Consigli di lettura

Rumore
Samuel Sattin, Illustration: Rye Hickman

Tradotto dall'inglese da Omar Martini
Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 224, ISBN/ISSN/EAN: 9791255332855
Parole chiave: Diversità | Amicizia | Crescita

«Per bambini strani». Si apre con questa frase il graphic novel Rumore, che di rumore ne fa tanto. Tra le pagine c’è un ronzio costante, piccole api svolazzano moleste attorno alla testa tutta riccioli di Isaac, 12 anni, bravissimo a disegnare, ma sempre disturbato dagli impertinenti animaletti prepotenti che assillano i suoi pensieri. Sfogliando questo fumetto si capisce subito di avere tra le mani qualcosa che ha carattere, che “dà fastidio”, nel senso che sa svegliare il lettore domandandogli: ehi, sai che siamo tutti un po’ strani e che esserlo è una ricchezza? Fin dalle prime illustrazioni il desiderio è uno: sventagliare le mani per scacciare quelle dispettose apette, come si fa con le mosche d’estate, ma proseguendo nella lettura si scopre che quegli insettini hanno un ruolo importante. Grazie a loro si capisce che le persone come Isaac fanno i conti con un disturbo, quello neurodivergente, che riempie le loro teste di pensieri fastidiosi, prevalentemente negativi. Anche l’autore, Samuel Sattin, ne soffre ed è per questo che sa spiegare così bene di cosa si tratta e lo fa tramite Isaac. Isaac che fatica a scuola, concentrarsi per lui è un’impresa (maledette api!), che si impegna tantissimo anche nel far capire a mamma e sorella qual è il suo sforzo. Per lui tutto è sempre un po’ più complicato e a rimetterci è la sua autostima. A fare “Rumore” nel racconto sarà però anche la dote artistica di Isaac che alcuni compagni riconosceranno essere super preziosa, al punto da volerlo come disegnatore ufficiale di draghi, serpenti e protagonisti fantasy di un’avventura di gioco di ruolo. Per Isaac sarà una rinascita e, grazie alla sorella, riuscirà a farlo capire anche alla mamma che cerca sempre di proteggerlo. In Rumore c’è tutto: patologia, adolescenza, amicizia, rapporti familiari e con i medici, perché tutto, sembra dire l’autore, nella vita di ciascuno emette un rumore. Sta a noi ascoltarlo e trasformarlo in musica. Da 12 anni.

Recensione di Carla Colmegna

Un veliero tutto per me
Travis Jonker, Illustration: Matthew Cordell

Tradotto dall’inglese da Sara Ragusa
Casa editrice: Terre di Mezzo Editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9791259962607
Parole chiave: Topo | fantasia | Avventura

La topolina Mabel vive in riva a un lago in una graziosa casetta, dove abitano anche un uomo e suo figlio. Già nelle prime pagine senza parole che precedono il titolo vediamo l’uomo mostrare al bambino un meraviglioso modellino di veliero. Ci ha lavorato per mesi e ci tiene moltissimo. Quando lo finisce, lo mette in bella vista accanto alla finestra. Mabel va a rimirarlo furtiva di notte e sogna di poterlo guidare come un’imbarcazione vera andando incontro all’avventura, ma sa bene che l’uomo non permetterà mai che il suo prezioso modellino sfiori l’acqua. Anche il ragazzino si perde in analoghe fantasie, però i suoi sono davvero soltanto sogni. In vece una notte Mabel, svegliata dal vento, non resiste e, mettendo insieme tutte le sue forze, porta l’imbarcazione sull’acqua, salpa e spiega le vele. L’aiutano a orientarsi le stelle, ma ben presto il vento si fa burrascoso e la topolina si ritrova in mezzo a una tempesta. Coraggiosamente Mabel riesce a guidare domando le intemperie. Solo al mattino l’uomo si accorge che il suo prezioso veliero è sparito, ma poi lo vede oscillare illeso sull’acqua, ormai di nuovo liscia, capitanato dalla topolina. Felice di essere riuscita nella propria impresa, Mabel non si accorge però che il veliero va a schiantarsi all’ultimo contro gli scogli. Dopo il gran spavento l’uomo se ne fa una ragione, raccoglie il relitto e si mette di buona lena a ricostruirlo, questa volta con l’aiuto effettivo del figlio, che prima aveva potuto solo osservare il padre durante il suo geloso passatempo. Ora comunque c’è anche una capitana… e della giusta misura! La semplice storia ben narrata da Travis Jonker vive delle fresche tavole di Matthew Cordell, pluripremiato illustratore e autore a tutto tondo anche della fortunata serie Ugo e Poppy, che con il volume Così diversi, così amici! gli è valso nel 2023 il Premio Strega Ragazze e Ragazzi. Giocato su tenui azzurri e marroni e con abili prospettive, l’albo si muove tra fantasia e realtà aprendo all’immaginazione del lettore. Da 5 anni.

Recensione di Anna Patrucco Becchi

Il bagno di Puah
Julien Béziat, Illustration: Julien Béziat

Tradotto dal francese da Manon LeBourg
Casa editrice: Babalibri, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9788883626517
Parole chiave: Amicizia | Avventura | collaborazione

Una vasca che si riempie d’acqua per il bagno può diventare il teatro di un’avventura mozzafiato, se a viverla è un peluche. L’anatroccolo Puah, infatti, scivola e pluf, cade in acqua. Drago, l’elefante Trombetta e Polpo si danno da fare per salvarlo, credendolo in pericolo. Ma le disavventure si susseguono: lo shampoo si rovescia e Puah è sommerso dalla schiuma, poi il tappo viene via e tutti vengono risucchiati dal vortice d’acqua che defluisce. L’intraprendente Trombetta, però, salva la situazione tappando lo scarico con il sedere. Alla fine gli amici sono un po’ provati, tranne Puah che si è divertito un sacco. Se ha strillato è stato solo per avvertirli che aveva fatto la pipì nell’acqua!

Un albo che trasforma la quotidianità in rocambolesca avventura, proprio come sanno fare i bambini. Perché l’acqua di una vasca può diventare un mare in tempesta e la schiuma dello shampoo un cataclisma. Ma se gli amici di Puah si preoccupano molto, il piccolo protagonista riporta tutto alla realtà, quella di un bagno in cui un bambino tra poco giocherà al sicuro. Le illustrazioni ricche di primi piani e movimento conducono la narrazione, le onomatopee e le incomprensibili frasi pronunciate da Puah mezzo immerso nell’acqua (“gluglaglugliglui!) danno vivacità e strapperanno di sicuro qualche risata.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

La gallina
Tatsu Nagata, Illustration: Thierry Dedieu

Tradotto da Francesca Giulia La Rosa
Casa editrice: Nomos Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 26, ISBN/ISSN/EAN: 9791259580023
Parole chiave: Animali | Natura | curiosità

Il misterioso ed eccentrico scienziato giapponese Tatsu Nagata ci accompagna alla scoperta del mondo naturale, raccontandoci con ironia e precisione la vita e le abitudini della gallina.

I brevi testi danno tante informazioni dettagliate: “La gallina si nutre di vermi, erba, insetti e semi, oltre che di ghiaietta con cui produce i gusci delle uova” oppure “La gallina cova le uova per 21 giorni”. Con una notazione sull’allevamento intensivo: “Oggigiorno molti polli d’allevamento non vedono mai il sole”.

Nella “Biblioteca degli animali di Tatsu Nagata” ogni albo è dedicato a un animale: una serie di piccoli gioielli grafici che danno nuova linfa al genere della divulgazione. Grazie ai testi stringati e puntuali e alle illustrazioni ariose, essenziali e coloratissime, questi libri raccontano le caratteristiche degli animali in maniera divertente, con sporadici accenni all’ecologia. Ci si può soffermare sulle spiegazioni più semplici con i piccoli: “Il maschio si chiama gallo” e aggiungere quelle un po’ più complesse per i grandi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Il ladro di fiori
Alice Hemming, Illustration: Nicola Slater

Tradotto dall’inglese da Giuditta Campello
Casa editrice: Emme Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 26, ISBN/ISSN/EAN: 9788829606528
Parole chiave: Natura | Stagioni | Animali

Una nuova edizione di Quel fiore è mio!, già recensito nella bibliografia Nati per leggere 2023, che cambia titolo per allinearsi agli altri libri della serie: Il ladro di foglie e Il ladro di neve, di cui si è parlato nella bibliografia Nati per leggere 2024.

Ogni albo è dedicato a una stagione, che l’inesperto scoiattolo scopre con l’aiuto dell’amico uccello. Qui il buffo protagonista cerca di curare il suo fiore, ma non ne azzecca una. Lo protegge perché il vento non lo soffi via, e tocca all’uccello spiegargli che ha le radici per ancorarsi alla terra; poi crede che l’ape voglia mangiarselo e infine lo copre con un secchio per paura dei ladri. E di nuovo l’uccello gli spiega come stanno le cose: le api raccolgono il polline e la luce è essenziale alla vita. Prevalgono i dialoghi, senza didascalismi e con molto umorismo, per finire su una doppia pagina di approfondimento didattico.

In attesa dell’ultimo libro dedicato all’estate, vale la pena di seguire Scoiattolo e Uccello per conoscere la natura e il suo ciclo nel modo migliore: divertendosi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Solo con sé stesso
Geoffrey Hayes, Illustration: Geoffrey Hayes

Casa editrice: Orecchio Acerbo editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9791255070580
Parole chiave: Animali | Scoperta | Natura

Un tenero orsetto con il maglione verde a collo alto e la salopette a righe passa la giornata da solo… ma è davvero “solo con sé stesso”? In realtà lo accompagnano i suoi pensieri e le canzoni che canta nel bosco, il silenzio e l’odore della pioggia, il fiume con cui chiacchiera e il vento che soffia sul suo aquilone. Lo accompagnano ricordi di scure mattine nebbiose e del vento gelato d’inverno, ma anche di una stanza calda dove scoppietta il fuoco. E poi ha le vetrine da guardare quando va in città, le strade illuminate, e infine la sera un morbido letto in cui leggere e addormentarsi per sognare.

Un piccolo albo con una riga di testo per pagina e soffici toni sul marrone e il verde. Insieme all’orsetto che passa dalla casa alla natura e alla città scopriamo l’importanza di saper stare da soli e la ricchezza del mondo, per chi lo sa guardare e sentire.

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1976 e ora in versione italiana, il libro ha una storia e un personaggio senza tempo, come il classico Orsetto di Else Holmelund Minarik con i disegni di Maurice Sendak, riproposto da Adelphi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Grande gorilla, piccolo gorilla
Anthony Browne, Illustration: Anthony Browne

Tradotto dall’inglese da Sara Saorin
Casa editrice: Camelozampa, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791254642238
Parole chiave: Natura | Animali | Sentimenti

Tornano i gorilla di Anthony Browne, dopo Gorilla (pubblicato da orecchio acerbo) e Bella e il gorilla (Camelozampa). E qui si prestano al gioco dei contrari, funzionali alla costruzione dell’identità. Si comincia con: “Qual è il contrario di vecchio?” che accompagna la figura di un anziano gorilla ingobbito. Voltando pagina, la risposta è “Giovane” con un tenero cucciolo che si succhia il dito. E così via: il contrario di triste, pesante, solo, grande, fino al parossismo di “Qual è il contrario del contrario?”, una domanda filosofica, così perfetta per un bambino e non solo. Due immagini identiche di un gorilla che si gratta la testa aiutano a rispondere: “Uguale”.

Il celebre autore e illustratore Anthony Browne, vincitore dell’Hans Christian Andersen Award, propone un grande album arioso che permette di godere delle splendide illustrazioni. Il gorilla come alter ego umano avvicina i piccoli lettori, e serve non solo a identificare gli opposti, ma anche a parlare di vita e di sentimenti: dal giovane al vecchio, dalla solitudine al gruppo, dalla tristezza alla felicità.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

La tua isola
Jon Klassen, Illustration: Jon Klassen

Casa editrice: ZOOlibri, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 24, ISBN/ISSN/EAN: 9788899556822
Parole chiave: Natura | Buonanotte | Scoperta

“Questo è il tuo sole. Sorge per te.” Così comincia ognuno dei tre piccoli cartonati del talentuoso scrittore e illustratore canadese Jan Klassen (La tua fattoria, La tua isola, La tua foresta). E tutti finiscono con l’arrivo della notte e del sonno: “Ora anche tu puoi dormire e pensare a cosa farai là domani”. Qui si materializzano “la tua palma” che può essere messa laggiù sotto il sole, “le tue piante” che possono andare a terra, poi la tua tenda, il tuo fuoco magico che non si spegne mai. E ancora una barca e un uccello, fino a completare l’isola. Il sole può quindi calare. Il gioco è finito. Gli occhi di tutti gli oggetti e animali si chiudono nella notte stellata.

L’autore si rivolge ai lettori mettendoli al centro del libro: sono loro a costruire quel mondo come un gioco, nello spazio di una giornata, e tutti gli elementi li guardano con occhi attenti. Il testo e le raffinate illustrazioni danno infatti potere ai bambini.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

La tua fattoria
Jon Klassen, Illustration: Jon Klassen

Casa editrice: ZOO Libri, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 24, ISBN/ISSN/EAN: 9788899556808
Parole chiave: Natura | Buonanotte | Scoperta

“Questo è il tuo sole. Sorge per te.” Così comincia ognuno dei tre piccoli cartonati del talentuoso scrittore e illustratore canadese Jan Klassen (La tua fattoria, La tua isola, La tua foresta). E tutti finiscono con l’arrivo della notte e del sonno: “Ora anche tu puoi dormire e pensare a cosa farai là domani”.

Al tuo sole, qui si aggiunge il tuo albero e poi il tuo fienile e il tuo cavallo e il tuo camion… finché la fattoria è completa. Allora il sole torna giù, la fattoria si addormenta e anche tu puoi dormire.

Rivolgendosi al lettore, dicendogli che quelle cose sono sue, l’autore lo cattura e lo mette al centro del racconto: un racconto minimale che si costruisce proprio come un gioco e ha il respiro di una giornata.

Le illustrazioni solo apparentemente semplici sono a misura di bambino piccolo ma non solo: ogni elemento (albero, sole…) ha un paio di occhi, dando alla narrazione un aspetto animistico e un po’ magico, perché il loro sguardo si sposta. Anche le cose e gli animali, infatti, sono vivi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Ciao
Claudio Aguilera, Illustration: Sebastián Ilabaca

Tradotto dallo spagnolo da Roberto Piumini
Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 16, ISBN/ISSN/EAN: 9791280694232
Parole chiave: Scoperta | Animali | Buonanotte

La casa editrice ticinese Marameo propone questo grazioso cartonato che racconta la giornata di una bambina all’aria aperta. La piccola protagonista si alza con il sole ed esce di casa; fuori incontra il cane con lui esplora la natura, dalla terra con gli insetti allo stagno con rane e libellule, fino al cielo in cui volano le papere. Quando la bambina torna in casa con i suoi amici – cane, papera, rana e gatto – in cielo spunta la luna: per tutti è arrivata l’ora di dormire.

I brevi testi, tradotti in rima da Roberto Piumini, hanno una musicalità che ci accompagna fino al tramonto. Spiccano in rosso alcune parole: sole, cane, grillo, insetti, ranocchia, libellula… che i bambini possono divertirsi a trovare nelle immagini. Le incantevoli illustrazioni d’autore mostrano la meraviglia di una natura vicina e il finale rende il libro perfetto anche come storia della buonanotte. Indicato dall’editore a partire da 0 anni, è pienamente godibile dai 12-18 mesi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Balena
Maggie Li, Illustration: Maggie Li

Tradotto dall'inglese da Francesca Sanna
Casa editrice: Editoriale Scienza, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 26, ISBN/ISSN/EAN: 9788893933223
Parole chiave: Animali | Crescita | Viaggio

Un piccolo cartonato “con i buchi” tutto da maneggiare. Le pagine sono forate con la sagoma della balena che appare in fondo e girandole seguiamo la sua crescita: prende il latte dalla mamma, nuota, impara a salire in superficie per respirare e a far uscire la voce per comunicare con i suoi simili. Quando madre e figlia intraprendono un lungo viaggio, ormai la piccola sta diventando adulta, ma attenzione alle barche e alle reti da pesca. Giunta nei paesi freddi è arrivato il tempo di separarsi dalla mamma, per poi tornare al caldo… e dare alla luce a sua volta una piccola balena.

Questo libro di divulgazione dà tante semplici informazioni sulla vita delle balene, ma è anche una storia di crescita e separazione, un modo di parlare del ciclo della vita e un’avventura nei mari. Con una cartina del mondo alla fine per vedere il viaggio delle balene. Per i più piccoli un libro gioco da maneggiare e guardare, per i più grandicelli una miniera di preziose informazioni.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Ollie e un amore di cucciolo
Nicola Killen

Casa editrice: Nord-Sud Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 24, ISBN/ISSN/EAN: 9788893084628
Parole chiave: Cane | Natura | condivisione

Il sesto albo dell’inglese Nicola Killen con protagonista la piccola Ollie è tutto dedicato alle sue scorribande con il cagnolino Milo. Prima Milo la fa arrabbiare perché si mangia il disegno che aveva fatto per la nonna, poi però la bambina scaccia le lacrime e gioca con lui all’aperto: gli tira un legno che lui corre a recuperare, lo vede tuffarsi nello stagno e, prima di tornare a casa, si mette a saltare con lui nelle pozzanghere. Di ritorno a casa Ollie rifà un disegno per la nonna che sta per arrivare. E uno anche per Milo.

Un albo quadrato nei dolci toni del grigio, su cui spiccano pochi elementi in rosso: dagli stivaletti di Ollie al collare di Milo, dalle matite alla porta di casa, fino ai tanti cuori per metà laminati che accompagnano il loro ritorno verso casa. I cuori luccicanti impreziosiscono anche la copertina insieme al titolo laminato, che attireranno subito lo sguardo dei bambini.

L’adorabile Ollie, che in ogni volume ha un costume da animale diverso, qui è ovviamente travestita da cane. Ed è infatti con il cane della nonna che condivide tante emozioni, dalla frustrazione alla felicità. Una storia che racconta le avventure di un pomeriggio all’aperto, mostrando il legame tra bambini e animali, il piacere di stare nella natura e anche quello di tornare a casa.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Questi piccoli piedini
Hayley Rawsthorne, Illustration: Briony Stewart

Tradotto dall'inglese da Chiara Carminati
Casa editrice: Mondadori Editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9788804781929
Parole chiave: Corpo umano | 5 sensi | Crescita

Un tenero albo con testi tra la rima e la filastrocca e dolci illustrazioni per accompagnare i bambini che si preparano a scoprire il mondo. Cinque racconti, cinque genitori diversi con i loro bambini e cinque parti del corpo. E le illustrazioni mostrano situazioni concrete. Con i piedini, dice la mamma alla bambina, imparerai a camminare (la si vede che muove i primi passi), a muoverti (balla, un po’ più grandicella), poi crescendo andrai sui sentieri (sulle montagne, una ragazzina che fa movimenti di danza), e infine realizzerai i tuoi desideri (ballerina in un teatro). Con le piccole mani un’altra bambina esplorerà il mondo, saluterà gli amici, e poi in futuro scriverà e difenderà cause importanti. Le piccole orecchie del bambino, dice il papà, ascolteranno la musica e temeranno il rumore, si riempiranno di storie e, crescendo, accoglieranno il dolore (un soccorritore che aiuta un ferito). E altro ancora faranno i piccoli occhi e la piccola bocca.

Un libro di formato orizzontale che parla di crescita, partendo dal corpo e dai sensi. Dal rapporto intimo della mamma e del papà con i loro bimbi piccoli alle passioni, le gioie, le relazioni e i dolori di quando via via si diventa grandi.

Ai bambini più piccoli si può raccontare guardando le figure e ai più grandi leggere i testi evocativi, nella bella traduzione di Chiara Carminati.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Mina la rana
Axel Scheffler

Tradotto dall'inglese da Federico Taibi
Casa editrice: Gallucci Editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 8, ISBN/ISSN/EAN: 9791280669674
Parole chiave: Libri Game | Natura | Animali

Una nuova uscita della serie „Muovi, Tira, Scopri“ di Gallucci, i cui titoli Nino il cagnolino e Licia la micia sono stati recensiti nella bibliografia Nati per leggere 2024.

Qui abbiamo Mina, una rana sempre in movimento, che prima vuole acchiappare gli insetti (e infatti basta tirare una linguetta per farle spuntare la lunga lingua rossa), poi si tuffa nello stagno, spicca un balzo e infine, quando arriva la notte, “sale sul suo tronco e fa cra cra fino al mattino”.

Un semplice cartonato interattivo con elementi da tirare, spingere e ruotare per animare le scene, lasciandosi portare dal testo in rima, nello stile sempre divertente e inconfondibile dell’autore e illustratore Axel Scheffler.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

L’arca degli animali
Marianne Dubuc

Casa editrice: La Margherita Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 96, ISBN/ISSN/EAN: 9788865324912
Parole chiave: Animali | Tradizione | Pioggia

Nuova edizione e nuova copertina per L’arca degli animali di Marianne Dubuc, autrice e illustratrice canadese di talento. La storia dell’arca di Noè è qui raccontata in maniera divertente a misura di bambino piccolo. Dalla pioggia che comincia a cadere – ploc! ploc! – all’arrivo dell’arca per salvare gli animali radunati su un isolotto. Avendo tanto tempo da passare a bordo, tutti si tengono occupati: le pecore saltano, gli uccelli fanno il nido, il coccodrillo si lava i denti, o meglio se li fa lavare, e le coccinelle giocano a domino. Con qualche contrattempo presto risolto (la barca si riempie di acqua). Proprio quando gli animali cominciano a perdere la pazienza, la colomba andata in ricognizione ritorna con un ramoscello nel becco. Presto gli animali possono scendere a terra, mentre Noè riparte.

Uno spesso cartonato quadrato dagli angoli stondati che ha la forza delle storie ancestrali. Mentre il mare da piatto diventa burrascoso, si alternano pagine su cui campeggiano i singoli animali e altre affollate. Il testo inserito in maniera creativa dà movimento e la grazia delle illustrazioni permette di conoscere tanti animali diversi. La storia è pienamente godibile dai 2 anni di età.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Perché ti nascondi, Piccola Volpe?
Marine Régis-Gianas, Illustration: Cécile Bidault

Tradotto dal francese da Maria Bastanzetti e Cristina Brambilla
Casa editrice: Babalibri, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9788883626586
Parole chiave: Animali | Gioia/felicità | Scoperta | Paura

La storia di Piccola Volpe è garbata e poetica; il testo, come pure le illustrazioni dai tenui colori, esprimono un’atmosfera tranquilla ma pulsante di vita. Capita tutto in un bosco dove i piccoli animali s’incontrano felici. Le rondinelle si raccontano le loro vacanze africane, i porcospini aiutano un piccolo che ha bisogno di conforto; quattro topini impertinenti sgranocchiano delle mele cadute da un albero; due timidi coniglietti si scambiano delle effusioni, infreddoliti e sorridenti.

Solo Piccola Volpe non si fa vedere. È così brava a nascondersi che nessuno la nota.

E nessuno sente la sua voce perché lei non parla.

„Silenzio! Sssh! Non si sa mai, meglio stare nascosti, se no chissà che guai…“

Ma Piccola Volpe ascolta, osserva, sospira e ha un po’ di malinconia, anche a lei piacerebbe chiacchierare un po’ con gli uccellini o lasciarsi confortare quando è triste.

Finché un giorno, vede un grosso lupo affamato minacciare una volpina ferita, rannicchiata sul sentiero. Invece di filare via, per la prima volta, Piccola Volpe esce allo scoperto per soccorrerla.

Perché ti nascondi, Piccola Volpe? ha una veste e un’impaginazione rinnovate per festeggiare i 25 anni di Babalibri e inaugura così la nuova grafica di Superbaba, collana dedicata alle prime letture, che vanta titoli e scrittori importanti, come Arnold Lobel, uno degli autori simbolo di questa collana, di cui viene riproposto Rana e Rospo amici per la pelle, che esce proprio in contemporanea con il libro delle due giovani autrici francesi che non avevamo ancora conosciuto. Marine Régis-Gianas e Cécile Bidault ci regalano una storia dolcissima sull’importanza di farsi avanti per gli altri e per sé stessi, superando timidezza, paure ed esitazioni. Le illustrazioni sono in perfetta sintonia con le strofe che le accompagnano, rime semplici e profonde, piacevolissime all’ascolto.

Gli alberi, i fiori e i piccoli abitanti del bosco sono disegnati con precisione e appena colorati, in contrasto con la presenza quasi evanescente della piccola volpe, figura dai contorni labili e sfumati, a sottolineare lo spavento e i pensieri insicuri di chi non osa mostrarsi, ma che cerca invano di sparire dentro il cappuccio del suo cappotto giallo canarino fosforescente.

La storia di Piccola Volpe si presta in maniera ottimale ad esser letta a voce alta anche ai più piccoli al momento di fare la nanna.

I libri di Superbaba sono come sempre accompagnati da un dossier pedagogico per approfondire la lettura da prospettive diverse.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Piccola Volpe ascolta. Piccola Volpe guarda. Piccola Volpe sospira. Che cos‘ è questa specie di nostalgia? Le andrebbe proprio una merenda in compagnia. Silenzio! Sssh! Non si sa mai, meglio stare nascosti, se no chissà che guai…». Piccola Volpe non è solo timida, è anche molto prudente. Forse troppo? Lo è a tal punto che, per evitare ogni tipo di guaio, imprevisto e pericolo, vive perennemente nascosta, silenziosa, invisibile agli altri e impercettibile per sino a se stessa. Eppure, essere prudenti è importante, ma con tutte queste precauzioni Piccola Volpe finisce per non avere nemmeno la compagnia di un amico o l’affetto di un altro animale, e si sente sola e triste, perché si rende conto che tutte queste cose belle lei le può solo spiare dai suoi nascondigli. Ma sono sempre gli altri a viverle. Come si fa allora, si domanda Piccola Volpe, a non avere paura e ad avere il coraggio di vivere? La risposta arriva inaspettatamente quando un’altra piccola volpe si trova in pericolo, ferita e braccata dal lupo. Dopo un attimo di incertezza, Piccola Volpe esce dal suo nascondiglio, tira fuori tutta la grinta che ha in corpo, e che nemmeno sapeva di avere, e riesce a mettere in fuga il lupo. «Piccola Volpe non si nasconde più, ora ha compagnia, e persino una tana che chiama: casa mia!». Una bella storia, prima lettura in rima e stampato minuscolo, che aiuta anche i più timidi a trovare il coraggio di “uscire allo scoperto”, per scoprire che, là fuori, c’è sempre qualcuno che ha bisogno di noi e che, a sua volta, può rendere la nostra vita degna di rischiare ogni tanto. Perché rischiare a piccoli passi, senza essere avventati ma senza nemmeno rinunciare ad esplorare, ad amare, a parlare, a prendere posizione, fa sì che, ad un certo punto, ci si guardi in dietro e, con meraviglia, ci si stupisca di quanta strada è stata fatta. Da 7 anni.

Recensione di Marta Pizzocaro

Solo Piccola Volpe non si fa vedere. È così brava a nascondersi che nessuno la nota.

E nessuno sente la sua voce perché lei non parla.

„Silenzio! Sssh! Non si sa mai, meglio stare nascosti, se no chissà che guai…“

Ma Piccola Volpe ascolta, osserva, sospira e ha un po’ di malinconia, anche a lei piacerebbe chiacchierare un po’ con gli uccellini o lasciarsi confortare quando è triste.

Finché un giorno, vede un grosso lupo affamato minacciare una volpina ferita, rannicchiata sul sentiero. Invece di filare via, per la prima volta, Piccola Volpe esce allo scoperto per soccorrerla.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Nella valle dei lupi. Un amico molto speciale Vol. 2
Oliver Scherz, Illustration: Barbara Scholz

Tradotto dall'inglese da Marco Stolfi
Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 128, ISBN/ISSN/EAN: 9791280694225
Parole chiave: Animali | Coraggio/fiducia | curiosità

Continua, più avventurosa che mai, la storia di Iappi, lo scoiattolo curioso, coraggioso e indipendente che abbiamo conosciuto nel primo volume dello scrittore tedesco Oliver Scherz, uscito nel 2022 sempre da Marameo.

Ritroviamo Iappi al suo risveglio dopo un lungo letargo invernale, con in mente un solo pensiero: ritrovare l’amico lupo Yaruk con il quale ha condiviso tanti giorni felici.

Ma Yaruk lo starà aspettando con altrettanta urgenza? Iappi decide di andare a cercarlo nella Terra di Nessuno, dove si erano lasciati con la promessa di ritrovarsi in primavera.

“Quando i prati lasciarono il posto all’arida pianura, finalmente la vista si aprì davanti a lui: dapprima riuscì a scorgere solo un puntolino nero in lontananza. Ma poi il puntolino si fece sempre più grande, fino a diventare un lupo grigio che gli correva incontro a rotta di collo.”

I due amici si ritrovano e felici riprendono le loro scorribande. Saltano e si rincorrono sino al tramonto, quando per lo scoiattolo è giunta l’ora di ritornare dalla sua famiglia che sicuramente lo sta aspettando. Ma come farà a riattraversare il torrente? Una piena improvvisa ha infatti inghiottito gli isolotti di pietra che di prima mattina gli erano serviti da sostegno per attraversarlo. Rimanere tutto solo nella Terra di Nessuno è troppo pericoloso per uno scoiattolino, Yaruk decide allora di portarlo con sé nella Valle dei Lupi: proteggerlo sarebbe stato compito suo.

Si tratta però di un pericoloso azzardo per l’amico lupo: come giustificare una decisione così disonorevole e rischiosa davanti ad un branco che, dopo un lungo inverno senza cibo, è più affamato che mai?

Ma i pericoli non sono solo gli altri lupi, primo fra tutti l’irascibile Rokan, che non vuole rassegnarsi alla richiesta di Yaruk suo fratello, di non toccare il piccolo Jappi, c’è un’aquila che dall’alto ha adocchiato i cuccioli indifesi e un orso che si aggira pericolosamente nelle vicinanze.

Anche questa volta gli imprevisti non mancano e l’autore sa sfoderarli al momento giusto per tenere il lettore in allerta fino alla fine.

Le avventure dei due amici che decidono di vivere insieme, nonostante mille difficoltà, terminano in modo lieto. Difendere la loro amicizia ad ogni costo, è stata una decisione difficile, Iappi e Yaruk ce l’hanno messa tutta, lottando contro i pregiudizi e persino contro certe regole sociali. Ma ci vuole coraggio, tolleranza, accoglienza, tutti argomenti che Oliver Scherz tratta con garbo, sempre attento alla sensibilità dei suoi lettori.

Di nuovo non mancano momenti di grande emozione e di ironia Nella valle lupi, e i bambini che hanno amato il primo libro, sicuramente non resteranno delusi.

Le illustrazioni di Barabara Scholz contribuiscono alla riuscita di questa nuova proposta dell’editrice Marameo, casa editrice ticinese che ha saputo ritagliarsi un posto di tutto rispetto nel grande ambito della letteratura per l’infanzia.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Ritroviamo Iappi al suo risveglio dopo un lungo letargo invernale, con in mente un solo pensiero: ritrovare l’amico lupo Yaruk con il quale ha condiviso tanti giorni felici.

Ma Yaruk lo starà aspettando con altrettanta urgenza? Iappi decide di andare a cercarlo nella Terra di Nessuno, dove si erano lasciati con la promessa di ritrovarsi in primavera.

Recensione a cura di Antonella Castelli

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Io e le mie avventure.
Charly Delwaer, Illustration: Ronan Badel

Tradotto dal francese da Francesca Novajra
Casa editrice: La Nuova Frontiera Junior, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 144, ISBN/ISSN/EAN: 9791280176783
Parole chiave: Avventura | Crescita

Diario di una fuga

Fra pochi giorni Gaspard compie dieci anni e per una serie di ragioni elencate all’inizio del romanzo, ha deciso che è giunto il momento per lui di scappare da casa. Quando i suoi genitori gli comunicano di volerlo iscrivere a una scuola media diversa da quella dove andranno i suoi compagni, è la goccia che fa traboccare il vaso. A quel punto Gaspard, inizia a preparare la sua fuga.

Ma pianificare una fuga non è per niente facile. Bisogna decidere la meta, la data, fare la lista di ciò che s’intende portare, valutare gli imprevisti, informarsi, preparare lo zaino… insomma pensare a un sacco di cose!

E Gaspard non ha ancora deciso dove andare (gli piacerebbe in un bosco, in mezzo alla natura, ma forse allora sarebbe solo un bivacco).

Non sa ancora quanti giorni durerà la sua fuga (di sicuro almeno due, per esser sicuro che i suoi genitori se ne accorgano).

Non sa cosa portare (sicuramente diversi calzini, come gli ha suggerito Jean-Jacques di quinta B che di fughe ne ha fatte parecchie: nel pollaio di suo zio, sul tetto del condominio, in una stalla di cavalli…).

Non ha ancora deciso quando partire: domani non va bene, c’è una verifica di matematica, dopodomani c’è il torneo di scacchi…

Il tempo passa, ma per fortuna una fuga non ha una data di scadenza come uno yogurt.

A questo punto, la fuga di Gaspard diventa piuttosto una spedizione e per il bravo autore quasi un pretesto per affrontare temi importanti, tipici dell’adolescenza.

Gaspard è pronto ad affrontare una vera fuga?

Il suo è un primo atto di ribellione, innocuo e sconvolgente; si tratta di una trasgressione che Gaspard ha deciso di affrontare per non rimanere piccoli, una fuga che però risulta più difficile del previsto. Mamma e papà devono capire che lui è cambiato: ormai ha dieci anni ed è quindi giunto il momento di ascoltare anche il suo di parere, quando si tratta di prendere decisioni che lo riguardano. Per assurdo, è proprio ai suoi genitori che Gaspard infine chiederà consiglio su come scappare di casa!

Questo breve romanzo, contrariamente alla maggior parte dei romanzi dove si è piuttosto immersi nell’avventura stessa, parla del processo che precede l’avventura. Non è però un libro per invogliare i bambini a scappare da casa, ma a riflettere su quanto un’avventura vada preparata e ponderata e soprattutto quanto sia utile conoscere l’opinione degli altri.

E se anche non sappiamo con certezza cosa accadrà a Gaspard dopo la fine del libro, si sente che la sua preparazione alla fuga lo ha in un certo modo riconciliato con la famiglia, la quale dovrà fidarsi di lui per tutta la durata della sua scappatella.

La storia è molto divertente, l’autore riesce a creare un personaggio reale e credibile in cui il lettore può ritrovarsi facilmente.

Charly Delwart, scrittore e sceneggiatore, nato a Bruxelles nel 1975, qui al suo debutto nel campo della letteratura per ragazzi, riesce nella non facile impresa di mantenere per tutta la durata del libro un costante livello di ironia che porta il lettore a non annoiarsi mai.

I disegni a matita, comici e spensierati, dell’artista francese Ronan Badel, disseminati qua e là quasi in ogni pagina, esaltano l’atmosfera spensierata di tutto il romanzo.

Diario di una fuga è il primo della serie di successo “Io e le mie avventure”.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Il bosco d’inverno
Susanna Clarke, Illustration: Victoria Sawdon

Tradotto dall’inglese da Donatella Rizzati
Casa editrice: Fazi Lainya, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 64, ISBN/ISSN/EAN: 9791259676641
Parole chiave: Natura | Diversità | Identità

In un’ambientazione fiabesca le sorelle Ysolde e Merowdis viaggiano su un calesse in direzione del bosco innevato, accompagnate da alcuni amici animali: la maialina Apple e due cagnolini. Ben presto Ysolde lascia la sorella da sola nel bosco, e da questo momento il lettore viene reso partecipe dei pensieri di Merowdis. La giovane si rivela essere profondamente legata alla natura che la circonda: agli alberi, agli animali. Questa connessione appare quasi spirituale, tanto da spingerla a paragonare il bosco a una chiesa. Merowdis viene vista dalle persone che la circondano come una ragazza diversa, strana, che non si conforma ai canoni del comportamento sociale. La ragazza non riesce a rassegnarsi alla via che sembra già essere stata tracciata per lei dai genitori e dalla società. Rimasta sola nel bosco, confida i suoi pensieri, le sue paure e i suoi sogni a coloro che la ascoltano senza giudicare: la natura che la circonda e i suoi amati animali. In questo scenario incantato avranno luogo incontri che trasformeranno l’esistenza di Merowdis. Il bosco d’inverno è un sogno ad occhi aperti che può essere letto come un semplice racconto, ma che offre anche l’opportunità di riflettere su tematiche profonde. L’accettazione dell’altro, la spiritualità individuale, la connessione con la natura e l’accudimento sono solo alcuni dei temi che possono emergere dalla lettura di questo breve racconto, invitando così alla riflessione e alla discussione. L’immaginario fiabesco e la profondità psicologica dei personaggi sono tipici di Susanna Clarke, autrice britannica nota per il suo talento nell’intrecciare elementi fantastici con un’accurata descrizione dei protagonisti. Ad accompagnare il lettore con dolcezza e delicatezza in questo racconto ci sono le illustrazioni in bianco e nero di Victoria Sawdon. Da 15 anni.

Recensione di Ilaria Gianoni

Sulle tracce
Gary Paulsen

Tradotto dall’inglese da Sara Saorin
Casa editrice: Camelozampa, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 128, ISBN/ISSN/EAN: 9791254640296
Parole chiave: Nonni | Crescita | Identità

Clay Borne sta morendo. Lo dicono i medici, ma fatica a crederlo il nipote John: nella realtà rurale nella quale è cresciuto, il ragazzo ha già visto la morte, eppure non ne riconosce le tracce sull’amato nonno. Un segnale però c’è: Clay non parteciperà all’annuale caccia al cervo e sarà John, per la prima volta da solo, a dover procurare la carne necessaria a superare l’inverno. È il ritorno di Tracker, romanzo apparso per la prima volta nella collana Junior Avventura di Mondadori negli anni Novanta con il titolo La cerva bianca e fuori catalogo da quasi vent’anni. Camelozampa lo ripropone in una nuova traduzione, in caratteri ad alta leggibilità e in un formato, quello della collana degli Arcobaleni, che sta perfettamente in mano. Un accordo felice con il testo, che si presta alla lettura a partire dalle scuole medie e che sembra non voler essere posato. Come la caccia di John si trascina senza interruzione per un giorno e una notte, così anche il lettore è invitato a proseguire, immergendosi più a fondo nel paesaggio innevato del bosco. Infatti, una volta lasciata alle spalle la fattoria di famiglia, il romanzo si trasforma: la caccia perde la propria finalità e il cacciatore subisce una metamorfosi da rito iniziatico. La sfida, autoimposta, a raggiungere la cerva e a toccarla, senza esercitare violenza, altera e mescola le identità di cacciatore e preda; al contempo, la ricerca del limite attraverso il contatto con il selvaggio diventa un’impresa orfica, un viaggio nel regno della morte al fine di salvare una vita: “doveva avere-amare-toccare la cerva e quando questo fosse accaduto, suo nonno non sarebbe morto”. Il vero finale di questo instancabile, allucinato pedinamento non può che essere il momento del ritorno, quando la profonda trasformazione avvenuta in John si cala nella realtà quotidiana e familiare: la conquistata consapevolezza del ragazzo e la reazione del nonno lasciano al lettore nuove tracce da seguire per le proprie riflessioni personali. Da 13 anni.

Le piccole astuzie
Deborah Ellis

Tradotto dall’inglese da Federico Taibi
Casa editrice: La Nuova Frontiera Junior, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 224, ISBN/ISSN/EAN: 9791280176752
Parole chiave: Identità | Crescita | Coraggio/fiducia

Dopo averci affascinato con la serie di Parvana, edita da Rizzoli o altri libri come Il coraggio della libellula (Rizzoli, 2013), e Il gatto nella città dei sogni (Rizzoli, 2016), la scrittrice canadese torna a cogliere la nostra attenzione con questo nuovo romanzo che ci accompagna nella crescita di una ragazzina coraggiosa. I temi toccati spaziano dall’adolescenza alla droga, dall’accettazione di sé all’universo delle emozioni oppositive dentro sé stessi. La dodicenne Kate con il suo ardore non ci fa distogliere lo sguardo dalle pagine e ci tiene in tensione fino all’ultima riga. Tenace e ardita, Kate non si fermerà di fronte a nulla, nemmeno da vanti alle menzogne degli adulti. Il romanzo s’intercala a battute di citazioni di scrittori e filosofi importanti che hanno il potere di farla riflettere e di far riflettere. Autodidatta, essendo stata espulsa da scuola per sfoghi di rabbia non tollerabili, oltre a prepararsi per ricevere il diploma di scuola media, Kate apre un emporio – un chiosco filosofico sul modello del chiosco psichiatrico di Lucy dei Peanuts – in cui i libri e i grandi autori le permetteranno di guadagnare i soldi che serviranno a lei e sua madre quando quest’ultima ritornerà. Infatti Kate vive con la fredda nonna, in un mondo pieno di menzogne, quello degli adulti. Di fronte alla verità degli adulti, Kate capisce che «la mia vita non è quella di mia mamma. Non quella di mia nonna. È la mia». La nostra protagonista inizia quindi un percorso di crescita: la volontà dell’ottenimento del diploma di scuola superiore, il ritorno alle scuole medie dopo l’estate e l’espulsione, la scoperta dell’amica della madre e dei suoi trascorsi, la conoscenza dei nuovi vicini e l’inizio di un’amicizia con una signora anziana inizialmente molto burbera. Tra tutti questi avvenimenti anche il breve ritorno della madre. Le “piccole astuzie” per far fronte alla sua vita, da qui il titolo del libro, che tiene il lettore incollato alle pagine fino alla fine. Un finale che susciterà forti emozioni nel lettore. Da 13 anni.

Recensione di Concetta Melena

Bambina d’ombra
Brian Freschi, Illustration: Giulia Pianigiani

Casa editrice: Pelledoca Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 80, ISBN/ISSN/EAN: 9788832791181
Parole chiave: Horror | Tradizione | Famiglia

Eliza è una bambina particolare. Ha dieci anni e vive con la famiglia in una fattoria, in un paesino della Pianura Padana. Siamo negli anni Settanta. Il paese è ricco di tradizioni e superstizioni: la capurela, una donna in grado di leggerti l’anima, osserva Eliza e nota che la bambina, trascurata dai genitori, ama perdersi in luoghi bui. La capurela la avvisa: se continua così, il Mangiaombre la verrà a prendere. Eliza non ascolta, e un giorno scompare. La storia prosegue ai nostri giorni, dove una giovane coppia decide di passare qualche giorno a Pozzo D’Alba, un paesino piccolo e all’apparenza deserto. Renzo è un fotografo, ma il motivo per cui si sono recati lì è Ada, che sta svolgendo per la tesi una ricerca sulle case rurali. Al loro arrivo trovano un agriturismo gestito da madre e figlio. I due sembrano poco contenti, quasi sospettosi. Ada e Renzo non ci fanno caso, ma quando chiedono dove si trovi la chiesa del paese ricevono una risposta inaspettata: non c’è nessuna chiesa. Le stranezze aumentano durante il corso della giornata, e quando Ada si trova dinanzi a una casa abbandonata perfetta per la sua ricerca, niente sarà più come prima. Bambina d’ombra è una rarità: un racconto illustrato per adolescenti che appartiene al genere horror. Il libro fa parte della collana di storie illustrate Occhiaperti, che ha vinto il Premio Andersen 2024 come miglior collana. Brian Freschi è un autore che possiede il dono di avere una scrittura ricercata, ma in grado di coinvolgerti e spaventarti in modo del tutto naturale. Le illustrazioni di Giulia Pianigiani contribuiscono a far entrare le lettrici e i lettori a partire dai tredici anni in questo paese rimasto fermo nel tempo, e a far vivere l’angoscia dei protagonisti. Il risultato è una storia che contiene i classici elementi horror ambientata in un contesto famigliare, con un finale che non lascia tranquilli. Da 13 anni.

Recensione di Maddalena Müller

Livide zucche
Malika Ferdjoukh

Tradotto dal francese da Orietta Mori
Casa editrice: Pension Lepic, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 248, ISBN/ISSN/EAN: 9791281760011
Parole chiave: Giallo | Separazione/morte | Famiglia

«Posso sembrarvi un vero idiota, ma la realtà è che solo in quel momento compresi che quel corpo di steso a tre passi dal campo delle zucche, nell’orto dei nostri nonni, quell’uomo sconosciuto che da almeno cinque minuti buoni stavamo osservando, Annette, Violette, Colin-Seianni e io, era morto.» Inizia così il libro di Malika Ferdjoukh edito dalla piccola casa editrice di Abano Terme Pension Lepic. Pubblicato in Francia per la prima volta nel 1999, vince il Prix Sorcières nel 2000 e nello stesso anno l’illustratore Nicolas Pitz lo fa diventare un fumetto. Se fossimo in una biblioteca potremmo inserirlo nello scaffale del giallo, ma Livide zucche è molto di più. D’altronde le buone storie di mistero sono nate per raccontare le ombre della società in cui viviamo. In questo caso le ombre riguardano la famiglia Coudrier, che il 31 ottobre di ogni anno si riunisce nella vecchia casa di famiglia in occasione del compleanno di Monsieur Coudrier. Un romanzo corale, dove i capitoli portano il nome dei tanti personaggi che abitano il libro, come se ogni componente della famiglia fosse un pezzo di un puzzle svelato poco per volta. Narrazione che avviene soprattutto attraverso i bambini, preoccupati di nascondere il cadavere per non rovinare il compleanno del nonno, ma sicuri di voler scoprire di chi è il corpo trovato nel giardino della villa. Ciascuno con le preoccupazioni legate alla propria età: i primi amori degli adolescenti Hermès e Madeleine; la cura di Annette nei confronti della sorella gemella Violette affetta da un leggero handicap; la simpatia di Colin-Seianni per la piccola volpe ferita dai cacciatori. Malgrado le loro preoccupazioni colgono tutto quello che succede intorno a loro, osservano gli adulti. E i segreti della famiglia Coudrier sono molti. L’autrice tocca molti temi, razzismo, convenzioni sociali, malattia mentale, lo fa con eleganza, ma soprattutto con sincerità, senza edulcorare. La sua bravura sta anche nelle scelte stilistiche. Solo Hermès e Madeleine, gli adolescenti, raccontano in prima persona. Come se, rispetto ai cugini più piccoli, avessero raggiunto un’età in cui iniziare ad essere padroni dei propri pensieri, ma ancora senza i filtri che l’età adulta porta con sé. Da 12 anni.

Recensione di Stefania Bortoli

Amelia
Torben Kuhlmann, Illustration: Torben Kuhlmann

Tradotto dal tedesco da Anna Patrucco Becchi
Casa editrice: Orecchio Acerbo editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 128, ISBN/ISSN/EAN: 9791255070542
Parole chiave: curiosità | Coraggio/fiducia | Animali

L’avventuroso volo di un'arvicola intorno al mondo

Il nuovo albo illustrato di Torben Kuhlmann narra le straordinarie vicende di un’intraprendente arvicola. Incuriosita da un francobollo proveniente dall’Uganda che raffigura un “enorme gatto africano”, la piccola topolina di campagna viene travolta da un irrefrenabile desiderio: esplorare il mondo. Ispirata dalla famosa aviatrice americana Amelia Earhart, nota per essere stata la prima donna a volare da sola attraverso l’oceano Atlantico, la topina decide di costruire con le proprie zampe un aeroplano per poter volare e realizzare i propri obiettivi. Dopo aver progettato diversi modelli e sperimentato alcuni tentativi fallimentari, la protagonista riesce finalmente a decollare. Durante il viaggio si trova però ad affrontare molteplici sfide, tra cui un violento tifone, ma la sua determinazione e il suo ingegno le permettono di superare ogni ostacolo. In seguito a varie peripezie, la piccola esploratrice raggiunge i luoghi lontani e i paesaggi mozzafiato da lei tanto desiderati, trasformando la sua avventura in un viaggio di crescita e scoperta. Con coraggio e un pizzico di genialità, dimostra che anche i più piccoli possono realizzare grandi imprese. Come negli altri suoi libri, anche in questo albo Torben Kuhlmann propone ai lettori un’opera straordinaria, mantenendo il suo inconfondibile stile. Intrecciando la narrazione suggestiva con le stupefacenti illustrazioni dettagliate, per mette al lettore di immergersi completa mente nella storia. Le immagini ricche di particolari e dal tono vintage rendono il libro un’esperienza visiva affascinante. Oltre ai temi della curiosità e del coraggio, l’autore trasmette un messaggio di grande importanza: con dedizione, un pizzico di ribellione e un’idea brillante, tutto è possibile. Amelia è una storia che ci in segna che i limiti posti dalla società possono essere superati e che, con passione e impegno, anche il più grande dei sogni può diventare realtà. Da 7 anni.

Recensione di Jamila Zanoli

La strada che ci porta a casa
Susanna Tamaro

Casa editrice: Piemme Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 192, ISBN/ISSN/EAN: 9788856697407
Parole chiave: Avventura | Coraggio/fiducia | Crescita

Gravato da una certa dose di malessere, il risveglio per il piccolo Sam – Samuele – non è tra i migliori: il turbamento, però, si fa decisamente più intenso quando scopre di non trovarsi nella sua cameretta tra le proprie coperte… L’ansioso tentativo di riordinare velocemente le idee per raccapezzarsi risulta vano: i ricordi più recenti sono sepolti sotto una densa coltre di nebbia. Tutti, tranne uno: Odette e Kevin – i suoi sciagurati genitori – lo hanno abbandonato… in un Autogrill! Ma com’è finito in quel luogo sconosciuto? E chi ce lo ha portato? Pagina dopo pagina, indizio dopo indizio, Sam recupererà pian piano i suoi ricordi e grazie a Mattia – mentore e allenatore a un tempo –, a Kisskiss – un rospo di peluche dispensatore di saggi consigli –, e a Kokorosan – la “Signora del cuore” –, potrà finalmente portare a compimento il difficile tirocinio quale adepto appartenente alla Confraternita dei Cigni Bianchi, in eterna lotta contro i Cigni Neri – individui egoisti e malvagi, pronti a distruggere e a sfruttare ogni risorsa per soddisfare i più superficiali interessi –, il cui scopo è quello di preservare la purezza della vita e la bellezza del mondo. La strada che ci porta a casa, continuazione di Tutti abbiamo una stella, narra le avventure di un ragazzino sperduto, costretto ad affrontare tutta una serie di avventure inquietanti e minacciose: avventure che, inevitabilmente, capitano a quei bambini che si ritrovano senza la protezione dei propri genitori. Sempre in conformità alle “leggi del cuore”, Susanna Tamaro si rivolge quindi a tutti i bambini che in qualche modo, presto o tardi, devono affrontare le calamità della vita e che per farlo possono sviluppare le proprie forze e capacità con le quali poter intraprendere una via che conduca a una genuina edificazione di sé. Lettura adatta a partire dai 10 anni, e per tutti i bambini che “sono convinti di non farcela”. Da 10 anni.

Recensione di Pablo Luchessa Amelia.

Recensioni

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Oceano

Autore:trice (-ori): Gionata Bernasconi
Casa editrice: Einaudi Ragazzi

Anno di pubblicazione: 2024
Numero di pagine: 96
ISBN/ISSN/EAN: 9788866568582
Età consigliata dall'editore: da 10 anni

Tipologia: Libro
Genere: Libro per ragazzi
Parole chiave: Coraggio/fiducia, Crescita, Fratelli e sorelle

Recensione

I protagonisti di questo libro sono un bambino, una ragazzina e l’Oceano. La storia inizia con uno scoppio. Poi grida confuse. Panico. Alice e Milo sono su un battello: sono figli di un marinaio. Un altro scoppio e fuoco. Grande. “Probabilmente sono le caldaie” pensa il papà dei due bambini mentre li trascina sul ponte. I fianchi del battello bruciano e, con loro, le scialuppe di salvataggio. C’è solo un canotto di gomma che serve per gli attracchi d’emergenza. Il papà sparisce per un attimo lunghissimo e torna con una bisaccia. Riesce a far salire Alice e Milo sul canotto, dopo aver lottato con un marinaio con la barba nera, gli occhi di smeraldo e un coltello a serramanico. Consegna loro la bisaccia e la sua maglia da marinaio e infine taglia la corda che lega il canotto al battello in fiamme, affidando così i suoi figli all’Oceano. Alice è una ragazzina sveglia e intelligente e ama il suo fratellino. Capisce subito che per tranquillizzare Milo deve trasformare tutto in un gioco: un’avventura di pirati. Nella bisaccia ci sono due borracce, qualche biscotto e il coltello del marinaio con la barba. Alice è bravissima: riesce anche a pescare! Quando il sole si alza nel cielo fa molto caldo e i piccoli sorsi d’acqua che Alice concede a Milo e a se stessa non bastano mai. Per far passare il tempo Alice chiede a Milo di avvisarla se vede un gabbiano: “Se lo vedi, la terra è vicina!”. Poi: “È l’ora del rancio!” I due fratelli mangiano un biscotto e bevono un sorso d’acqua. Poi giocano con le parole: “Esiste Capitano al femminile?”, “Capitana! E Ciurma al maschile?”,” Ciurmo, ovvio!”. Quando vede sua sorella che dorme, Milo pensa alla Bella Addormentata; quando sotto il canotto passa una balenottera azzurra, i due fratelli ricordano Pinocchio; quando Milo guarda le nuvole, cerca di vedere degli animali… All’improvviso, Milo urla: “Ti chiami come Alice nel paese delle meraviglie!” e i due riescono anche a ridere un po’, malgrado il caldo, la sete e la fame. Questo non è un libro ma un… Erlebnis: un’esperienza di vita. Decisamente forte. Questa storia è proprio scritta bene. Non dico altro. Da 12 anni.

Recensione di Valeria Nidola

Recensione

Il nuovo libro del ticinese Gionata Bernasconi parla di coraggio, esplora i confini della sopravvivenza, la potenza dell’ingegno e dell’immaginazione, ma soprattutto racconta la forza dell’amore tra due fratelli.

Ci fu uno scoppio. Poi grida confuse.

Il romanzo si apre con la scena terribile di un naufragio. I due protagonisti, i fratelli Alice e Milo, adolescente lei, di qualche anno più piccolo lui, perdono il padre, capitano della nave sulla quale stanno viaggiando, che improvvisamente prende fuoco.

Il padre, prima di tuffarsi in mare e sparire per sempre fra le onde, riesce a metterli in salvo su una scialuppa con pochi viveri e due borracce d’acqua.

Fin dalle prime pagine, il lettore si trova così davanti ad una narrazione carica di suspense, che fino all’ultima riga non lascia trapelare che cosa ne sarà dei due bambini per cinque giorni alla deriva, dispersi in mezzo all’oceano, circondati da una pace illusoria e dal silenzio più totale, con l’ansia e la speranza della sopravvivenza.

La forza di questa narrazione non sta però solamente nel racconto delle cinque giornate trascorse in mezzo al mare che scandiscono i capitoli del romanzo, né negli stratagemmi di Alice per far fronte a squali e tempeste, quanto piuttosto nella forza immensa della ragazzina, capitana coraggiosa, che consapevole del pericolo che li circonda, fa di tutto per proteggere il fratellino dalla paura.

Milo si affida totalmente fiducioso alla sua premura: dai piccoli gesti ripetuti, come quello di coprirgli il più possibile la testa dal sole, a condividere con lui idee un po’ strane ma ingegnose, come togliersi gli orecchini per usarli come esca, o strizzare la maglietta intrisa di pioggia direttamente nella borraccia, o ancora leccare le gocce della brina mattutina dalla superficie del canotto, perché pur sempre di acqua si tratta e loro non ne hanno quasi più.

Per distrarre il fratellino Alice s’inventa una specie di gioco dei pirati e gli racconta le storie di papà, mentre le ore trascorrono lente, scandite dalla speranza di vedere un battello o il volo di un gabbiano a indicare che la terra ferma non sarebbe poi così lontana.

Oceano è una storia densa, carica di sentimenti forti e contrastanti, una storia diversa dalle precedenti cui Gionata Bernasconi ci aveva abituato. Fino a oggi, nei suoi numerosi libri regnava l’umorismo, perché Gionata possiede la grande capacità di presentare la realtà mettendo in evidenza aspetti insoliti, bizzarri, divertenti della vita, senza peraltro mai dimenticare un pensiero su cui riflettere o meditare. In Oceano, il tenore della narrazione è assai diverso.

A questo proposito consiglio la lettura di questo libro a ragazzini già grandicelli, pronti ad affrontare, apprezzare e capire più da vicino non solo il pensiero forte che sottende tutta la vicenda, ma anche talune folgoranti immagini che ho particolarmente amato: “La ragazza sentì qualcosa spegnersi dentro di sé e, per un istante, temette di aver perso il cuore”.

Ci troviamo davanti a un romanzo costruito con grande abilità e sapienza.

I libri di Gionata Bernasconi continuano ad essere una bellissima sorpresa.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Consiglio

Il padre, prima di tuffarsi in mare e sparire per sempre fra le onde, riesce a metterli in salvo su una scialuppa con pochi viveri e due borracce d’acqua.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Questo consiglio fa parte della bibliografia tematica:
Novità editoriali – febbraio 2025

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