Consigli di lettura

La torta è troppo in alto
Susanne Strasser

Casa editrice: Terre di Mezzo Editore, Pubblicato: 24, Numero di pagine: 24, ISBN/ISSN/EAN: 9788861896369
Parole chiave: 5 sensi | Cibo | Amicizia | Gioco | Animali

L’orso ha fame! E sulla finestra più alta della casa c’è una torta buonissima. Che fare?

Per raggiungerla, l’orso e i suoi amici salgono uno sulle spalle dell’altro, ma proprio sul più bello qualcuno si affaccia e gli gioca uno scherzetto.

L’uccellino affamato, Amici di temporale, Tante cose rosse, Che caldo sulla neve!
Kazuo Iwamura

Una simpatica serie dedicata alle stagioni

Con i due volumi dedicati all’autunno e all’inverno, giunti da poco in libreria, la simpatica serie dedicata alle stagioni del celebre illustratore Kazuo Iwamura, è completa.

I protagonisti sono tre simpatici scoiattolini: Niro, Nina e Nico.

Primavera. Niro, Nina e Nico, saltellando da un ramo all’altro, tra foglie nuove e fiori profumati, si accorgono di un uccellino che piange. Molto probabilmente avrà fame, ma cosa offrirgli? Non pigne, né fiori di ciliegio e neppure fragole selvatiche, funghi o noci – i loro cibi preferiti – che l’uccellino rifiuta sconsolato. Che fare? Fortunatamente ci pensa Mamma uccello che sopraggiunge all’improvviso con un bruchino nel becco. Seduti a tavola all’ora di pranzo, Niro, Nina e Nico racconteranno a mamma e papà scoiattolo come a quel punto, senza esitazione, l’uccellino ha spalancato il becco.

Estate. I giochi spensierati di Niro, Nina e Nico sono bruscamente interrotti da un forte temporale. I tre fratellini trovano rifugio in un buco del terreno, dove due topolini, anch’essi in fuga dalla pioggia e dai tuoni, li hanno preceduti. Anche un coniglio ormai fradicio cerca protezione nella stessa cavità: lasciamolo entrare! Stretti, stretti, tremanti di paura, tutti insieme attendono con ansia la fine del temporale. Che è stato davvero spaventoso, ma ha portato nuovi amici: Amici di temporale!

Autunno. La bellezza del bosco in autunno è davvero emozionante. Ne sanno qualcosa Niro, Nina e Nico, che dopo aver indossato i bellissimi maglioni rossi che mamma scoiattolo ha sferruzzato per loro in vista del freddo incipiente, corrono fuori tutti contenti: ci sono sempre così tante novità da scoprire! Bacche rosse, gialle e viola fanno capolino tra gli alberi e le foglie e brillano alla luce del sole. Sotto un cespuglio sono spuntati cinque funghi con le cappelle rosse come i loro maglioni e poco lontano, l’amico orso sta mangiando dei cachi rossi e maturi in attesa del letargo. Sembra impossibile, eppure anche il cielo tutto a un tratto è diventato rosso! La sera, davanti al caminetto acceso, i tre fratellini soddisfatti della bella giornata, raccontano a mamma e papà di aver trovato tante cose rosse nel bosco. “Il rosso è un colore caldo,” osserva Nina.

Inverno. Nel bosco è caduta la prima neve e i tre scoiattolini non vedono l’ora di uscire per fare una bella slittata. Indossate sciarpe, cuffie e scarponcini, corrono fuori. Ma la slitta è troppo pesante, è difficile tirarla senza l’aiuto di papà, il quale però preferisce rimanere al caldo, vicino alla stufa. Ma i tre fratellini insistono e lo convincono ad uscire. Tenetevi forte, si parte! Ma nel bosco c’è sempre il rischio di finire contro un albero e allora bisogna controllare bene la direzione della slitta. Quando poi ci si diverte sul serio e si inizia a litigare per i turni, anche papà scoiattolo non può fare a meno di gridare “Adesso tocca a me!” È davvero bello giocare tutti insieme, papà scoiattolo si è persino tolto il cappotto e la sciarpa. Che caldo sulla neve!

Kazuo Iwamura ci racconta queste belle storie con grandi illustrazioni a doppia pagina, che dicono molto di più dei brevi testi che le accompagnano, illustrazioni che trasmettono allegria e avvolgono il lettore in un’atmosfera calda e accogliente. In questi libri tutto è sapientemente dosato senza eccessi e ogni situazione si risolve sempre al meglio, naturalmente non senza un po’ di timore, dispiacere o speranza, come è giusto che sia in ogni libro per bambini. I quali intanto, senza accorgersi, imparano che cosa mangiano gli uccellini, che il sole quando tramonta diventa rosso come le bacche, che il temporale non dura per sempre e che in inverno bisogna vestirsi con abiti caldi.

Ogni storia termina attorno a un tavolo, davanti a un piatto di appetitosi funghetti, con Niro, Nina e Nico che non vedono l’ora di raccontare le loro fantastiche avventure a mamma e papà. Infatti, nei libri di Iwamura traspare il senso di appartenenza alla famiglia, del piacere di comunicare emozioni ed entusiasmi a chi si vuol bene, dell’importanza di fare le cose insieme con la partecipazione di tutti: messaggi semplici e belli, quelli di cui hanno bisogno i bambini.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Il carro stregato
Mario Delucchi, Illustration: Tanja Bassi Meregalli

Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 36, ISBN/ISSN/EAN: 9788881917334
Parole chiave: Fiabe/favole | tradizione | Ticino

Il racconto trae spunto da una leggenda pubblicata nel terzo volume della pregiata raccolta de

Il Meravigioso (Armando Dadò nel 1992), curata da Domenico Bonini, Sandro Bottani, Amleto Pedroli, Roberto Ritter, Franco Zambelloni e dallo stesso Mario Delucchi; una raccolta che comprende più di duecentocinquanta leggende, favole e racconti della tradizione ticinese che narrano un evento straordinario, un prodigio, una manifestazione sovrannaturale, che evocano insomma il meraviglioso.

Il testo de Il carro stregato, originariamente pubblicato in Angelo Garobbio, Leggende delle Alpi Lepontine e dei Grigioni (Capelli, Bologna 1969), è incentrato sull’incontro con le streghe di un giovane che percorre la strada da Maroggia ad Arogno con il suo carro trainato da due cavalli.

Delucchi ha pensato che la vicenda meritasse di essere inserita in un contesto più ampio, “che desse modo al giovane lettore di immedesimarsi nell’atmosfera di un’epoca in cui la stregoneria era ritenuta responsabile di molte disgrazie.”

Nessuno, all’Osteria della Posta, vuol credere a Battista quando racconta di aver visto due streghe brutte come la peste, mentre con il suo carretto, trainato dalla mula Cornelia, percorreva la strada che da Maroggia, dove era andato a vendere la legna, lo riportava ad Arogno. Eppure, da qualche tempo, a Battista capitano dei fatti a dir poco strani, ai quali non sa dare ragione. Ad esempio: quando si reca nella stalla, contrariamente al solito, trova il pesante portone già aperto; lo sgabello per la mungitura sparisce per poi riapparire improvvisamente; e che cosa significa la vista di quel serpente arrotolato sulla paglia della lettiera?

Battista non dorme più sonni tranquilli e decide di andare a chiedere consiglio alla Romilda, una specie di maga che si diceva avesse sempre una soluzione per tutto. La donna gli consegna un sacchetto con delle erbe salvifiche da spargere intorno a sé in caso di pericolo.

Ma la visita di Battista alla maga non passa inosservata e suscita subito le congetture più disparate fra gli abitanti del piccolo villaggio. Che cosa avrà spinto il Battista ad andare dalla Romilda?

L’indomani, a notte inoltrata, tornando da Mendrisio dove si è recato per un’ultima consegna, alcuni segnali, come il canto di una civetta, un inspiegabile colpo di vento, la presenza di un rospo dagli occhi rossi come tizzoni ardenti in mezzo alla strada… non fanno presagire nulla di buono. Ed ecco che tra le tenebre, seduta su uno sperone di roccia, sul ciglio degli Abissi, compare una vecchina: una risata stridula echeggia per tutta la valle, i suoi occhi di brace diventano di fuoco e gli alberi attorno alla mulattiera all’improvviso s’incendiano. Battista dallo spavento cade all’indietro e batte la testa sul pianale del carro e Cornelia fugge lontano.

Gli uomini accorsi in suo aiuto non capiscono che cosa sia realmente successo e perché mai il fuoco appena divampato si sia poi subito spento come d’incanto. Ma la notizia degli incontri con le streghe che, dopo quei fatti il povero Battista racconta all’Osteria della Posta, fa presto il giro della Val Mara.

Oggi l’avvincente storia del carro stregato è giunta fino a noi, come ce la racconta in modo impeccabile l’autore di questo album, arricchito dalle forti e coloratissime illustrazioni di stampo naturalistico.

Ma sicuramente altri la raccontano e la racconteranno in futuro in maniera uguale o diversa, perché si sa, le leggende antiche come le fiabe, sono affidate alla memoria e alla generosità della gente, che da tempo, da anni e da secoli, non ha mai smesso di appassionarsi e di credere in quei personaggi fantastici che popolano il grande meraviglioso e ama raccontarlo a modo suo.

Mario Delucchi (Arogno 19409 è stato insegnante e direttore di scuola elementare e maggiore, ispettore scolastico, formatore di docenti e coautore di metodologie nel campo della didattica e della matematica. Dal 1979 al 1999 è stato nominato responsabile del DECS (Dipartimento dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport del Cantone Ticino). Ha pubblicato diversi libri a sfondo storico. Attualmente vive a Davesco-Soragno.

Tanja Bassi Meregalli (Sorengo 1976) vive ad Arogno. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Como e la Scuola di restauro Botticino di Brescia. Durante i suoi anni di studio si è dedicata alla pittura a olio per proseguire il suo percorso artistico sperimentando nuove tecniche con l’acquerello. Per Fontana Edizioni ha pubblicato diversi libri, attualmente è impegnata come restauratrice di opere ticinesi di vario tipo.

Recensione a cura di Antonella Castelli

L’uomo del bosco che parlava con la capinera
Fabio Andina, Petros Michalopoulos, Illustration: Antoine Déprez

Casa editrice: Fontana Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 53, ISBN/ISSN/EAN: 9788881917549
Parole chiave: Natura | Emozioni | scoprire

Che cosa vuol raccontare la giovane ragazza di quell’autunno di cinquant’anni fa?

Una gita, la montagna, la natura, un bosco, una vecchia cascina, le castagne…

In realtà questo libro è la narrazione di un incontro e di un desiderio.

Una giovane ragazza, durante una gita in compagnia della madre, s’imbatte in un uomo anziano, che vive isolato in una cascina di sasso a metà montagna, circondato da una vegetazione silvestre.

La ragazza è tormentata da un desiderio irrealizzabile, l’uomo è custode di un antico sapere, capisce gli animali, conosce le proprietà delle erbe e contempla le costellazioni. Il loro incontro si rivela provvidenziale: l’anziano trova nella ragazza la depositaria ideale per tramandare ai posteri le sue conoscenze, mentre la giovane, ascoltando le parole del saggio eremita, impara a guardare la realtà con gli occhi del cuore. Allora, forse, anche quel suo desiderio che sembrava impossibile potrà essere realizzato.

Ambientato in un angolo di mondo incontaminato, che ha quale sfondo la volta celeste, il racconto è un’esortazione a voler mantenere vivo il ricordo di chi ci ha lasciati.

L’uomo del bosco che parlava con la capinera è una storia riflessiva, silenziosa, semplice solo in apparenza, ed è avvalorata dai disegni colorati a matita del bravissimo Antoine Déprez. Non è propriamente pensata per dei ragazzi che, tuttavia, dai 13 anni in su, possono apprezzare le riflessioni che suggerisce.

“Può capitare, nella vita di ognuno di noi, di incontrare uno sconosciuto che s’intrufoli all’istante nei tuoi pensieri. Quando ciò accade, non respingerlo. Ascolta quello che ha da dirti.”

Il libro è frutto della collaborazione fra lo scrittore svizzero Fabio Andina e Petros Michalopoulos.

Fabio Andina (Lugano 1972) ha studiato cinema a San Francisco. È autore di poesie e romanzi, alcuni dei quali sono stati tradotti in francese e in tedesco. Ha ottenuto diversi riconoscimenti in Svizzera e all’estero. Oggi vive a Leontica.

Petros Michalopoulos (Sorengo 1971), medico malcantonese, autore del romanzo “Errore dell’arte” (Gabriele Capelli Editore 2021), vive a Sessa.

Recensione a cura di Antonella Castelli

La volpe
Asia Alvarez

Casa editrice: Salvioni Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 48, ISBN/ISSN/EAN: 978 88 7697 530 7
Parole chiave: Animali | Scienza/tecnologia | Natura

Tutti i bambini sanno come è fatta la volpe, quel simpatico animale dal pelo fulvo e dalla grande coda folta, che vive nei nostri boschi. La conoscono soprattutto grazie ai numerosi libri che la ritraggono protagonista (altrimenti la volpe, si fa vedere raramente, perché preferisce uscire allo scoperto nel silenzio della notte!).

Ben venga dunque anche questa particolare pubblicazione, un libro con due copertine, un libro doppio: una parte permette di conoscere più da vicino questo simpatico animale (le sue abitudini, le sue peculiarità, il suo ambiente), mentre la seconda parte – basta capovolgere il libro – propone tre favole di Esopo, tra le più famose, trascritte e illustrate dall’autrice stessa: La volpe e l’uva, La volpe e la cicogna e Il corvo e la volpe, dove la protagonista mette in mostra le sue qualità più note: ingegno, sagacia, astuzia, finezza.

Nella parte divulgativa, in modo semplice e quasi colloquiale, l’autrice presenta invece le caratteristiche dell’animale dal punto di vista scientifico. Chi è la volpe? Come si riproduce? Che cosa significa “volpe sovrana”? Chi governa il territorio? Vista, olfatto, udito: come sono sviluppati? Che cosa mangia la volpe? si chiede l’autrice. Asia Alvarez, come lei stessa spiega nella prefazione, ha trovato le risposte ai suoi quesiti al Museo Cantonale di Storia Naturale.

Completamente illustrato con colori sgargianti in modo semplice ed efficace, un eventuale richiamo a certi film d’animazione, il volume è così accessibile anche ai più piccoli e sicuramente adatto agli allievi delle elementari come utile compendio a lezioni sulla natura.

Nel volume è inserito un pieghevole simile al gioco dell’oca: delle carte colorate con domande concernenti le abitudini della volpe o le favole a lei dedicate, sostituiscono il dado.

Asia Alvarez è nata e cresciuta in Ticino e si è diplomata recentemente in illustrazione presso l’Istituto europeo di Design di Milano.

Recensione a cura di Antonella Castelli

La bambina del lago
Monica Piffaretti, Illustration: Azul P. Agostini

Casa editrice: Salvioni Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 978 88 7697 533 8
Parole chiave: Ambiente/clima | Emozioni

La protagonista di questo libro si chiama Celeste e appare un giorno sulle rive di un grande lago nero nel cuore dell’Africa, dove i pesci non guizzano più e dove tante plastiche galleggiano sulla superficie tra isolette di rifiuti. Celeste emana una luce dello stesso colore del suo nome e dai suoi polpastrelli sgorga una risorsa che sulla Terra sta ormai scarseggiando: un’acqua purissima. Se ne accorgono gli abitanti di un villaggio di capanne, dove l’acqua potabile è un bene prezioso ormai insufficiente. Lo stregone ritiene che Celeste sia una maga melefica di cui narrano le leggende, altri che sia un’imbrogliona, altri ancora che un serpente velenoso l’abbia morsicata. In realtà nessuno ci capisce nulla. La notizia della prodigiosa bambina si diffonde nel mondo, e nel villaggio di capanne arrivano elicotteri con scienziati e giornalisti.

Nel frattempo, gli abitanti del piccolo villaggio capiscono quanto sia preziosa per loro quella bambina. Anche lo stregone, pentitosi, sente che chi ha più bisogno di lei è proprio la sua tribù, un tempo composta da pescatori che hanno cessato di gettare le reti, perché nel lago ormai non guizza più nemmeno un pesce. Un giorno Celeste viene rapita e riportata sulla riva del grande lago.

“La piccola s’incamminò sul bagnasciuga. I morbidi piedini sfiorarono l’acqua. (…) Non lasciava impronte. Dietro di lei, però, appariva una scia azzurra, che si allargava e allungava sempre di più, finché il lago nero divenne cristallino.” Quando reporter di mezzo mondo giungono sul posto è troppo tardi: Celeste si è dissolta.

Ma una nuova notizia è trapelata: su un’isola della Terra del Fuoco, sulle sponde di un fiume color petrolio, e al Polo Nord, su uno scoglio in procinto di sciogliersi, sono state trovate due bambine dalla pelle azzurra. Nessun giornalista riesce però a fotografarle, perché al loro arrivo le bambine color del cielo non ci sono già più. Il fiume però è ritornato blu e i grandi ghiacci si stanno ricomponendo.

La bambina del lago racconta una storia per tutti, piccoli e grandi, una storia riflessiva, che con un tocco di magia affronta il tema dei malanni ambientali per trasmettere un messaggio urgente: occorre salvare il mondo dall’inquinamento, perché l’aumento dei rifiuti di plastica e di quelli non biodegradabili nell’ambiente, in particolare nel mare, è diventato una questione cruciale.

Ricco di emozione, il libro aiuta a interrogarsi su paure e degrado ecologico e lascia nel contempo un grande messaggio di speranza.

Magica e preziosa, Celeste emana una dolcezza contagiosa e desidera indicare il cammino per agire insieme, perché tutti possano dare il proprio contributo per salvare la Terra.

L’autrice chiama il suo racconto ecofiaba: una definizione che ben riassume l’intento del libro, che letto e commentato a scuola con tutta la classe, riuscirà a suscitare discussioni e riflessioni, come spesso solo una fiaba sa fare.

Monica Piffaretti, economista e giornalista, vive e lavora a Bellinzona. Presiede la Commissione cantonale per l’ottenimento del diploma di giornalismo e Coop Cultura. Dal 2015 è membro della giuria Gran Prix Möbius e dal 2018 della Conferenza cantonale della cultura. Ha scritto diversi libri per adulti e per l’infanzia.

L’albo, coloratissimo, di grandi dimensioni, è ampiamente illustrato in modo significativo, da Azul P. Agostini.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Vorrei un’altra storia
Rascal & Nichel Van Severen

Casa editrice: Babalibri, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 36, ISBN/ISSN/EAN: 9788883626418
Parole chiave: papà | Lettura | Creature fantastiche | Buonanotte | Routine quotidiana

Il padre di Carola le propone una dolce storia per farla dormire tranquilla.

“C’era una volta un grazioso unicorno di nome Rosamundo. Era delicato come una carezza. Questo bell’unicorno viveva su un magnifico arcobaleno e…”.

Carola interrompe subito il papà: ne ha abbastanza di storie sdolcinate.

Il papà le propone allora una storia paurosa che racconta di un lupo molto affamato. Ma Carola, di nuovo, lo ferma subito: non vuole avere incubi tutta la notte!

È bocciata anche la storia di una bella principessa, perché ormai “superata” e risultano noiose e inadeguate anche le altre proposte del povero papà, che vorrebbe raccontare delle storie “come ai vecchi tempi”, ma pare proprio che alla bambina non interessino più. Così, dopo aver fatto una breve apparizione sulla pagina, i vari protagonisti vengono scacciati fuori dalla porta della cameretta di Carola, ossia, dal libro. Carola adesso desidera delle storie vere, che parlino della sua famiglia e che raccontino come si diventa grandi.

Il libro, pervaso di umorismo e ottimamente illustrato cattura l’attenzione dei bambini a partire dai 4 – 5 anni.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

La Ballata di Cappuccetto Rosso
Roberto Piumini

Casa editrice: Emme Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 42, ISBN/ISSN/EAN: 9788829606337
Parole chiave: Fiabe/favole | Poesia | Musica

Un albo di grande formato per una fiaba classica fra le più conosciute, raccontata in forma di ballata da Roberto Piumini. La pagina di sinistra richiama una sorta di spartito musicale con piccoli disegni al posto delle note, mentre nella pagina di fronte troviamo un’unica illustrazione che riproduce un teatrino con tanto di sipario, dove con ironia, dolcezza e delicatezza, si rappresenta un momento del racconto.

I disegni di Emanuela Bussolati sono minuscoli, dettagliati e di comprensione immediata anche per chi ancora non sa leggere, ma potrà seguire con il ditino, riga per riga, le mosse di Cappuccetto Rosso, della nonnina, del cacciatore e del Lupo.

Il testo in rima baciata, scorre veloce, è piacevolissimo e facile da memorizzare, per poi cantarlo davvero, come suggerito dal musicista Giovanni Caviezel in fondo al libro.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Mimosa & Sam.
Cathon

Casa editrice: Gallucci Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 48, ISBN/ISSN/EAN: 9791222104911
Parole chiave: Stagioni | inverno | Ninnananna

Missione letargo

L’inverno è alle porte e per gli animali e gli insetti è tempo di preparare le scorte di cibo e un caldo giaciglio per proteggersi dal freddo. Anche Mimosa e Sam, il piccolo panda suo amico, hanno fatto scorta di provviste e sono pronti per il letargo. Sam è molto stanco si addormenta in fretta. Mimosa invece è un po’ triste: ritroverà l’amico orsetto solo in primavera e non riesce proprio a prendere sonno, perché si è scordata come si fa. Con Sam, che corre subito a svegliare, la bambina parte alla ricerca di una soluzione e inizia a chiedere agli altri abitanti del giardino il loro trucco per addormentarsi. Ognuno ha un consiglio diverso. Ma contare i vasetti di miele, bere una tazza di latte di mosca e leggere il dizionario, funziona con le api, l’amica ranocchia e mamma formica… ma non va bene per Mimosa! La bambina decide allora di rivolgersi a Bianca la topina, che con la sua grande famiglia rimane sveglia tutto l’inverno. Al riparo nella loro tana, i topini leggono, dipingono, fanno i puzzle, sgranocchiano formaggio… “Fantastico! Ho deciso! Restiamo qui e ci divertiamo! Possiamo unirci a voi, Bianca?” Non sarà nemmeno questo il giusto rimedio, ma ritroviamo Mimosa nell’ultima pagina del libro, abbracciata a Sam, entrambi felicemente addormentati.

Ricca di umorismo e di dolcezza, questa storia pensata per i più piccoli, è un invito a far la nanna, ad andare in letargo sotto le coperte, fino a quando domani mattina, non spunterà di nuovo il sole.

Missione letargo è il terzo titolo della serie dedicata a Mimosa & Sam della bella collana Primi fumetti. I titoli dei libri precedenti sono: “Alla ricerca degli occhiali rosa” e “Il ladro di foglie”.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Che caldo sulla neve!
Kazuo Iwamura

Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791280694218
Parole chiave: Animali | Stagioni | neve | inverno | colori

Nel bosco è caduta la prima neve e i tre scoiattolini Niro, Nina e Nico non vedono l’ora di uscire per fare una bella slittata. Indossate sciarpe, cuffie e scarponcini, corrono fuori. Ma la slitta è troppo pesante, è difficile tirarla senza l’aiuto di papà, il quale però preferisce rimanere al caldo, vicino alla stufa. Ma i tre fratellini insistono e lo convincono ad uscire. Tenetevi forte, si parte! Ma nel bosco c’è sempre il rischio di finire contro un albero e allora bisogna controllare bene la direzione della slitta. Quando poi ci si diverte sul serio e si inizia a litigare per i turni, anche papà scoiattolo non può fare a meno di gridare “Adesso tocca a me!” È davvero bello giocare tutti insieme, papà scoiattolo si è persino tolto il cappotto e la sciarpa. Che caldo sulla neve!

Le grandi illustrazioni a doppia pagina trasmettono allegria e avvolgono il lettore in un’atmosfera calda e accogliente e dicono molto di più dei brevi testi che le accompagnano.

In ogni libro di Iwamura traspare il senso di appartenenza alla famiglia, del piacere di comunicare emozioni ed entusiasmi a chi si vuol bene, dell’importanza di fare le cose insieme con la partecipazione di tutti: messaggi semplici e belli, quelli di cui hanno bisogno i bambini.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Tante cose rosse
Kazuo Iwamura

Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791280694201
Parole chiave: Animali | Stagioni | autunno | colori

Con i due volumi dedicati all’autunno e all’inverno, giunti da poco in libreria, la simpatica serie dedicata alle stagioni del celebre illustratore Kazuo Iwamura, è completa. I protagonisti sono tre simpatici scoiattolini: Niro, Nina e Nico.

La bellezza del bosco in autunno è davvero emozionante. Ne sanno qualcosa Niro, Nina e Nico, che dopo aver indossato i bellissimi maglioni rossi che mamma scoiattolo ha sferruzzato per loro in vista del freddo incipiente, corrono fuori tutti contenti: ci sono sempre così tante novità da scoprire! Bacche rosse, gialle e viola fanno capolino tra gli alberi e le foglie e brillano alla luce del sole. Sotto un cespuglio sono spuntati cinque funghi con le cappelle rosse come i loro maglioni e poco lontano, l’amico orso sta mangiando dei cachi rossi e maturi in attesa del letargo. Sembra impossibile, eppure anche il cielo tutto a un tratto è diventato rosso! La sera, davanti al caminetto acceso, i tre scoiattolini soddisfatti della bella giornata, raccontano a mamma e papà di aver trovato tante cose rosse nel bosco.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Ciao amici!
Julia Donaldson, Illustration: Axel Scheffler

Casa editrice: Emme Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 16, ISBN/ISSN/EAN: 9788829605842
Parole chiave: Amicizia | Animali | Linguaggio | Libri Game

La “solita” combriccola di amici del “Bosco delle Ghiande” che ormai ben conosciamo, ha deciso di mettere alla prova il piccolo lettore, ponendogli alcune facili domande. Occorre prestare attenzione, osservare, saper contare fino a 4 e un pochino di fantasia.

Ecco alcuni esempi. Vogliamo aiutare Volpe a cercare il suo secondo calzino? Quanti sono gli amici che Gatta ha invitato a cena? Chi suona il flauto nella banda del bosco? Chi si nasconde nel cestino del picnic? Scoiattola non ha ancora scelto il nome per il suo pupazzo di neve: potremmo aiutarla noi! Il librotto, un cartonato con angoli smussati e copertina rigida come tutti gli altri della serie, è dotato di pagine robuste e facili da girare, grazie alle tonde linguette che sporgono sui lati esterni, un modo curioso per andare a scoprire ogni singola avventura.

Testo, come sempre, in rima.

“I Racconti del Bosco delle Ghiande” è una collana ideata da Julia Donaldson e Axel Scheffler, una coppia di autori straordinari, che non ha sicuramente bisogno di presentazione.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Tutino nella neve
Lorenzo Clerici

Casa editrice: minibombo, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 36, ISBN/ISSN/EAN: 9791281054134
Parole chiave: neve | inverno | Animali

Tutino è avventuroso, adora giocare all’aria aperta, non teme il freddo e indossa sempre buffe tute da animaletto. Oggi è una giornata perfetta per uscire nella neve e per l’occasione si è vestito da civetta. Ma che fare là fuori? Che domande, un bel pupazzo! Forza allora, meglio mettersi in cammino per trovare l’occorrente. Lo aiutano un uccellino, che gli dona due legnetti, e uno scoiattolo, che dalla sua tana sull’albero, lascia cadere una pigna. Ad un tratto Tutino vede una bella bacca rossa in cima a un ramo, ma quando cerca di prenderla, ahimè, cade e rotola, rotola, rotola sempre più giù, senza riuscire a fermarsi, fino a diventare un’enorme palla di neve. Niente paura, l’impresa ha un lieto fine: il suo pupazzo sarà davvero originale!

Due nuovi episodi (vedi anche Tutino con la terra) si aggiungono alla serie dedicata a questo simpatico protagonista. I testi, simili a orecchiabili filastrocche, sono come sempre in rima.

Ricordiamo i libri precedenti: Tutino e l’albero, Tutino e la pozzanghera, Tutino e il vento (Premio Nati per leggere 2016 nella sezione 18-36 mesi), Tutino non ha sonno e Tutino ha un po’ di fame.

Il piccolo Jacominus
Rébecca Dautremer

Casa editrice: Rizzoli, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 21, ISBN/ISSN/EAN: 9788817190572
Parole chiave: Animali | Emozioni

Jacominus è carino, gentile, tenero, burlone, ingegnoso, sognatore… impossibile non amarlo!

È TROPPO carino? TROPPO tenero? TROPPO gentile? Nemmeno per sogno! Non si è mai troppo gentili o troppo buoni.

Il libro propone una successione di piccole scenette divertenti con Jacominus che, con astuzia e attente riflessioni, propone sagge soluzioni per aiutare i suoi piccoli amici a volte un pochino in difficoltà, come quando si deve riuscire a trovare il giusto equilibrio sul bilzo-balzo per fare in modo che tutti si divertano.

Il racconto, quasi solo per immagini, è un percorso alla scoperta delle emozioni comuni a tutti i bambini e le bambine ancora così piccini e inesperti di fronte al mondo che li circonda.

Le incomparabili illustrazioni dell’autrice, dai colori tenui e delicati, emanano poesia e aprono al sorriso. Pare quasi che da un momento all’altro i coniglietti possano saltar fuori dal libro, rivelare la loro morbidezza e farsi accarezzare.

Rébecca Dautremer aggiunge dunque un nuovo capitolo al suo riuscitissimo coniglietto Jacominus e per la prima volta dedica una sua storia ai piccolissimi. Anche qui nulla è lasciato al caso: il grosso volume è compatto, robusto e adatto a manine ancora inesperte.

“Ci piace tanto Jacominus. (…) Ci piace troppo? Sì, è così. Ci piace TROPPO il piccolo Jacominus!”

Il segreto di Rosie
Maurice Sendak

Tradotto dall'inglese da Livia Signorini
Casa editrice: Adelphi, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 48, ISBN/ISSN/EAN: 9788845939051
Parole chiave: Sorpresa | Poesia | fantasia

Con Il segreto di Rosie (The Sign on Rosie’s Door) Sendak torna all’origine della sua passione per l’illustrazione. Ventenne, introverso e spesso malato e con un futuro incerto davanti a sé, Maurice nell’estate del 1948 trascorse ore a riempire quaderni di schizzi, osservando dalla finestra le scorribande di una bambina con il suo gruppo di amici e lasciandosi incantare dalla sconfinata creatività di quei giochi sui marciapiedi di Brooklin. Ad impressionarlo fu soprattutto l’incredibile abilità di Rosie nell’immaginare di essere chiunque volesse e di riuscire ad imporre le proprie fantasie ai suoi amici meno creativi. Proprio come Sendak racconta in questo libro.

L’incipit, infallibile, conquista fin da subito l’attenzione e l’interesse dei più piccoli. Il segreto di Rosie inizia così:

Sulla porta di Rosie c’era un cartello.

Diceva: “Se vuoi sapere un segreto bussa tre volte.”

Come resistere alla curiosità? Kathy non può far altro che bussare per scoprire che la sua amichetta, avvolta in una immensa coperta blu, oggi non è più Rosie, perché ha deciso di essere Alinda, una grande cantante.

“E un giorno canterò in un magnifico musical” aggiunse Rosie. “Quando?” chiese Kathy. “Ora nel mio cortile. Vuoi venire?” “Posso essere qualcuno anch’io?” Rosie ci pensò un attimo. “Puoi essere Cha-Charoo, la ballerina araba”. “Va bene, allora vengo”.

Poco dopo arrivano anche tutti gli altri bambini del quartiere e prendono posto su delle sedie pieghevoli in attesa dello spettacolo. La prima a esibirsi è Kathy, infagottata in un’enorme vestaglia e con un asciugamano in testa. Ma in seguito, proprio quando la grande Alinda sta per iniziare la sua canzone, ecco entrare Lenny, che con un tubo della doccia in mano, dice di essere un pompiere e distrae gli spettatori, creando proteste e confusione. Fatto sta che Rosie-Alinda non riesce a portare a termine la sua esibizione. Nel frattempo si è fatto tardi e tutti se ne vanno. Ma Rosie non si dà per vinta, si sente una star e tutto sommato non è così importante se i bambini devono ritornare a casa perché è pronta la cena: il suo spettacolo avrà luogo anche senza un pubblico vero!

Così si chiude il primo dei quattro capitoli che compongono il libro. Ma Rosie è una specie di catalizzatore di avventure anche nei capitoli successivi: con la sua portentosa fantasia, attira i suoi amichetti e suggerisce loro altri incredibili giochi, dove ognuno può diventare ciò che gli suggerisce l’immaginazione.

In questo libro c’è tutto il mondo di Maurice Sendak. C’è l’universo del pensiero bambino. Se Nel paese dei mostri selvaggi è considerato una pietra miliare della letteratura per l’infanzia, Il segreto di Rosie si colloca, senza ombra di dubbio, al suo fianco. Sendak di sé pensava: “ Se ho un particolare talento, non è quello di disegnare o scrivere meglio di altri. Piuttosto io ricordo cose che gli altri hanno dimenticato: i suoni, le sensazioni, le immagini di particolari momenti d’infanzia nella loro dimensione emotiva”. Rosie è considerata il prototipo di tutti gli indimenticabili protagonisti di Sendak combattuti dal desiderio di autonomia e la reale dipendenza dagli adulti; bambini abili nel trovare rifugi fantasiosi e segreti, dove sfogare quei sentimenti belli o brutti che accompagnano l’infanzia e la crescita. Rifugi speciali, dove per entrare, occorre bussare tre volte.

Il segreto di Rosie è un libro che sorprende, poetico, fantasioso, onirico, premuroso, un libro da leggere ad alta voce mostrando le inconfondibili immagini dell’autore, imprescindibili e ricche di significato. Imperdibile, nel terzo capitolo, il ballo dei bambini che, con l’aiuto dell’Uomo Magico, sono diventati dei petardi per celebrare la festa del 4 luglio e lanciano le loro grida Crac-frr-bum! Fzz-bam-bam! Bumm! Bumm-bumm-frsssh! Come non pensare alla ridda selvaggia orchestrata da Max? L’editore Adelphi ha deciso di pubblicare o ripubblicare tutta l’opera di Maurice Sendak, permettendoci di andare alla scoperta dei suoi libri e dei nuovi orizzonti meravigliosi della letteratura per l’infanzia.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Lisa Ti e il cortile del nespolo
Sara Marconi, Illustration: Alessandra Vitali

Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 96, ISBN/ISSN/EAN: 9791255331995
Parole chiave: Avventura | Giallo

Lisa è sfortunata: quando mancano solo due giorni dall’importante gara finale di pattinaggio, che le consentirebbe di passare di categoria, si è rotta un braccio e le tocca stare qualche giorno buona e ferma a casa da un’amica di sua mamma che neppure conosce.

Non immagina però di dover partecipare a un’incredibile indagine per sventare le malefatte di qualcuno che agisce indisturbato nel palazzo dove si trasferisce. A trascinarla nella strampalata avventura c’è Olmo, un infervorato buffo ragazzino della sua stessa età, figlio dell’amica della mamma, che si è accorto che da qualche giorno nel palazzo, capitano alcune stranezze: alla Contessa muoiono le piante; Rigoletto il micro-cane di Luca sta male; il signor Coperchi è triste e non racconta più barzellette; Adam e Amir hanno smesso di giocare al pallone; Amina, la loro sorellina di tre anni, è scomparsa da giorni; La bicicletta di Anna è sparita; gli studenti del quarto piano esclamano “È stato lui!” e “Dobbiamo denunciarlo!”… Che grande confusione! Che sta succedendo nel palazzo?

I due ragazzi cercano di tenere sotto controllo una situazione vieppiù intricata. Poi, quasi all’improvviso, ecco che il mistero si risolve… da solo: in mezzo al cortile ci sono due lunghe tavole apparecchiate, e proprio il maggior indiziato, il sostituto portiere soprannominato Nespolo, rivela loro che si sta organizzando una festa per accogliere la piccola Amina di ritorno dall’ospedale, circostanza che ha tenuto tutto il palazzo con il fiato sospeso. La breve avventura lievemente poliziesca è destinata ad apprendisti detective, che prima di indagare devono ancora imparare un’importante regola fondamentale: non bisogna mai fidarsi delle apparenze, perché spesso le cose non sono come sembrano ed è quindi pericoloso tirare delle conclusioni affrettate, senza aver verificato indizi e sospetti. Il ritmo del racconto è rapido, spumeggiante, divertente.

Non è sempre facile riuscire a comporre e sviluppare una storia con poche pagine a disposizione. Ci riesce ampiamente Sara Marconi, bravissima autrice di molti libri per ragazzi di diverse età, che ben conosciamo.

Questo breve romanzo di sole 83 pagine, fa infatti parte nella nuova collana dei Mini Romanzi, inaugurata in primavera dalla casa editrice Il castoro. Ciascun romanzo è corredato da illustrazioni semplici ma curate, per accompagnare più facilmente il passaggio dai libri illustrati alla narrativa più densa e aumentare il piacere di immergersi nelle pagine. I testi, scorrevoli e veloci, sono anch’essi pensati per chi si appresta ad affrontare l’esperienza della lettura autonoma. Costruiti come i “romanzi dei grandi”, raccontano ogni genere si storia, dalle più quotidiane e realistiche, legate alla vita di tutti i giorni, a quelle di genere: fantastiche, avventurose, paurose, divertenti. Per facilitare la lettura, è stato inoltre scelto un font ad alta leggibilità.

Fino ad ora i titoli a disposizione sono quattro: “54 secondi di ritardo” (Carminati – Serafin) che racconta di una corsa contro il tempo alla ricerca del fratellino di Giulietta; “Il fantasma della miniera” (Lorenzoni – Brancato), una storia di avventura ambientata nei pressi di una lugubre miniera; “Le fate non esistono” (Gramantieri – Vanni), che narra una vicenda da brivido con una protagonista convinta che le fate esistono davvero.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Diventerò una star
Ulf Stark, Illustration: Mati Lepp

Tradotto dall'inglese da Laura Cangemi
Casa editrice: Iperborea, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 60, ISBN/ISSN/EAN: 9788870917789
Parole chiave: Amicizia | Coraggio/fiducia

Astor, il nuovo personaggio di Ulf Stark è uno di quei ragazzini a volte timidi, introversi o esclusi dal gruppo, che per far ridere e guadagnarsi l’approvazione dei compagni, si atteggiano in maniera ridicola: imita alla perfezione il suono della campanella, fa scorregge a comando, sa muovere le orecchie, camminare sulle mani… Inoltre, ne combina sempre una e i suoi genitori sono molto preoccupati per il suo avvenire. Astor però, un’idea per il futuro ce l’avrebbe: desidera diventare una star. Ma come farà a realizzarla, convinto di valere poco e di essere bruttissimo, con quei dentoni e la faccia lentigginosa? L’unico a credere in lui è Ruben, il suo migliore amico, narratore in prima persona di tutte le peripezie che trascineranno i due ragazzini verso il successo finale.

Ma andiamo con ordine: Ruben, in biblioteca, trova un libro difficile ma prezioso, che insegna l’arte dell’ipnosi. Sfruttando senza problemi questa tecnica, e ispirandosi a Mandrake che è il suo eroe, entra in azione riuscendo subito ad incantare dapprima il padre, per spillargli qualche soldino, poi il maestro, per avere un giorno supplementare di vacanza per lui e per Astor, e infine anche l’indovina Gunilla incontrata al luna park, perché profetizzi all’amico un glorioso futuro.

A questo punto non resta che tentare il colpaccio: fare in modo che Astor si aggiudichi la parte principale del film “Kalle il monello”, una parte che sembra proprio tagliata per lui.

Astor potrà così coronare il suo sogno e diventare una star.

Diventerò una star è una storia tenera e divertente sul coraggio e l’amicizia profonda fra due ragazzini in perfetto stile Ulf Stark. Ogni singolo libro di questo grande autore svedese, scomparso nel 2017, ha al centro il bambino, la bambina, il loro mondo interiore, il loro specifico sguardo e il modo naturale e curioso di confrontarsi con le cose della vita.

Anche in questo breve e brioso racconto si riconoscono la sua grazia, la sensibilità e quell’umorismo intelligente tipicamente nordico, capace di trovare il lato comico in ogni situazione.

Molti dei libri scritti da Ulf Stark, pluripremiato autore di libri per l’infanzia (di cui abbiamo già avuto occasione di parlare più volte) per ragazzi fra gli otto e i dodici anni, vengono ora pubblicati nei “Miniborei” di Iperborea, una collana pensata per giovani lettori “ribelli, liberi e indipendenti, che seguono le proprie passioni”.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Un inverno sul fiume
Mathilde Tourbillon, Illustration: Serena Mabilia

Casa editrice: Clichy Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9791255511397
Parole chiave: Amicizia | Natura

“Molla la cima, Claire!” esclama Bea, “ma fai attenzione!”

Beatrix, per tutti Bea, ha quasi nove anni e insieme alla sua amica Claire ha appena rimesso in acqua la vecchia zattera del nonno. Le ragazze sono cresciute sulle rive del fiume Longriver sotto la guida sicura del vecchio McKenzie, il nonno di Bea. Ma da quando non c’è più si sono un po’ allontanate. Fino a quando Bea decide di riparare la zattera e propone a Claire una gita sul fiume. Zaini in spalla, sacchi a pelo e alcune provviste sgraffignate nelle dispense di casa, in una fredda giornata d’inverno finalmente si parte! Bea e Claire si alternano al timone, ma il Longriver è un fiume insidioso e dopo un’ora di navigazione la zattera finisce in un vortice e un remo si rompe. Sembra essere la fine del viaggio e invece è solo l’inizio di una meravigliosa avventura. A prestar loro soccorso, poco lontano trovano Nuna, una donna misteriosa, da molti considerata una specie di strega, che dalla morte del marito, vive sola sul fiume, in una pittoresca casetta galleggiante. Ecco che l’incidente si trasforma allora in qualcosa di speciale, che culmina con un indimenticabile picnic notturno. Quando il vento e l’acqua si “fondono insieme in un’unica armonia”, e arriva “una brezza che profuma di libertà, di amicizia e di crescita”, l’imprevisto diventa l’occasione per rinsaldare una vecchia amicizia e trovarne una nuova, speciale.

Questo albo per “grandi” è un piccolo romanzo di formazione ricco di pensieri e di emozioni. Il viaggio di Christie e Bea equivale a “un momento sottratto al tempo”, a un bacio non visto, è un patto segreto da condividere con chi legge, invitato a seguire lo stesso percorso lungo il corso del fiume, che sembra scorrere per davvero attraverso le splendide illustrazioni della eccellente Serena Mabilia.

Mathilde Tourbillon nasce in Cornovaglia dove muove i primi passi recitando in teatro. Dopo una prima formazione teatrale si trasferisce in Italia dove scopre la letteratura per l’infanzia e si circonda di libri per ragazzi.

Lo scorso anno, sempre per Clichy, è uscito “Il Natale del porto”.

Serena Mabilia è nata a Bassano del Grappa nel 1994. Si è formata presso la Scuola Internazionale di Sarmede, l’Accademia di Belle Arti di Venezia e l’ISIA di Urbino. Lavora con diverse case editrici e dal 2020 scrive e disegna per la rivista mensile Andersen.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Punto e a capo
Oliver Jeffers

Casa editrice: ZOOlibri, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 112, ISBN/ISSN/EAN: 9788899556747
Parole chiave: cielo

In Punto e a capo Jeffers traccia invece una storia della nostra esistenza sulla terra con un’attenzione particolare ai cambiamenti in corso. Un libro interessante per chi si fa delle domande e vuole esplorare il mondo e le sue evoluzioni. Come siamo arrivati fin qui? Dove potremmo andare? Secondo Jeffers “occorre al più presto fare il punto della situazione e cambiare rotta in un mondo in continua evoluzione.” Con la sua arte audace e iconica, egli segue il percorso umano dall’alba della nostra specie attraverso la storia, condividendo con il lettore commenti profondi, a volte toccanti, sul nostro presente, e poi lancia una sfida: dove andiamo da qui? Come possiamo viaggiare verso un futuro collettivo e robusto? Come possiamo creare nuove storie e nuovi sistemi che consentano a tutta l’umanità di prosperare?

“Le storie sono forse il pilastro più importante dell’arte”, scrive Jeffers in una lunga e impegnativa nota finale (pensata per gli adulti), una sorta di lettera messaggera di speranza, quella“selvaggia bellezza in questa vita sulla terra, presente ovunque tu la cerchi”.

A condurre il racconto sono anche in questo caso soprattutto le illustrazioni, autentici quadri minimalisti, a volte stravaganti, dal fascino intuitivo, mentre il testo, ridotto a due o tre righe, stimola il ragionamento.

Il libro, come i precedenti, merita di essere letto e riletto e commentato in classe, un validissimo supporto per affrontare vari argomenti d’attualità.

Da 10 anni / per tutti

Oliver Jeffers è noto in tutto il mondo per i suoi libri illustrati, che mescolano abilmente arte e testo, per creare storie uniche ed emozionanti. Con la sua capacità di coinvolgere grandi e piccini, si è guadagnato una solida reputazione nel panorama della letteratura per ragazzi. Le sue opere sono state tradotte in 50 lingue.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Intanto sulla terra
Oliver Jeffers

Casa editrice: ZOOlibri, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 64, ISBN/ISSN/EAN: 9788899556693
Parole chiave: cielo

Alla ricerca del nostro posto nel tempo e nello spazio. Una visione cosmica sui conflitti.

Così recita il lungo sottotitolo di questo albo molto particolare, quasi un invito a continuare il discorso che Olivier Jeffers aveva iniziato in Noi siamo qui. Dritte per vivere sul pianeta terra, uscito nel 2019, per bambini più piccoli, e che in un certo senso continua anche in Punto e a capo. Come siamo arrivati qui e dove potremmo andare. La nostra storia fino ad ora, da pochi giorni in libreria.

In questi bellissimi libri l’autore ci guida attraverso un viaggio straordinario per scoprire il nostro ruolo di abitanti del pianeta terra; ci sprona a prendere coscienza delle nostre azioni, ricordandoci che siamo tutti responsabili delle conseguenze future del pianeta sul quale viviamo. Sono libri ricchi di contenuti, destinati a coloro che pensano che le nuove generazioni debbano ereditare un mondo di cui essere orgogliosi, che vogliono partecipare alla scrittura di una storia collettiva per riscoprire la selvaggia bellezza del mondo che custodiamo.

Ma Intanto sulla terra… che cosa succede?

Jeffers ripercorre il cammino del genere umano attraverso la storia e lancia una sfida: verso dove possiamo dirigerci adesso? Come possiamo creare nuovi sistemi che permettano a tutta l’umanità di fiorire quando sulla Terra tutti sembrano un po’ distratti e non si può essere d’accordo su cosa fare “poi”? Forse non c’è una risposta, ma un’escursione a ritroso nel tempo, come quella che intraprende un papà con i suoi due bambini a bordo di un’auto che vola, può aiutare a capire.

La Terra, se confrontata con lo spazio, non è così grande come si può pensare. Se ne accorgono i tre passeggeri che, dopo aver indossato caschi e tute da astronauti, decollano come fossero in aereo a bordo dell’auto del papà. Oliver Jeffers ha deciso di intraprendere un viaggio impossibile per raccontare la storia dell’umanità in maniera insolita, scandita cioè dal numero degli anni che ci vorrebbero per raggiungere i pianeti che abitano l’universo: viaggiando a 60 km orari impiegheremmo un anno per arrivare sulla luna distante 400mila chilometri, 78 anni per atterrare su Venere, 150 su Mercurio, 170 su Marte, 5mila su Urano, 8mila su Nettuno… fino a raggiungere, dopo aver guidato per 11.000 anni, Plutone e poi, si fa per dire, la fine del nostro sistema solare. Distanze che ogni volta diventano un pretesto per guardarsi indietro e scoprire che cosa succedeva intanto sulla Terra. Un’amara scoperta, se gli umani 78, 150… 5mila anni fa e ancor prima già combattevano fra loro per difendere i propri confini, per assicurarsi un pezzo di terra o per conquistarne un po’ di più. Come avverte il sottotitolo è una visione cosmica dei conflitti quella che intende raccontare l’autore, con un testo minimo, perché a parlare sono principalmente le sue inconfondibili, straordinarie e in questo caso assai esplicite illustrazioni.

Un modo insolito per affrontare la storia dell’umanità; si sa, è compito arduo spiegare la concezione del tempo ai più giovani, ma l’interpretazione di Oliver Jeffers è sicuramente efficace e resta impressa più facilmente nella mente.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Alla ricerca del nostro posto nel tempo e nello spazio. Una visione cosmica sui conflitti.

Bosco
Christie Matheson

Casa editrice: Emme Edizioni, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 44, ISBN/ISSN/EAN: 9788829606153
Parole chiave: Natura | osservare | scoprire | curiosità

“La natura non è un posto da visitare. La natura è casa”. L’autrice ha scelto un pensiero del poeta e saggista ambientalista californiano Gary Snyder per introdurre questo suo nuovo libro, una premessa che da sola spiega il senso e il valore di ciò che stiamo per leggere. Un invito sottinteso ad addentrarsi lentamente, senza far rumore, nel bosco e scoprire le infinite meraviglie che custodisce: alberi e piante, naturalmente, animali grandi e piccoli, nidi, tane, giacigli improvvisati, cunicoli segreti. Di tanto in tanto, da dietro una fronda, fanno capolino un muso, due corna, due orecchie: sarà un cerbiatto, uno scoiattolo oppure un orso? Questione di un secondo e già spariscono di nuovo nel fogliame. In una radura un cerbiatto ancora insicuro prova a reggersi sulle sue esili gambe, un orsacchiotto scorrazza in groppa al suo papà, mamma pettirosso ammira orgogliosa la sua nidiata.

Bosco è una passeggiata per immagini semplici e straordinarie al contempo; un unico dettaglio per pagina fra tanti toni di verde, offre una chiave di lettura comprensibile anche ai più piccoli. Ma è un albo che esorta lettori curiosi di tutte le età a esplorare e osservare che cosa rende il bosco così speciale. “I boschi fanno bene anche a noi”, spiega l’autrice in una breve annotazione in fondo al libro: proteggiamolo, il bosco.

Consiglio a cura di Antonella Castelli

Ciao
Antonella Abbatiello

Casa editrice: Topipittori, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 64, ISBN/ISSN/EAN: 9788833701578
Parole chiave: Linguaggio | colori | parole | fantasia

Antonella Abbatiello torna in libreria con un libro che continua la serie dedicata a piccolissimi lettori aperta da Facce e proseguita con Nel giardino (sempre di Topipittori). Ciao è la storia di un incontro attraverso immagini visive, forme che si trasformano per creare differenze, sorpresa, giochi, natura, amicizia.

I protagonisti, GRANDE e PICCOLO, verde il primo, blu il secondo, sono due figure in procinto di muoversi per entrare in relazione fra loro.

Il modo in cui si esprime l’autrice, unicamente attraverso forme e figure, ricorda da vicino i libri di Leo Lionni, che di Antonella Abbatiello è stato amico e maestro.

I tanti ritagli colorati che danno corpo alle sue figure sono l’elemento narrativo da seguire, pagina dopo pagina, su e giù, in basso e sottosopra, dietro, in fondo, nella foresta o nella caverna. Pesce, pianta, fiore, buio, luna, lucina… suggeriscono altri percorsi.

L’autrice usa la tecnica del collage, parole poche, una sola per pagina, il resto è fantasia per immagini, studiate per attirare l’attenzione dei più piccoli. Perché questo libro speciale è pensato per loro.

Consiglio a cura di Antonella Castelli

Decidi sempre tu!
Jörg Mühle

Casa editrice: Terre di Mezzo Editore, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791259962614
Parole chiave: Animali | Conflitto | Amicizia

In questo nuovo libro ritroviamo gli stessi protagonisti di Due a me, uno a te, un orso e una donnola, una coppia esilarante di amici che, come tutti i bambini, non sempre, quando giocano, riescono a mettersi d’accordo. Non è la prima volta, infatti, che i due amici bisticciano. Nel primo libro il motivo della disputa era come dividere in due tre bei funghetti cotti in padella, perché ognuno pretendeva per sé una porzione doppia.

Questa volta il motivo del litigio è un altro: quando la donnola torna a casa, trova l’orso e il tasso che giocano tranquillamente insieme. Tradimento: “Il tasso è amico mio!” esclama arrabbiata. “Non puoi giocare con lui!”

Perché allora non giocare tutti insieme, come propone il tasso? Ma mettersi d’accordo su quale gioco fare è molto più difficile del previsto.

“Vuoi decidere sempre tu!” dice la donnola. “E tu vuoi sempre vincere!” risponde l’orso. La questione centrale fra compagni di gioco è: chi decide a cosa si gioca? Chi può giocare e chi no? La donnola propone di giocare alla famiglia, ma l’orso non vuole fare il bambino, l’orso a calcio, ma la donnola dice che lui è troppo forte, così propone il memory, che per l’orso è noioso, perciò propone di giocare a nascondino, ma la donnola non vuole cercare, perché non giocare al letargo, suggerisce allora l’orso? … La discussione fra i due si trasforma in un botta e risposta sempre più incalzante e apparentemente senza soluzione. Ma la sorpresa finale lascerà di stucco i due cocciuti rivali.

Un albo tutto da ridere, grazie anche agli illuminanti e spiritosissimi disegni del bravissimo autore, per raccontare situazioni ricorrenti che i bambini ben conoscono.

Consiglio a cura di Antonella Castelli

Andiamo a giocare!
Jory John, Benji Davies

Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9791255332367
Parole chiave: Animali | Amicizia | neve | Giocare

Una storia sulla neve

I protagonisti sono sempre loro, Anatra e Orso, due vicini di casa che non sempre vanno d’accordo, perché hanno caratteri molto diversi: Anatra, petulante e iperattiva, è sempre in cerca di nuove avventure, mentre Orso, burbero e brontolone, preferisce stare in casa a riposare. Si può essere amici pur essendo tanto diversi?

Perdirindindina, ha nevicato! Anatra corre da Orso e cerca di convincerlo a uscire per giocare nella neve. Anatra sa essere molto insistente e alla fine riesce a convincerlo. Ma per Orso fa davvero troppo freddo e dopo aver giocato per un po’ nella neve è costretto a rientrare in casa con un bel raffreddore. Anatra, imbranata e sprovveduta, lo cura come può: gli prepara un brodino, gli mette la borsa dell’acqua calda sulla fronte, lo avvolge in una coperta a piedi in su, gli prepara un toast bruciacchiato, gli racconta una storia noiosa… insomma, non è quello che si dice un’infermiera modello. Purtroppo, il raffreddore di Orso è contagioso e dopo un po’ anche Anatra inizia a starnutire. “Non mi sento tanto bene.” Pensa una volta ritornata a casa sua. “Chissà se Orso se ne accorgerà e verrà a prendersi cura di me.”

La coppia collaudata John – Davies torna con un altro esilarante ma tenero albo per divertire e anche un tantino per far pensare. Orso e Anatra si rimbrottano in continuazione, ma non potrebbero fare a meno uno dell’altra, lo sanno entrambi, e nonostante le difficoltà, trovano sempre come aiutarsi vicendevolmente.

Consiglio a cura di Antonella Castelli

Il ladro di neve
Alice Hemming, Illustration: Nicole Salter

Casa editrice: Edizioni EL, Pubblicato: 2024, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9788829605460
Parole chiave: Stagioni | Animali | neve | inverno

A ogni inizio di stagione ecco riapparire lo scoiattolo più buffo e scombinato del bosco. Un mattino si sveglia, guarda fuori dalla sua tana in cima all’albero ed esclama: “Che cos’è tutto questo bianco? Che fine ha fatto l’erba? È sparita?” “Non è sparita, Scoiattolo. È inverno. Stanotte ha nevicato e la neve l’ha coperta tutta”, gli risponde il suo amico Uccellino.

Scoiattolo vede la neve per la prima volta. Ancora non sa quanto è divertente giocare a palle di neve, che si può costruire uno scoiattolo di neve o scivolare sul ghiaccio, che, quando è molto freddo l’aria esce dalla bocca a nuvolette. Quante novità! L’uccellino gli spiega tutto con pazienza. Infine, però, rimane ancora una cosa da scoprire: dove sono sparite le nocciole che aveva scrupolosamente nascosto ai piedi del suo albero?

L’ingenuo e inesperto scoiattolo è come sempre spassosissimo, e anche questo terzo volume della serie a lui dedicata coinvolge e diverte i bambini.

Una breve appendice al termine del libro spiega ai più piccoli il ciclo delle stagioni.

Consiglio a cura di Antonella Castelli

Recensioni

Ausführlichere Besprechungen von Büchern und anderen Medien. Die meisten Rezensionen erschienen erstmals in unserer Fachzeitschrift Buch&Maus.

Consigli

Kurzempfehlungen zu Büchern und andern Medien.

Su un totale di 1122 voci, 1122 sono visualizzate per data di pubblicazione.

Visualizzazione elencoElenco Vista della galleriaGalleria

La bambina del lago

Autore:trice (-ori): Monica Piffaretti
Illustratore:trici (-ori): Azul P. Agostini
Casa editrice: Salvioni Editore

Anno di pubblicazione: 2024
Numero di pagine: 32
ISBN/ISSN/EAN: 978 88 7697 533 8
Età consigliata dall'editore: da 9 anni

Tipologia: Libro
Genere: Albo illustrato
Parole chiave: Ambiente/clima, Emozioni

Recensione

Ricco di emozione, il libro aiuta a interrogarsi su paure e degrado ecologico e lascia nel contempo un grande messaggio di speranza.

Magica e preziosa, Celeste emana una dolcezza contagiosa e desidera indicare il cammino per agire insieme, perché tutti possano dare il proprio contributo per salvare la Terra.

L’albo, coloratissimo, di grandi dimensioni, è ampiamente illustrato in modo significativo, da Azul P. Agostini.

Recensione a cura di Antonella Castelli

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