Nati per leggere – novembre 2025

Alice Keller e Veronica Truttero inaugurano una nuova serie di albi cartonati per piccoli con due dolci protagonisti che attraversano le stagioni.
Qui Cece e Cice fanno fatica ad alzarsi. Quando, infine, guardano fuori dalla finestra, vedono i colori dell’autunno. Dopo una buona colazione – tè caldo e marmellata di limoni – indossano abiti caldi e vanno fuori a divertirsi. Saltano nelle pozzanghere fino a cascarci dentro, ma poi hanno freddo, e allora via, subito a casa, dove si mettono in pigiama e bevono una tazza di latte caldo, prima di andare a dormire.

I protagonisti, con i loro teneri berrettini a punta, abitano in una casetta e hanno la compagnia di alcuni animali (gatto, merlo, scoiattolo…). Sono diversi tra loro – uno ha la pelle chiara e l’altro scura – e inseparabili. Affettuosi, buffi e dormiglioni, hanno un che di misterioso: vivono da soli, sono indipendenti, ricordano un po’ dei folletti… In un’atmosfera fiabesca fatta dei mille colori dell’autunno e dei primi freddi, questo albo si gioca tutto tra l’interno e l’esterno. I testi semplici ed efficaci, con una chiusa in rima, sono perfetti per i più piccoli.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Dopo essersi divertiti nel bosco autunnale in Cece e Cice tra le foglie, è arrivato l’inverno. I nostri dormiglioni fanno fatica a svegliarsi, come sempre, ma alla fine si mettono sciarpe, berretti e vestiti caldi, ed eccoli fuori di casa. Affondano nella neve finché non li si vede più. Li ritroviamo, poi, alle prese con un pupazzo di neve insieme ai loro amici animali.

L’albo incrocia la magia della neve con l’intimità del letto caldo, il divertimento all’aperto e il tepore di casa. Cece e Cice – uno ha la pelle chiara e l’altro scura – sono bambini un po’ speciali: vivono da soli con gli amici animali, sono indipendenti, hanno un che di fiabesco… E sono inseparabili. Non si può non affezionarsi ai teneri protagonisti di questa nuova serie che attraversa le stagioni. I testi semplici ed efficaci, con una chiusa in rima, sono perfetti per i più piccoli.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Della grande autrice americana Tana Hoban (1917-2006), pioniera dei libri fotografici per piccoli, esce ora questo albo del 1985, grazie a Camelozampa che ha già pubblicato il suo Giallo, rosso, blu, segnalato nella bibliografia Nati per leggere 2022.

Un albo di formato orizzontale in cui ogni pagina ospita una fotografia a colori (dalle tonalità un po’ spente tipiche della fotografia di allora), senza testo.

Il titolo invita a confrontare le grandezze dei tanti oggetti e animali che vi sono ritratti: è un primo livello di lettura, ma non il solo. Le fotografie accostate nelle doppie pagine ci svelano un mondo fatto di poetica quotidianità, invitandoci a osservare le forme, i volumi, i colori, le inquadrature (primo piano, di qua, campo lungo di là). In questo modo si costruiscono rimandi (fiori in vaso a sinistra e prato verde a destra; pupazzi di neve a sinistra, stalattiti di ghiaccio a destra…) e si possono immaginare nuovi nessi per costruire piccole storie (mercatino delle pulci a sinistra, teiere e tazzine destra: sono state comprate lì?). Spingendo bambini e adulti di riferimento a osservare la realtà e a farsi domande, questo libro intramontabile può essere letto e usato in tanti modi.

Nella bibliografia Nati per leggere 2023 abbiamo segnalato un altro libro di Tana Hoban, Lo sai chi siamo?, vincitore del premio Nati per leggere – sezione 6-18 mesi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Kim Crumrine ha vinto il Premio Nati per leggere 2025 categoria 18-36 mesi con Il piccolo fienile rosso, segnalato nella bibliografia Nati per leggere di maggio. L’autrice americana torna con questo divertente albo che mette in scena l’incontro di due tartarughe. Una è amichevole ed estroversa, l’altra è poco loquace e sembra un tipo strano: dice «coccodrillo», ma l’altra obbietta che lei non è un coccodrillo. Poi «alligatore», infine «serpente». Il mistero di svela quando i musi di un coccodrillo, un alligatore e un serpente spuntano dal bordo della pagina. E alle tartarughe non resta che mettersi in salvo, nascondendosi. Ma i malintesi non sono finiti.

L’autrice gioca sull’equivoco, sfruttando la complementarietà tra testo e immagine. I piccoli lettori si fanno domande, possono immaginare le risposte e anticipare in parte la situazione che verrà. Il tratto inconfondibile dell’autrice, con i personaggi visti di profilo, il contorno nero e i colori squillanti, rende l’albo molto adatto ai piccoli, mentre il testo fatto di enigmi e sorprese li stimola. Inoltre, il dialogo brioso rivela la personalità delle protagoniste, l’una spigliata, l’altra di pochissime parole. Da proporre dopo i 2 anni.

La casa editrice offre alcune attività da fare partendo dalla lettura del libro: https://www.minibombo.it/giochiamo_con/ciao-tartaruga/.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

La brava autrice e illustratrice canadese Marianne Dubuc, già recensita più volte nelle nostre bibliografie Nati per leggere, si cimenta qui con il piccolo Coco che non si stacca mai dalla schiena dell’adulto Momo. Mangia, gioca, va a passeggio, fa il bagno e perfino la pipì sopra Momo. Un giorno che Coco vorrebbe inseguire una farfalla, Momo non gli dà retta e continua per la sua strada: allora il piccolo si azzarda a scendere dalla sua schiena. Ma l’adulto non lo abbandona, si ferma e lo segue, tanto che Coco, circondato di farfalle, può dire: “È stata proprio… una bella idea.”
Sì, perché sta imparando il distacco graduale e, venuta la sera, può addormentarsi di nuovo sulla schiena di Momo.

Un tenero albo cartonato con angoli stondati in cui i personaggi emergono bene dalla pagina bianca. I due koala – genitore e cucciolo – sono dinamici e buffi con le loro diverse espressioni: stupore, dolore, divertimento, soddisfazione, gioia… Quando Coco decide di staccarsi e muovere i suoi primi passi da solo, ecco che il genitore si ferma e gli sta vicino, accompagnandolo nel distacco. Con un tratto dolce e colori tenui, l’autrice racconta questa tappa fondamentale della crescita.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Ogni sera Piccolo Bradipo dorme abbracciato alla mamma su un albero. Quando, una notte, cade nell’erba non si fa nessun male, però si ritrova solo. La mamma lo rassicura: «Sarò presto da te» gli dice. Ma i bradipi, si sa, non sono gli animali più veloci del mondo. Il piccolo continua a chiamare per accertarsi che la madre stia arrivando. Poi la vede scendere dall’albero e mentre la aspetta, la mamma gli fa osservare i fiori dai petali splendenti, i lombrichi che strisciano sulle foglie, le falene azzurre… Finché è lì finalmente e lo riporta su, nel loro posto sull’albero.

Il buio rende più intensa l’attesa. Infatti, l’atmosfera notturna di questo albo verticale sottolinea bene la separazione, il non vedere l’altro, gli attimi che non passano mai quando il bimbo si trova solo. Ma con la voce calda della mamma che risponde e rassicura, il distacco è tollerabile per un po’, finché non si torna in braccio al genitore.
Le pagine scure, con la vegetazione nero su nero, si arricchiscono dei colori della natura – i petali gialli, i lombrichi rosa, le falene azzurre – e il rosa del piccolo bradipo spicca, alternando primi piani e viste d’insieme, con grande dolcezza.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Lo spassoso Gastone Musone torna per fare festa. Il primo libro della serie, Gastone Musone, è stato recensito nella bibliografia tematica “Quante emozioni” (da ritrovare sul sito ISMR). In effetti, fin dal suo viso in copertina, la scimmia Gastone lascia trapelare benissimo il suo stato d’animo: che bella festa? Be’, insomma…. Quando riceve l’invito a quella di Spino, il suo vicino di ramo Norman suggerisce che così potranno ballare. Peccato che Gastone non sappia ballare. Perciò gli animali della foresta si uniscono per insegnargli come si fa. «Devi sentire il ritmo» dicono le lucertole. «Devi muovere il sedere così» dicono i babbuini. Ed eccolo finalmente pronto: alla festa tutti vogliono danzare con lui, lo strattonano e lo strapazzano, ma in realtà Gastone non si diverte affatto. Quando dichiara apertamente che non gli piace ballare, il bufalo, i marabù e anche i pipistrelli si fanno coraggio e ammettono che in fondo nemmeno a loro piace. Ma alla festa si può fare tanto altro: mangiare, andare in altalena, giocare: ad acchiapparella, ai tuffi nelle pozzanghere e anche a raccogliere i manghi nello stagno. Alla fine si divertono molto comunque.

Il personaggio di Gastone merita di essere seguito per la sua buffa espressività, infatti è un bastian contrario che in realtà sa essere positivo, quando trova ciò che fa per lui. In fondo a chi piace essere costretti? Un invito a trovare i propri gusti e se stessi, perché capirsi e riuscire a esprimere le proprie preferenze rende più felici. Senza dimenticare gli amici, ovviamente: questo infatti è anche un libro corale con dialoghi pieni di brio; le spassose illustrazioni che mostrano gli animali in tante espressioni e pose diverse danno vivacità e regalano sorrisi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Sono un piccolo bambino
alto meno di un pinguino
meno basso di uno gnomo
sono un piccolo di uomo.

Comincia così questo volume di filastrocche che ha i bambini come protagonisti, ed è una gioia averlo tra le mani.
Si tratta di un piccolo libro quadrato con una bella carta spessa, in cui ogni doppia pagina ospita una quartina in rima e un’illustrazione a colori.
Raccontano la quotidianità dei bambini: la malattia, le liti, le attività, i libri, il buio, il cielo stellato… E anche emozioni, sentimenti e aspirazioni: il dolore per un’amica che se ne va, la rabbia, la gelosia alla nascita di un fratellino, il sentimento di solitudine, il piacere della condivisione, i progetti per il futuro… I bambini alle prese con tanti momenti della loro vita, insomma, tra le figure di famigliari, amici e animali domestici.

Le rime scorrono, semplici, efficaci, musicali.
Le immagini – talvolta su una pagina, talaltra estese su due – hanno grande forza icastica, nell’inconfondibile stile di Gek Tessaro: si focalizzano su un dettaglio o ampliano il testo, hanno un taglio inconsueto, ad altezza di bambino, sono buffe, dinamiche, mescolano colori squillanti e tratto nero.

Dopo Filastrocche a piedi nudi, un nuovo libro dell’accoppiata Cinquetti-Tessaro da guardare, leggere, recitare, ripetere e canticchiare.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Come riconoscere una forchetta?
Facile!
Ha i denti;
porta il cibo alla bocca;
di solito è di colore grigio.

In effetti, riconoscere una forchetta non è molto difficile per un bambino di tre anni, ma quando si volta la pagina ecco che al posto della forchetta sul tavolo c’è uno squalo grigio e la scritta “forchetta”: in effetti, ha i denti ed è di colore grigio.
Comincia dalla cucina il giro della casa, e si va avanti: la caffettiera ha un beccuccio, fischia ed è accanto ai biscotti: in realtà nell’illustrazione vediamo un uccellino. Passiamo al bagno, dove al posto dello spazzolino troviamo un cinghiale e anziché lo specchio un gufo; poi alla camera dal letto dove la coperta in realtà è un gatto, e infine al salotto, in cui il divano è un cammello. Alla fine di ogni ambiente troviamo una doppia pagina con tutti gli oggetti che quella stanza contiene, reali e meno (nella camera da letto, per esempio, il cuscino è un vero cuscino, la coperta è un gatto).

Il tratto vivace, i contorni neri ben delineati e i colori squillanti mettono in risalto gli oggetti e gli animali disseminati nelle stanze. Il libro permette di fare un giro di casa e soffermarsi sugli arredi, ma è anche una riflessione leggera e divertente sulle parole, su significante e significato, in perfetto stile Silvia Boraldo (si veda L’aeroplano blu, segnalato nella bibliografia Nati per leggere di giugno 2025), creando sorpresa e suscitando risate di fronte all’immagina inaspettata.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti