni pagina, rime che funzionano oggi come allora, da scandire e canterellare in coro: “forte, presto, veloce però”.

Recensione a cura di Antonella Castelli

La bicicletta dei sogni
Nina Daševskaja, Illustration: Lucrèce

Tradotto dal russo da Maria Paolo Bonora
Casa editrice: Terre di Mezzo Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 136, ISBN/ISSN/EAN: 9791259962065
Parole chiave: Sogno | Emozioni | Crescita

Sebastian, dieci anni, è timido e introverso, ovunque vada arriva sempre in ritardo, fatica a stare dietro ai ritmi dei suoi compagni e a trovare qualcuno che lo capisca. Spesso lo rimproverano, ma a lui non importa, gli basta passare il tempo con la sua fantasia e girare in libertà. Ha un solo desiderio: possedere una bicicletta. Ma non avrebbe mai immaginato che presto il suo sogno si sarebbe avverato. Infatti, un giorno, sullo scampolo di giornale che avvolge il suo panino, legge un annuncio in cui si offre “una bicicletta in regalo alla persona giusta”.

Recatosi, come indicato dall’annuncio, in un posto poco rassicurante, dove regna il disordine, è accolto dalla proprietaria della bici, Augustina Bljum, un’enigmatica ragazza smilza e allampanata che sembra piuttosto un ragazzo. La bicicletta in questione è davvero speciale ed è molto di più di un semplice mezzo di trasporto: si chiama Willy e sa parlare! Sebastian sul suo sellino inizia un viaggio magico e insperato. In compagnia della sua nuova bici è libero di scoprire luoghi nuovi, dove non era mai stato. Quando si è felici si parla anche alle cose, alle cose che amiamo: a chi non è mai capitato? Sebastian corre nel vento e discute con la propria bicicletta, la incita ad andare più veloce “dai che ce la facciamo”! E Willy risponde e sa dove andare perché conosce tutte le strade. Dalla Città delle cose perdute, al Villaggio dei giganti, grazie ai consigli di Willy, Sebastian scopre realtà fino a poco prima impensabili e un gruppo di amici con cui finalmente condividere la sua immaginazione.

Augustina, che lo ascolta sempre con molta attenzione, ha un ruolo importante in questa bellissima storia: è facile chiacchierare con lei, mentre prima Sebastian non era mai stato capace di raccontare niente a nessuno. Al contrario, con la sua nuova amica le parole vengono fuori da sole e si trasformano in confidenze.

Grazie all’abilità di una brava scrittrice, che sono felice di avere scoperto, verità e immaginazione si confondono e si sovrappongono, e la storia continua su binari paralleli, uno dei quali però si assottiglia sempre più, fino a diventare quasi invisibile agli occhi di Sebastian e di chi legge: succede quando Willy rimane silenzioso per sempre.

Sebastian quasi non si accorge. Il ragazzo ha finalmente capito che cosa significa avere fiducia in sé stessi e che il mondo che lo circonda può essere diverso da come sembra.

Il “vero” sogno di Sebastian è infine diventato realtà.

Nina Daševskaja è una delle scrittrici per bambini e ragazzi più amate in Russia, ma è anche musicista. Inclusa nella lista dei White Ravens nel 2017 (importante lista internazionale di libri per l’infanzia considerati ragguardevoli) e di Ibby nel 2020, è stata più volte candidata al prestigioso Premio Astrid Lindgren.

Lucrèce, pseudonimo di Lucrezia Buganè, è fumettista e illustratrice. Ha realizzato graphic novel e illustrato numerosi libri per bambini e adolescenti per diverse case editrici italiane.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Infatti, un giorno, sullo scampolo di giornale che avvolge il suo panino, legge un annuncio in cui si offre “una bicicletta in regalo alla persona giusta”.

Tre piccole luci
Maria Ramos

Tradotto dallo spagnolo da Carla Gaiba
Casa editrice: Mondadori Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 144, ISBN/ISSN/EAN: 9788804780922
Parole chiave: Avventura | Amore | Amicizia

In una notte misteriosa, mentre Talpa dorme, lassù, dal cielo, tre piccole luci cadono velocissime, allontanandosi dalle stelle e avvicinandosi sempre più alla terra. Stanno per raggiungere il bosco simili a tre granelli di polvere, ma rimangono intrappolate in una ragnatela. Una cosa è certa, non sono lucciole, Ragno ne è sicuro. Talpa è perplessa: ma allora cosa sono? Nemmeno Bruco le è di aiuto. Spera che almeno Lombrica e Lombrica Musona, due sorelle anziane ma anche molto studiose, ne sappiano qualcosa, ma pure loro non hanno mai visto nulla del genere. Tuttavia qualcuno deve prendersi cura delle tre piccoline, così Talpa e i suoi amici si danno da fare.

María Ramos racconta una bellissima storia di adozione, d’amore e di cura. Talpa accoglie le tre piccole luci, le ospita, prepara da mangiare, confeziona i vestitini e insegna loro tutto quello che sa: come conoscere gli orari di Gufo per poter uscire quando lui non è in giro, dove trovare i frutti e riconoscere quelli velenosi, come scegliere con quali animali fare amicizia e con quali no… È un processo lento, Talpa lo sa, ma alla fine le tre piccole luci in cerca di avventura capiscono che cosa vuol dire amicizia e accoglienza, scoprono le gioie e le sfide della vita terrestre, talvolta galoppando sotto terra sul dorso delle formiche oppure sopra, dove spuntano i funghi, sempre a contemplare il cielo da un nuovo punto di vista.

Pagina dopo pagina il lettore è invitato a godere della bellezza dei piccoli momenti della vita delle tre lucine, e a condividere le difficoltà che devono affrontare per sopravvivere o per trovare un posticino ideale dove abitare.

Ma il dubbio rimane: chi sono le tre piccole luci? Come faranno a brillare per sempre? La soluzione è possibile grazie al contributo di alcuni animali spesso trascurati: oltre a Talpa e a Ragno, ci sono i lombrichi, un bruco, le falene e addirittura il signor Gufo. La solidale combriccola riesce infine a superare tutti gli ostacoli, così da permettere alle tre stelle di ritrovare il loro posto in alto nel cielo.

“Tre piccole luci” è una storia magica, piacevolissima da leggere, fatta di gesti gentili, amici coraggiosi e invenzioni sorprendenti.

Le illustrazioni, dolcissime e poetiche, dai colori tenui sottilmente bordati di nero, incuriosiscono e fanno sorridere: Talpa con l’immancabile fiorellino colorato sulla punta del naso, le stelline che non rinunciano ai loro buffi cappellini, le lombriche di colore rosa sempre un po’ rattrappite in bianchi camicioni, i germogli dei fiori più disparati che fioriscono spontanei nella casa di Talpa… tutto è opera dell’autrice stessa.

María Ramos, nata a Cárceres, ha studiato alla Facoltà di Belle Arti dove ha iniziato a disegnare. Ha pubblicato libri, tenuto laboratori e partecipato a fiere dell’editoria. “Tre piccole luci” è stato selezionato come uno dei migliori libri illustrati del 2023 al Bologna Ragazzi Award.

Da 5 anni lettura accompagnata

Da 7 anni lettura autonoma

Recensione a cura di Antonella Castelli

Le mutande di Topo
Tupera Tupera

Tradotto dal giapponese da Neve Musella, Emilia De Rango, Valentina Paggi
Casa editrice: Salani Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-310-1898-2
Parole chiave: Animali | Umorismo/comicità

Il piccolo Topo è disperato: non trova le sue mutande, dove saranno finite? O forse qualcuno gliele ha prese? L’amico Orso Bianco, che ha già sperimentato questa situazione (Le mutande di Orso Bianco), si offre di aiutarlo: stai tranquillo, le troveremo.

Infatti, Topo e Orso di mutande ne trovano tante: ma quali saranno quelle di Topo?

Ve ne sono con le gocce e un po’ umidicce, di strappate o troppo grandi, a quadretti (con una ghianda!), con stelline scintillanti… Purtroppo non sono mai le sue! Appartengono agli animali incontrati sulla via, lo scoiattolo, il gufo, il riccio, l’elefante…

E le sue? Finalmente il simpatico Topo, un po’ sbadato, un po’ smemorato, le trova dove ancora non le aveva cercate. E con esse tanti amici.

Cercando mutande si trovano amici, ognuno ha le sue e son tutti felici.

Una divertente caccia alle mutande, dei poliedrici autori giapponesi Tatsuya Kameyama e Atsuko Nakagawa, tradotti in moltissime lingue e più volte premiati per i loro lavori.

Teresa
Gek Tessaro, Massimiliano Tappari

Casa editrice: Edizioni Lapis, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 36, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-7874-986-3
Parole chiave: Routine quotidiana | Avventura | Disabilità | Viaggio

Un albo in rima molto originale, scritto e illustrato da Gek Tessaro, con personaggi e accessori tridimensionali, realizzati con cartone, tempera e colla, ambientati e fotografati da Massimiliano Tappari.

Quella mattina Teresa, capelli scuri, fiocco arancione, abito rosso come le scarpe, si offre di andare a fare la spesa con il gatto e la gallina. A piedi, ovviamente.

Ma subito il gatto, vista l’urgenza, propone di muoversi in diligenza. Il cavallo incaricato di tirarla non ci sta: voi state comodi e io vado a piedi.

In alternativa, il gatto suggerisce l’elefante, emozionante ed esotico.

Con la motoretta si arriverebbe prima, sostiene Teresa. Però con l’auto si farebbe bella figura. Ma come non pensare al treno? O alla barca (ma c’è da remare!), al veliero (lo spinge il vento), al bastimento, all’aereo? E perché non con il razzo, allora? Difficile mettersi d’accordo…

Intanto mamma e papà a casa attendono Teresa, il gatto, la gallina e la spesa.

Ritmata, simpatica, ironica e facilmente memorizzabile, una piccola storia che piacerà molto.

Oggicome stai?
Kathrin Schärer

Tradotto dal tedesco da Claudia Valentini
Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 64, ISBN/ISSN/EAN: 979-12-5533-141-4
Parole chiave: Emozioni | Animali

Rispondendo alla domanda del titolo, “Oggi come stai?”, l’illustratrice svizzera Kathrin Schärer mette in scena 30 emozioni in 30 possibili situazioni diverse, interpretate da tanti simpatici irresistibili animali.

Sono le emozioni comunemente vissute da ogni lettore-spettatore, che le può riconoscere, nominare, distinguere, che vorrà farne delle storie, rifletterci.

Appena accennate a parole – un paio o occasionalmente poche più – sono rappresentate con grandi immagini, leggere e divertenti, ma fortemente espressive: un camaleonte che incrocia le braccia, sono offeso, un orsetto che nel buio della notte stringe il suo peluche, sono impaurito, un topolino che saltella intorno a un pacchetto regalo, sono emozionato…

Un albo dalle pagine spesse e robuste, poiché destinato a essere sfogliato e risfogliato.

No no, Scoiattolino
Anne Hunter

Tradotto dall'inglese da Giulia Genovesi
Casa editrice: Terre di Mezzo Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 979-12-5996-177-8
Parole chiave: Emozioni | Amicizia | Umorismo/comicità

Scoiattolino si sveglia. Ciao, buongiorno a tutti!

Oh mamma, la reazione entusiasta degli animali del bosco.

Scoiattolino è pieno di energia, ama saltare, visitare uno a uno gli amici, assaggiarne se possibile il cibo, funghi, uova, semi… Sì, scoiattolino ama anche mangiare.

La sua esuberanza sembra scocciare tutti quanti, No no, Scoiattolino, no no.

Finché Gufo, esasperato – di giorno vorrebbe poter chiudere gli occhi e riposare – alza la voce: No no, Scoiattolino. Vai via!

Scoiattolino non salta più e a lenti passi torna alla sua tana. Non darà più fastidio a nessuno.

La mattina dopo il bosco è tranquillo.

Forse troppo tranquillo. Nessuno a dare il buongiorno, perfino il gufo si lamenta. Scoiattolino sembra scomparso e con lui la gioia e il divertimento.

Dopo averlo a lungo atteso, gli amici decidono infine di andare a cercarlo dentro la sua tana e di portargli un fiore…

Grandi immagini molto curate, testi semplici che balzano come Scoiattolino da una pagina all’altra.

Papera Coniglio e Grande Orso
Nadine Brun-Cosme, Olivier Tallec

Casa editrice: Clichy Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 979-12-555-1092-5
Parole chiave: Amicizia | Identità | Natura

Papera, Coniglio e Grande Orso sono tre amici.

Fanno tutto insieme. Ballano, cantano, spaccano la legna, si nascondono e si rincorrono. Ogni estate organizzano insieme una festa nel bosco, ogni autunno si divertono lanciando le foglie secche in aria, facendo il girotondo. In inverno fanno battaglie di palle di neve e pattinano sul laghetto ghiacciato.

Conoscono ogni angolino del bosco, tuttavia c’è un luogo che sempre evitano: il lungo e tortuoso sentiero. Forse un po’ stretto per passarci in tre, un po’ lungo per appenderci le ghirlande, un po’ fangoso e freddo…

Ma un giorno qualcosa accade: Coniglio non riesce a controllare i pattini e finisce proprio sul lungo e tortuoso sentiero, ai piedi di un magnifico abete. Un posto fantastico! Se gli amici potessero vederlo!

Grande Orso, leggermente imbarazzato, deve ammettere di essere già stato lì. Coniglio non crede alle sue orecchie. Pure Anatra, a disagio, confessa di frequentare quell’angolo di bosco il mattino, per ascoltarne i dolci suoni e pensare.

Coniglio è allibito. Com’è stato possibile, se fanno sempre tutto insieme? E perché lui non ne sapeva niente?

Un momento difficile per i tre amici, il loro legame è messo alla prova.

Insomma, bisogna davvero stare sempre insieme, per dirsi amici? In fondo ognuno può avere i propri segreti e ritagliarsi i propri momenti di solitudine per ritrovare sé stesso.

Una storia delicata, non senza qualche elemento di suspence, magnificamente illustrata.

C’è un posto per me?
Shirley Parenteau, Illustration: David Walker

Tradotto dall'inglese da Augusto Macchetto
Casa editrice: Fabbri Editori, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-915-9295-8
Parole chiave: Amicizia

Quattro piccole sedie per due orsetti e due orsette, Pallino, Ricciolina, Giangialla e Ciondolone. Uno dopo l’altro ognuno trova posto su una sedia. Quattro orsetti felici su quattro piccole sedie.

Ma arriva Orso Bruno che vorrebbe sedersi con loro: C’è un posto per me?

No. Quattro sedie non bastano per cinque orsi e lui è così grosso! Sedersi in due su una sedia stretta stretta è impensabile. Quindi non c’è posto per lui.

Orso Bruno si siede mestamente in disparte.

Però però, un sistema ci deve essere per fare spazio all’amico! Pallino ha un’idea…

Un albo in rima e in tenui colori pastello sulla condivisione e la risoluzione creativa di piccoli problemi pratici.

Amico Albero
Gabriele Cima

Casa editrice: La Coccinella, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 22, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-5506-563-4
Parole chiave: Natura | Amicizia

In questo suggestivo, poetico, coloratissimo albo gioco che, tra finestrelle e scavature, invita il lettore a un’esperienza sensoriale immediata, tattile e visiva, la natura è un’amica di cui tutto si conosce.

Lui è il mio amico albero. Parole decise del bimbo che – visetto tondo, capelli dritti dritti, nasino volto verso l’alto – dal bordo dell’albo si affaccia nelle pagine. A volte giochiamo, a volte parliamo, a volte mi regala i suoi doni, a volte… A volte non facciamo niente. Ed è bello anche così.

Una relazione amichevole mentre scorrono le stagioni, tra chiacchiere, gioco, scambi di confidenze e di doni.

Albo gemello di “Cielo che ride”.

Cielo che ride
Gabriele Clima

Casa editrice: La Coccinella, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 22, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-5506-565-8
Parole chiave: Natura | Amicizia

Io so cosa fa il cielo. Parole decise del bimbo che – visetto tondo, capelli dritti dritti, nasino volto verso l’alto – dal bordo dell’albo si affaccia nelle pagine: il cielo a volte ride, a volte piange, a volte arrossisce, a volte è imbronciato. A volte ha voglia di stare solo, a volte ha bisogno di coccole e di un abbraccio. Le stesse sue emozioni, le stesse di ogni bambino.

La terra
Cécile Roumiguière, Illustration: Marion Duval

Tradotto dal francese da Lisa Topi
Casa editrice: Topipittori, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 14, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-33701479
Parole chiave: Natura | Crescita

Un piacevole fresco viaggio attraverso la natura e le stagioni, raccontato in prima persona da una piccola narratrice in un bell’albo dai colori tenui e dai tratti delicati, accompagnati da brevi testi in stampatello maiuscolo. L’immagine di una mano che stringe un pugnetto di terra – la percezione è quasi tattile – apre il piccolo albo cartonato. Sotto di me, tutto intorno a me, c’è la terra.

Su ogni pagina di sinistra, l’immagine ravvicinata di una bambina, che guarda i lombrichi nella terra scura, che cammina sulla neve, che sta in ginocchio sull’erba, che sonnecchia stanca sul seggiolino dell’auto. Il suo sguardo e quello del lettore, in una prospettiva più ampia, si sposta poi rapidamente a destra, sulla terra, cogliendone i colori, i frutti e le creature che ci vivono: il campo scuro con i lombrichi, lo spaventapasseri, gli uccelli, la distesa bianca di neve con le tracce lasciate dagli animali, il prato coperto di fiori e le arnie piene di miele, i grappoli blu quasi in attesa di essere mangiati.

Per l’esplorazione dei quattro elementi, già disponibili nella stessa collana altri tre piccoli albi, Il fuoco, L’acqua, Il cielo, nei quali la struttura narrativa si ripete identica.

La storia di Benjamin Coniglio
Beatrix Potter

Tradotto dall'inglese da Chiara Carminati
Casa editrice: Mondadori Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-04-78418-0
Parole chiave: Animali | Natura | Famiglia | Avventura

Dalla raccolta “Il mondo di Beatrix Potter,” il sequel del “Racconto di Peter Coniglio”.

Peter Coniglio ha perso gli abiti e le scarpe in un malaugurato incontro con il signor McGregor e il cugino Benjamin lo ritrova, ancora scosso, avvolto in un fazzoletto di cotone. Sicuri dell’assenza del signor McGregor e della moglie – Benjamin li aveva visti allontanarsi sul loro calesse – i due cugini entrano nell’orto, recuperano i vestiti e le scarpe di Peter, poi si dedicano alla raccolta… Mentre Benjamin spavaldo riempie il fazzoletto di cipolle e perfettamente a suo agio sgranocchia foglie di lattuga, Peter non si diverte per niente e vorrebbe solo tornare a casa.

Improvvisamente, un gatto! Peter e Benjamin si nascondono sotto una cesta, dove rimarranno, insieme con le cipolle, per ben cinque ore. Come riusciranno a uscirne?

Pubblicato la prima volta nel 1904, il racconto, anche grazie alle sue bellissime illustrazioni, continua ad essere apprezzato da bambini e adulti.

Ciao orso!
Mariajo Ilustrajo

Tradotto dallo spagnolo da Francesca Giulia La Rosa
Casa editrice: Nomos Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 979-12-5958-146-4
Parole chiave: Viaggio | Amicizia | Diversità | Emozioni

Approdato chissà come in una realtà completamente sconosciuta e frenetica, Orso Bianco vuole ritrovare la strada di casa. Ma trovare attenzione tra coloro che stanno in coda per un cappuccino, auricolari sulla testa, occhi fissi sul cellulare, o risposte in una mappa ricevuta in un help desk è davvero difficile.

Finalmente sulla metropolitana una bambina con un pupazzetto di pezza si accorge di lui. Ciao Orso! La bambina lo prende per mano, lo porta a casa, lo veste, lo nutre, gli prepara l’acqua per il bagno. Orso è perplesso – strani vestiti, cibo caldo, un mare decisamente piccolo e niente che possa ricondurlo a casa.

Ma aspetta un momento… tra i libri della bambina uno sul Polo Nord! La piccola amica comprende che serve un piano per riportare Orso dalla sua famiglia. Una breve ricerca online, uno zainetto, un affettuoso arrivederci, Orso è pronto alla partenza… Una bella storia di amicizia e di speranza nelle strade di una grande città, piene di gente concentrata solo su sé stessa e dove pure un orso passa inosservato.

Tavole deliziose, umoristiche e ricche di dettagli, nelle quali la pluripremiata illustratrice spagnola inserisce sapientemente anche Sommersi, il suo albo precedente.

Papà è un albero
Jon Agee

Tradotto dall'inglese da Alessandro Zontini
Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 979-12-5533-101-8
Parole chiave: Famiglia | Natura

Per poter passare un’intera giornata all’aperto, in mezzo alla natura, la piccola Maddy finge di essere un albero. Le braccia sono i rami, il corpo è il tronco, le gambe sono le radici. Perché non proporre anche a papà di fingersi un albero? Papà accetta, solo per un minuto, però.

Papà è così convincente come albero, che un gufetto gli si posa subito sulla spalla, un pettirosso fa il nido tra i suoi capelli e le cinciallegre cinguettano sul suo braccio. Un gioco facile e divertente, finché non si presentano le prime difficoltà: una ragnatela sotto il braccio, uno scoiattolo nel taschino della camicia, una lumaca sulla scarpa. E poi la pioggia, e poi la notte.

Tutto normale per la bambina, basta ricordare che sono alberi, che la pioggia non li disturba e del buio non hanno proprio paura. Finalmente papà pone fine al gioco, Maddy è sera e noi non siamo alberi. Si rientra, la mamma li attende in casa. Ma cosa saranno, l’indomani? Maddy già fantastica…

La bellezza di un rapporto padre-figlia, nei semplici, teneri dialoghi e nelle espressive illustrazioni realizzate con la tecnica del collage.

Il papero che si credeva sfortunato
Gemma Merino

Casa editrice: Valentina Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 979-12-80891-48-8
Parole chiave: Emozioni | Amicizia | Identità

Se piove durante il suo picnic sul prato, se la corda della sua altalena si spezza, se il suo cono gelato finisce nell’erba, o dal monopattino in corsa una ruota si stacca, anche un papero può sentirsi sfortunato.

Partito per chiedere aiuto al gufo sapiente, il papero sfortunato si imbatte in una volpe che sente degli strani rumori nella pancia, in un albero senza foglie e senza frutti, in un cigno triste. A ognuno il papero gentilmente promette che si farà portavoce dei loro problemi con il gufo sapiente, se riuscirà a trovarlo. Dopo tanto cercare, finalmente una voce dall’alto di un ramo lo chiama: Sembra che tu abbia avuto fortuna. Sono il gufo sapiente. Le parole del gufo sono rassicuranti, domani guarderai il mondo con altri occhi e troverai la tua fortuna e il papero riprende il cammino verso casa. Sulla via del ritorno potrà riferire le risposte del gufo per il cigno, l’albero e la volpe…

Divertente e rassicurante, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso, e arricchita da deliziose illustrazioni, una storia sul modo di affrontare i piccoli ostacoli della vita e creare da soli la propria fortuna.

Il signor Coniglio e il regalo perfetto
Charlotte Zolotow, Illustration: Maurice Sendak

Tradotto dall'inglese da Lisa Topi
Casa editrice: Adelphi, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 39, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-459-3863-4
Parole chiave: Amicizia | Natura

Alla ricerca di un’idea per il regalo di compleanno della mamma, una bambina chiede aiuto al Signor Coniglio: “Qualcosa che le piaccia mi sembra un bel regalo”.

Alla mamma piacciono i colori. Basta guardarsi intorno, il mondo e la natura che li circonda offrono infinite possibilità. Intanto, le piace il rosso – che ovviamente non si può regalare, commenta il Signor Coniglio. Qualcosa di rosso allora, come un tetto o un uccellino o un camion dei pompieri?

Ma alla mamma piace anche il giallo – che ovviamente non si può regalare, osserva nuovamente il Signor Coniglio. Forse qualcosa di giallo come i taxi, il sole, i canarini, il burro? E per il verde? Uno smeraldo, un pappagallo, piselli e spinaci, un verme? Per il blu? Dopo aver valutato una moltitudine di improbabili doni di tutti i colori, la bambina e il coniglio si trovano d’accordo e decidono di regalare un cesto di frutta: mele rosse, banane gialle, pere verdi, uva blu.

Un regalo perfetto per la mamma, invisibile centro e motore della storia.

Un albo dai temi molto attuali, pubblicato per la prima volta nel 1962, basato sui dialoghi tra i due personaggi, mentre le azioni sono affidate alle belle immagini di Maurice Sendak.

Il pisolino
Yuichi Kasano

Tradotto dal giapponese da Elisabetta Scantamburlo
Casa editrice: Babalibri, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 20, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-8362-614-2
Parole chiave: Dormire/sonno | Animali

Un piccolo dolcissimo cartonato per avvicinare i più piccoli al sonnellino, contagiati dallo sbadiglio di un gattino, di un cagnolino, di un orsetto e un maialino, qui rappresentati con tratti semplici e facilmente leggibili dall’autore giapponese Yuichi Kasano.

Il gattino sbadiglia e si raggomitola, il cagnolino si allunga sulla pancia, il maialino si sdraia a pancia in su… Ognuno ha un proprio metodo, ma quanto è bello fare il pisolino tutti insieme!

E alla sera quando cala la notte…
Anne Crausaz

Tradotto dal francese da Francesca Pamina Ros e Monica Cipriano
Casa editrice: Edizione Il Leone Verde, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 16, ISBN/ISSN/EAN: 978-88-658- 493-3
Parole chiave: Dormire/sonno | Animali

Nuova interessante uscita per Anne Crausaz, autrice e illustratrice svizzera. Tratti e testi essenziali, immagini nitide e accurate su sfondi neutri, focalizzano l’attenzione sulle attività serali di civette, ricci, tassi e donnole, pettirossi, galline e un cane, prima di portarci nella cameretta di un bambino, dove la mamma legge una storia della buonanotte.

Quando cala la notte le galline si addormentano e il cane si accuccia. Ma intanto le civette si svegliano e si esercitano a volare, i ricci escono con i cuccioli per una passeggiata, la donnola e il tasso vanno in cerca di qualcosa da mangiare. La vita continua…

Poi chi ha riposato si sveglierà, chi è rimasto sveglio si preparerà al sonno. L’albo gemello E al mattino quando sorge il sole…, con gli stessi soggetti, chiude il ciclo del giorno e della notte.

Ciclamina
Tanguy Gréban, Illustration: Quentin Gréban

Tradotto dal francese da Pico Floridi
Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 112, ISBN/ISSN/EAN: 979-1255331032
Parole chiave: Amicizia | Avventura | Magia

“Ciclamina” è una raccolta di tre storie che profumano di pan di zenzero, si colorano di sogni e scoperte e nascondono perle di magia che si dissolvono con fiocchi di luna, gocce di succo di sassolino o con qualche lacrima di sirena.

Vivace, fantasioso, pervaso da innocue paure, è un libro scorrevole che si lascia leggere volentieri.

La piccola protagonista è Ciclamina, bimba curiosa e determinata, che affronta le difficoltà, affidandosi ai suoi amichetti: Greta la cicogna, Vito il topolino di campagna, Golia il coniglio nano, Alidora la quaglia e Bizzi la vespa. Nella prima storia, Ciclamina è vittima di un incantesimo della strega Verdiana, che invece di farla crescere, la rende sempre più piccina, ma capace di parlare con gli animali. Per cercare di arrestare l’incantesimo, la bambina e i suoi amici decidono con coraggio di recarsi al castello di Verdiana.

Nella seconda storia Ciclamina diventa un’apprendista streghetta. Ma spesso è distratta e sbaglia le formule, così deve rimediare a una goffa magia con cui ha trasformato il garzone di cucina, nonché suo amico Nicolas, in un piccolo drago paffuto. Verdiana non transige: deve fare in modo che entro il giorno seguente tutto torni in perfetto ordine! Allora occorre partire al più presto per Merlingrad, la città dei maghi, e chiedere consiglio a Robur, il re degli alberi. La storia numero tre s’intitola Ciclamina nel paese dei sogni. Vi troviamo Ciclamina che accompagna il padre al congresso annuale degli inventori. All’improvviso però è rapita da un robot che la porta nel paese dei sogni, dove il tempo non esiste e crescono alberi invisibili, dove gli spaventapasseri amano portare i viaggiatori fuori strada, i maiali volano e i libri parlano. Ciclamina vuole ritornare a casa, suo padre sarà sicuramente inquieto!

La copertina del libro lasciava presagire una storia tenera e allegra e così è stato. I magnifici acquerelli di Quentin Gréban, che ricordano le opere della raffinata artista austriaca Lisbeth Zwerger, raccontano, di pari passo con il testo, le vicissitudini di Ciclamina.

Una novità della casa editrice Il Castoro, ideale per lettori alle prime armi.

Da 4 anni lettura ad alta voce

Da 6 anni lettura autonoma

Recensione a cura di Antonella Castelli

Vivace, fantasioso, pervaso da innocue paure, è un libro scorrevole che si lascia leggere volentieri.

A tutta musica!
Ole Könnecke, Illustration: Hans Könnecke

Tradotto dallo svedese da Chiara Belliti
Casa editrice: Beisler Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 112, ISBN/ISSN/EAN: 9788874591145
Parole chiave: Musica

Per questo bel libro Ole Könnecke, celebre autore e illustratore di numerosi libri per ragazzi, ha chiesto aiuto a suo figlio Hans, acclamato musicista e compositore. Si tratta di un’originale introduzione alla conoscenza della musica unica nel suo genere. Un divertente manuale illustrato di suoni e parole in cui si spiegano, si raccontano e perfino si suonano 50 diversi strumenti musicali.

I musicisti sono tutti animali: il leone suona il triangolo, il gallo la tromba, la pecora l’ukulele, il cane la fisarmonica, l’elefante il trombone, il serpente il glockenspiel, la giraffa il fagotto, l’asinello lo scacciapensieri…

Certi animali prediligono strumenti strani, stravaganti, bizzarri. La capra, ad esempio, si esercita con il dulcimer, strumento che ricorda la cetra ma anche il violino e dotato di tre corde che nei tempi passati venivano percosse con una piuma d’uccello, oggi sostituite da un plettro di plastica. Alla tigre invece piace il sitar: molto difficile da suonare, è simile a un liuto dal manico lungo e possiede da nove a tredici corde che riproducono suoni sempre differenti.

Più semplici il bongo, la conga e le nacchere, come mostra un’orchestra assai divertente di soli pinguini che si esibisce sulle dune di ghiaccio. Mentre in cima a una pianta un camaleonte si esercita con un antichissimo strumento africano chiamato kalimba, formato da lamelle di legno di varia lunghezza per ottenere suoni distinti. Il libro, nel suo insieme, è un’insolita carrellata di strumenti e “marchingegni” sonori, alla presenza di tanti animali, felici di mostrare quanto sono bravi.

È possibile ascoltare i vari brani musicali appositamente composti per ogni strumento, scaricando il codice QR stampato sulle pagine corrispondenti.

Suddiviso in brevi capitoli, uno per ogni strumento e scritto con un font ad alta leggibilità, il volume fa parte della collana Leggo già, ma si presta facilmente a una lettura condivisa.

Dopo una laurea in letteratura tedesca, Ole Könnecke si è dedicato esclusivamente alla letteratura per bambini, cambiando in modo molto personale il linguaggio dell’illustrazione per l’infanzia. C’è sempre una grande dose di umorismo, di tenerezza e complessità nelle sue figure e un esplicito invito a partecipare e a commentare le storie che esse comportano.

Nel caso di “A tutta musica!” l’invito si amplia perché avvicina alla musica, a tante musiche differenti, e induce a scegliere lo strumento preferito per ascoltare e riascoltare o forse a suonare, la sua particolare melodia.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Un magico viaggio a bordo del Treno dei Sogni
Matilda Woods, Illustration: Penny Neville-Lee

Tradotto dall'inglese da Giuditta Campello
Casa editrice: Emme Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 87, ISBN/ISSN/EAN: 978-8829605194
Parole chiave: Avventura | Sogno

Il Treno dei Sogni sta per partire dal binario ZZZ, senza fermate fino a Città Sonno.

Questa sera però è in ritardo e Ambrogio il capotreno è molto preoccupato: bisogna raggiungere la meta entro mezzanotte, altrimenti i passeggeri non faranno in tempo a entrare nei sogni a cui sono destinati. A bordo ci sono uno yeti, Henri il ballerino, la principessa Mia con la sua inseparabile draghetta e un enorme mostro peloso che incute qualche perplessità.

“La principessa Mia si avvicinò al mostro e gli parlò gentilmente: – Temo che tu abbia sbagliato treno, sai. Questo è il treno che porta i sogni, quello degli incubi partiva da un altro binario. – Non ho sbagliato treno, – rispose il mostro,- io non devo andare in un incubo, ma in un sogno.” Chiarito ogni dubbio, quando la meta sembra ormai vicina e i viaggiatori si apprestano a incontrare i loro sognatori, il treno inaspettatamente si ferma sopra un ponte che sovrasta un burrone: un abete è caduto di traverso sulle rotaie. Impossibile continuare.

Ma i passeggeri non si scoraggiano e insieme, mettendo in pratica i loro talenti, trovano una soluzione e fanno in modo che il treno possa ripartire. A questo punto è una gara contro il tempo. Lo yeti, Mia, Henri e il mostro peloso riusciranno a raggiungere i loro sognatori prima di mezzanotte? “Il Treno dei Sogni” è un volumetto rilegato con cura, un po’ più grande di un tascabile, dalle pagine spesse e riccamente illustrate a colori, ed è pensato per bambini dai 7 anni, che iniziano a leggere in autonomia.

Dove starà correndo quella locomotiva rossa che attraversa sbuffando un paesaggio da fiaba avvolta in un turbinio di neve? Sembra quasi che stia per uscire dal libro per raggiungere il lettore. L’illustrazione sulla copertina è davvero invitante, mette curiosità, il libro vuol essere preso in mano. La storia è tranquilla e rassicurante anche laddove la situazione ad un tratto sembra precipitare. D’altronde anche il macchinista Ambrogio ha piena fiducia nella sua combriccola di passeggeri!

Una bella opportunità di lettura.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Il Treno dei Sogni sta per partire dal binario ZZZ, senza fermate fino a Città Sonno.

Recensioni

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Consigli

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Su un totale di 1016 voci, 1016 sono visualizzate per data di pubblicazione.

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L’ultimo bisonte

Autore:trice (-ori): Annalisa Camilli
Illustratore:trici (-ori): Irene Penazzi
Casa editrice: La Nuova Frontiera

Anno di pubblicazione: 2023
Numero di pagine: 125
ISBN/ISSN/EAN: 979-1280176523
Età consigliata dall'editore: da 11 anni

Tipologia: Libro
Genere: Libro per ragazzi
Parole chiave: Viaggio, Migrazione, Emozioni

Recensione

Annalisa Camilli si occupa da molto tempo di frontiere e di immigrazione come giornalista della rivista “Internazionale”. Dal 2014 segue le rotte dei migranti nei loro viaggi per e attraverso l’Europa, raccontando le storie di cui è testimone.

Nel novembre del 2021 è stata sul confine tra la Polonia e la Bielorussia, nella foresta di Bialowieża, per seguire i volontari polacchi di Grupa Granica (gruppo di confine), organizzazione non governativa che pattugliava la zona per offrire soccorso ai migranti lungo la recinzione costruita dal governo polacco per impedir loro l’entrata nel paese. A Bialystok in Polonia ha incontrato diverse famiglie di profughi curdi e iracheni.

La storia di Ismail e Anin e dei loro figli Benin, Zehra e Malek è una storia vera. Desideroso di offrire ai propri figli una nuova vita, attratto dalla proposta di un viaggio in aereo, Ismail si accorge di essere stato ingannato. Genitori e figli si ritrovano abbandonati a sé stessi in una foresta sterminata, nel pieno dell’inverno insieme ad altre famiglie. Per attraversare la frontiera devono organizzarsi in piccoli gruppi, per non rischiare di essere respinti dai soldati che pattugliano la recinzione che divide la Polonia dalla Bielorussia.

Così avanzano con fatica, senza punti di riferimento in una foresta di alberi altissimi tutti uguali e rischiano di perdersi e di morire di freddo e di fame. Solo i racconti del padre che parlano dei leggendari bisonti che ancora popolano quella sterminata foresta, distraggono dalla paura i bambini, che difficilmente possono capire quanto sta loro accadendo. Benin, il maggiore dei tre fratelli, pensa che forse il viaggio abbia a che fare con quel “futuro migliore” di cui parla sempre il papà. Ma che cosa sarà mai questo “futuro” se li obbliga ad abbandonare quanto aveva di più caro: la casa, i nonni, i giochi, il cane Psdar e il suo fagottino nascosto sotto il letto con dentro le sue cose preziose.

L’odissea dei fuggitivi è contrassegnata dai pensieri del ragazzo che non è in grado di capire quanto sta vivendo e si affida a chi gli vuol bene, che non può rispondere alle sue richieste di aiuto perché impotente e disorientato a sua volta. Finché non arrivano i soccorsi: il Grupa Granica, che gestisce l’emergenza profughi fra la Polonia e la Bielorussia, si prende cura della famiglia di Benin e la porta in salvo.

“L’ultimo bisonte” è un racconto perfetto, intenso, commovente, senza dubbio da consigliare. Affronta in modo toccante e coinvolgente l’argomento della migrazione e della violenza che i fuggitivi devono subire, senza però turbare il giovane lettore, pur coinvolgendolo.

La situazione politica, sempre presente, rimane sullo sfondo, nascosta tra gli alti alberi di una delle foreste più vaste e antiche d’Europa, riserva di caccia degli zar, foresta che i disegni della bravissima Irene Penazzi (imperdibile il suo senza-parole “Nel mio giardino il mondo”) riproducono in maniera straordinaria.

Annalisa Camilli è una affermata giornalista. Ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News 24, prima di approdare nel 2007 alla rivista “Internazionale”. I suoi articoli sono apparsi su diverse pubblicazioni di prestigio. Ha vinto numerosi premi in ambito divulgativo umanitario e sociale e ha scritto dei libri, “Un giorno senza fine” (Ponte alle Grazie) è il più recente; sono suoi i podcast “Limoni”, “Da Kiev” e “Giornaliste”.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Consiglio

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