Ecco una bella storia avvincente e commovente, ricca di dettagli magici e fantasiosi, che parla di amicizia in sintonia con la natura allo stato puro; contiene incantesimi, sortilegi, nozioni rudimentali sulle piante medicinali e sull’astronomia; Willow, una ragazzina di dodici anni, è la protagonista.
Tutto ha inizio quando Willow si trasferisce con il padre nella vecchia casa immersa nel verde, ereditata dalla zia Alwina, dove aveva peraltro già vissuto da piccola, prima che la madre morisse. La ragazzina sente un legame particolare con la foresta che la circonda, che le appare subito accogliente e misteriosa, ma è soprattutto una sgangherata casupola di legno nascosta nel fogliame ad attirare la sua curiosità, risvegliando in lei ricordi della sua infanzia.
All’interno della casupola c’è un misterioso baule che contiene un libro spesso, rilegato in pelle, con un motivo a spirali intrecciate al centro e quattro simboli che rappresentano i quattro elementi della natura in ogni angolo della copertina. La sorpresa più grande però è il ritrovamento di una lettera indirizzata proprio a lei dalla zia Alwina, dove scopre di aver ereditato anche il suo potere di strega.
“Hai letto bene, tesoro mio. Il mio potere di strega. (…) Accogli questo potere e sarai in grado di fare grandi cose. Ma usalo per uno scopo giusto. Non abusarne mai. Se decidi di accettarlo, posa la tua mano sinistra sul cerchio che vedi sul libro delle streghe. Il libro ti guiderà.”
Il libro si chiama Grimmoor, si scrive da solo con una stupenda calligrafia e in questo modo risponde alle domande della ragazza, fornisce suggerimenti su come procedere, spiega i rituali magici e le ricorda di consultare sempre il suo cuore per risolvere i problemi. Willow scopre così che il suo elemento è il fuoco e che l’animale che l’aiuterà è Rufus, la volpe che la segue fedelmente nel bosco fin dal primo giorno. Tutto ciò però non basta: per raggiungere il pieno potere di strega, Willow deve ancora trovare altre tre ragazze che abbiano anch’esse un talento di stregoneria in famiglia. La prima alleata è Valentina amica del vento, seguita da Gretchen che controlla l’acqua e infine da Lotti, responsabile dell’elemento terra. All’inizio Willow si comporta con loro in modo superficiale e ingenuo, ma ben presto impara dai suoi errori e trova infine i giusti talenti di strega.
L’unione delle forze delle quattro ragazzine arriva nel momento giusto, proprio mentre degli investitori immobiliari vogliono acquistare la proprietà forestale dal padre di Willow per costruirvi un centro commerciale.
Non voglio rivelare altro e salto a piè pari al lieto fine, dove leggiamo che grazie alla saggezza del libro magico, combinato con il potere delle novelle streghe, il bosco diventerà una magnifica riserva naturale. Lascio però ai lettori, che spero saranno numerosi, il piacere di scoprire come ciò possa accadere.
Anche se “sai già quel che sapere vorrai / la tua curiosità con me placherai. / Vieni con me per ore e ore, / è un onore fare il tuo accompagnatore”, scrive Grimmoor a un certo momento.
Il libro, bellissimo, è perfetto per chi non è ancora pronto ad affrontare tematiche forti o complesse, ma sogna ancora la magia spensierata dei bambini che ancora non hanno fatto il grande passo verso l’adolescenza.
Sabine Bohlmann, dapprima attrice di cinema e televisione, è in seguito diventata una grande scrittrice di libri per bambini. Willow e la foresta magica è il primo volume di una serie di grandissimo successo, che in Germania ha già venduto oltre 450.000 copie ed è già diventato un film.
Recensione a cura di Antonella Castelli
Ecco una bella storia avvincente e commovente, ricca di dettagli magici e fantasiosi, che parla di amicizia in sintonia con la natura allo stato puro; contiene incantesimi, sortilegi, nozioni rudimentali sulle piante medicinali e sull’astronomia; Willow, una ragazzina di dodici anni, è la protagonista.
Tutto ha inizio quando Willow si trasferisce con il padre nella vecchia casa immersa nel verde, ereditata dalla zia Alwina, dove aveva peraltro già vissuto da piccola, prima che la madre morisse. La ragazzina sente un legame particolare con la foresta che la circonda, che le appare subito accogliente e misteriosa, ma è soprattutto una sgangherata casupola di legno nascosta nel fogliame ad attirare la sua curiosità, risvegliando in lei ricordi della sua infanzia.
Leggi di più
Recensione a cura di Antonella Castelli