Consigli di lettura

Come riconoscere una forchetta
Silvia Borando

Casa editrice: minibombo, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 64, ISBN/ISSN/EAN: 9791281054189
Parole chiave: Osservare | Animali | Parole | Umorismo/comicità

e molti altri oggetti di casa

Come riconoscere una forchetta?
Facile!
Ha i denti;
porta il cibo alla bocca;
di solito è di colore grigio.

In effetti, riconoscere una forchetta non è molto difficile per un bambino di tre anni, ma quando si volta la pagina ecco che al posto della forchetta sul tavolo c’è uno squalo grigio e la scritta “forchetta”: in effetti, ha i denti ed è di colore grigio.
Comincia dalla cucina il giro della casa, e si va avanti: la caffettiera ha un beccuccio, fischia ed è accanto ai biscotti: in realtà nell’illustrazione vediamo un uccellino. Passiamo al bagno, dove al posto dello spazzolino troviamo un cinghiale e anziché lo specchio un gufo; poi alla camera dal letto dove la coperta in realtà è un gatto, e infine al salotto, in cui il divano è un cammello. Alla fine di ogni ambiente troviamo una doppia pagina con tutti gli oggetti che quella stanza contiene, reali e meno (nella camera da letto, per esempio, il cuscino è un vero cuscino, la coperta è un gatto).

Il tratto vivace, i contorni neri ben delineati e i colori squillanti mettono in risalto gli oggetti e gli animali disseminati nelle stanze. Il libro permette di fare un giro di casa e soffermarsi sugli arredi, ma è anche una riflessione leggera e divertente sulle parole, su significante e significato, in perfetto stile Silvia Boraldo (si veda L’aeroplano blu, segnalato nella bibliografia Nati per leggere di giugno 2025), creando sorpresa e suscitando risate di fronte all’immagina inaspettata.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Filastrocche in altalena
Nicola Cinquetti, Illustration: Gek Tessaro

Casa editrice: Edizioni Lapis, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 168, ISBN/ISSN/EAN: 9791255190615
Parole chiave: Poesia | Emozioni | Famiglia

Sono un piccolo bambino
alto meno di un pinguino
meno basso di uno gnomo
sono un piccolo di uomo.

Comincia così questo volume di filastrocche che ha i bambini come protagonisti, ed è una gioia averlo tra le mani.
Si tratta di un piccolo libro quadrato con una bella carta spessa, in cui ogni doppia pagina ospita una quartina in rima e un’illustrazione a colori.
Raccontano la quotidianità dei bambini: la malattia, le liti, le attività, i libri, il buio, il cielo stellato… E anche emozioni, sentimenti e aspirazioni: il dolore per un’amica che se ne va, la rabbia, la gelosia alla nascita di un fratellino, il sentimento di solitudine, il piacere della condivisione, i progetti per il futuro… I bambini alle prese con tanti momenti della loro vita, insomma, tra le figure di famigliari, amici e animali domestici.

Le rime scorrono, semplici, efficaci, musicali.
Le immagini – talvolta su una pagina, talaltra estese su due – hanno grande forza icastica, nell’inconfondibile stile di Gek Tessaro: si focalizzano su un dettaglio o ampliano il testo, hanno un taglio inconsueto, ad altezza di bambino, sono buffe, dinamiche, mescolano colori squillanti e tratto nero.

Dopo Filastrocche a piedi nudi, un nuovo libro dell’accoppiata Cinquetti-Tessaro da guardare, leggere, recitare, ripetere e canticchiare.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Gastone Musone che bella festa!
Suzanne Lang, Illustration: Max Lang

Tradotto dall'inglese da Giusy Scarfone
Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 54, ISBN/ISSN/EAN: 9791255333661
Parole chiave: Umorismo/comicità | Natale | Amicizia | Gioia/felicità

Lo spassoso Gastone Musone torna per fare festa. Il primo libro della serie, Gastone Musone, è stato recensito nella bibliografia tematica “Quante emozioni” (da ritrovare sul sito ISMR). In effetti, fin dal suo viso in copertina, la scimmia Gastone lascia trapelare benissimo il suo stato d’animo: che bella festa? Be’, insomma…. Quando riceve l’invito a quella di Spino, il suo vicino di ramo Norman suggerisce che così potranno ballare. Peccato che Gastone non sappia ballare. Perciò gli animali della foresta si uniscono per insegnargli come si fa. «Devi sentire il ritmo» dicono le lucertole. «Devi muovere il sedere così» dicono i babbuini. Ed eccolo finalmente pronto: alla festa tutti vogliono danzare con lui, lo strattonano e lo strapazzano, ma in realtà Gastone non si diverte affatto. Quando dichiara apertamente che non gli piace ballare, il bufalo, i marabù e anche i pipistrelli si fanno coraggio e ammettono che in fondo nemmeno a loro piace. Ma alla festa si può fare tanto altro: mangiare, andare in altalena, giocare: ad acchiapparella, ai tuffi nelle pozzanghere e anche a raccogliere i manghi nello stagno. Alla fine si divertono molto comunque.

Il personaggio di Gastone merita di essere seguito per la sua buffa espressività, infatti è un bastian contrario che in realtà sa essere positivo, quando trova ciò che fa per lui. In fondo a chi piace essere costretti? Un invito a trovare i propri gusti e se stessi, perché capirsi e riuscire a esprimere le proprie preferenze rende più felici. Senza dimenticare gli amici, ovviamente: questo infatti è anche un libro corale con dialoghi pieni di brio; le spassose illustrazioni che mostrano gli animali in tante espressioni e pose diverse danno vivacità e regalano sorrisi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Dalla luna fino a te
Doreen Cronin, Illustration: Brian Cronin

Tradotto dall'inglese da Michela Cervini
Casa editrice: Mondadori Editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 978880478950
Parole chiave: mamma | Separazione/morte | Amore

Ogni sera Piccolo Bradipo dorme abbracciato alla mamma su un albero. Quando, una notte, cade nell’erba non si fa nessun male, però si ritrova solo. La mamma lo rassicura: «Sarò presto da te» gli dice. Ma i bradipi, si sa, non sono gli animali più veloci del mondo. Il piccolo continua a chiamare per accertarsi che la madre stia arrivando. Poi la vede scendere dall’albero e mentre la aspetta, la mamma gli fa osservare i fiori dai petali splendenti, i lombrichi che strisciano sulle foglie, le falene azzurre… Finché è lì finalmente e lo riporta su, nel loro posto sull’albero.

Il buio rende più intensa l’attesa. Infatti, l’atmosfera notturna di questo albo verticale sottolinea bene la separazione, il non vedere l’altro, gli attimi che non passano mai quando il bimbo si trova solo. Ma con la voce calda della mamma che risponde e rassicura, il distacco è tollerabile per un po’, finché non si torna in braccio al genitore.
Le pagine scure, con la vegetazione nero su nero, si arricchiscono dei colori della natura – i petali gialli, i lombrichi rosa, le falene azzurre – e il rosa del piccolo bradipo spicca, alternando primi piani e viste d’insieme, con grande dolcezza.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Coco e Momo.
Marianne Dubuc

Casa editrice: La Margherita Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 24, ISBN/ISSN/EAN: 9788865325230
Parole chiave: mamma | papà | Coraggio/fiducia | Separazione/morte

La brava autrice e illustratrice canadese Marianne Dubuc, già recensita più volte nelle nostre bibliografie Nati per leggere, si cimenta qui con il piccolo Coco che non si stacca mai dalla schiena dell’adulto Momo. Mangia, gioca, va a passeggio, fa il bagno e perfino la pipì sopra Momo. Un giorno che Coco vorrebbe inseguire una farfalla, Momo non gli dà retta e continua per la sua strada: allora il piccolo si azzarda a scendere dalla sua schiena. Ma l’adulto non lo abbandona, si ferma e lo segue, tanto che Coco, circondato di farfalle, può dire: “È stata proprio… una bella idea.”
Sì, perché sta imparando il distacco graduale e, venuta la sera, può addormentarsi di nuovo sulla schiena di Momo.

Un tenero albo cartonato con angoli stondati in cui i personaggi emergono bene dalla pagina bianca. I due koala – genitore e cucciolo – sono dinamici e buffi con le loro diverse espressioni: stupore, dolore, divertimento, soddisfazione, gioia… Quando Coco decide di staccarsi e muovere i suoi primi passi da solo, ecco che il genitore si ferma e gli sta vicino, accompagnandolo nel distacco. Con un tratto dolce e colori tenui, l’autrice racconta questa tappa fondamentale della crescita.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Ciao, tartaruga!
Kim Crumrine

Casa editrice: minibombo, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9791281054172
Parole chiave: Identità | Umorismo/comicità | Animali

Kim Crumrine ha vinto il Premio Nati per leggere 2025 categoria 18-36 mesi con Il piccolo fienile rosso, segnalato nella bibliografia Nati per leggere di maggio. L’autrice americana torna con questo divertente albo che mette in scena l’incontro di due tartarughe. Una è amichevole ed estroversa, l’altra è poco loquace e sembra un tipo strano: dice «coccodrillo», ma l’altra obbietta che lei non è un coccodrillo. Poi «alligatore», infine «serpente». Il mistero di svela quando i musi di un coccodrillo, un alligatore e un serpente spuntano dal bordo della pagina. E alle tartarughe non resta che mettersi in salvo, nascondendosi. Ma i malintesi non sono finiti.

L’autrice gioca sull’equivoco, sfruttando la complementarietà tra testo e immagine. I piccoli lettori si fanno domande, possono immaginare le risposte e anticipare in parte la situazione che verrà. Il tratto inconfondibile dell’autrice, con i personaggi visti di profilo, il contorno nero e i colori squillanti, rende l’albo molto adatto ai piccoli, mentre il testo fatto di enigmi e sorprese li stimola. Inoltre, il dialogo brioso rivela la personalità delle protagoniste, l’una spigliata, l’altra di pochissime parole. Da proporre dopo i 2 anni.

La casa editrice offre alcune attività da fare partendo dalla lettura del libro: https://www.minibombo.it/giochiamo_con/ciao-tartaruga/.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Più grande, più piccolo
Tana Hoban

Casa editrice: Camelozampa, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 36, ISBN/ISSN/EAN: 9791254642368
Parole chiave: fotografia | curiosità | Osservare

Della grande autrice americana Tana Hoban (1917-2006), pioniera dei libri fotografici per piccoli, esce ora questo albo del 1985, grazie a Camelozampa che ha già pubblicato il suo Giallo, rosso, blu, segnalato nella bibliografia Nati per leggere 2022.

Un albo di formato orizzontale in cui ogni pagina ospita una fotografia a colori (dalle tonalità un po’ spente tipiche della fotografia di allora), senza testo.

Il titolo invita a confrontare le grandezze dei tanti oggetti e animali che vi sono ritratti: è un primo livello di lettura, ma non il solo. Le fotografie accostate nelle doppie pagine ci svelano un mondo fatto di poetica quotidianità, invitandoci a osservare le forme, i volumi, i colori, le inquadrature (primo piano, di qua, campo lungo di là). In questo modo si costruiscono rimandi (fiori in vaso a sinistra e prato verde a destra; pupazzi di neve a sinistra, stalattiti di ghiaccio a destra…) e si possono immaginare nuovi nessi per costruire piccole storie (mercatino delle pulci a sinistra, teiere e tazzine destra: sono state comprate lì?). Spingendo bambini e adulti di riferimento a osservare la realtà e a farsi domande, questo libro intramontabile può essere letto e usato in tanti modi.

Nella bibliografia Nati per leggere 2023 abbiamo segnalato un altro libro di Tana Hoban, Lo sai chi siamo?, vincitore del premio Nati per leggere – sezione 6-18 mesi.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Cece e Cice sulla neve
Alice Keller, Illustration: Veronica Truttero

Casa editrice: Camelozampa, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791254642467
Parole chiave: inverno | Neve | condivisione

Dopo essersi divertiti nel bosco autunnale in Cece e Cice tra le foglie, è arrivato l’inverno. I nostri dormiglioni fanno fatica a svegliarsi, come sempre, ma alla fine si mettono sciarpe, berretti e vestiti caldi, ed eccoli fuori di casa. Affondano nella neve finché non li si vede più. Li ritroviamo, poi, alle prese con un pupazzo di neve insieme ai loro amici animali.

L’albo incrocia la magia della neve con l’intimità del letto caldo, il divertimento all’aperto e il tepore di casa. Cece e Cice – uno ha la pelle chiara e l’altro scura – sono bambini un po’ speciali: vivono da soli con gli amici animali, sono indipendenti, hanno un che di fiabesco… E sono inseparabili. Non si può non affezionarsi ai teneri protagonisti di questa nuova serie che attraversa le stagioni. I testi semplici ed efficaci, con una chiusa in rima, sono perfetti per i più piccoli.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Cece e Cice tra le foglie
Alice Keller, Illustration: Veronica Truttero

Casa editrice: Camelozampa, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791254642450
Parole chiave: autunno | condivisione | Natura

Alice Keller e Veronica Truttero inaugurano una nuova serie di albi cartonati per piccoli con due dolci protagonisti che attraversano le stagioni.
Qui Cece e Cice fanno fatica ad alzarsi. Quando, infine, guardano fuori dalla finestra, vedono i colori dell’autunno. Dopo una buona colazione – tè caldo e marmellata di limoni – indossano abiti caldi e vanno fuori a divertirsi. Saltano nelle pozzanghere fino a cascarci dentro, ma poi hanno freddo, e allora via, subito a casa, dove si mettono in pigiama e bevono una tazza di latte caldo, prima di andare a dormire.

I protagonisti, con i loro teneri berrettini a punta, abitano in una casetta e hanno la compagnia di alcuni animali (gatto, merlo, scoiattolo…). Sono diversi tra loro – uno ha la pelle chiara e l’altro scura – e inseparabili. Affettuosi, buffi e dormiglioni, hanno un che di misterioso: vivono da soli, sono indipendenti, ricordano un po’ dei folletti… In un’atmosfera fiabesca fatta dei mille colori dell’autunno e dei primi freddi, questo albo si gioca tutto tra l’interno e l’esterno. I testi semplici ed efficaci, con una chiusa in rima, sono perfetti per i più piccoli.

Consiglio di lettura a cura di Bérénice Capatti

Natale a casa di Anja
Gaya Wisniewski

Traduzione di Chiara Carminati
Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 64, ISBN/ISSN/EAN: 9791280694270
Parole chiave: Natale

“Un mantello bianco ricopriva la vallata. Il nevischio aveva lasciato posto alla neve, su cui si disegnavano le tracce di mille diversi cammini. Il vento gelido portava nuove storie…” Gaya Wisniewski sa perfettamente come far proseguire questa storia leggera come tanti fiocchi di neve che preannuncia il Natale.

Ogni anno Anja, con l’aiuto di una combriccola di amici premurosi, invita alla festa tutta la foresta. Il giorno della vigilia, fuori e dentro casa, è un grande brulicare di animali grandi e piccoli, indaffarati a dare una mano. Ognuno ha il proprio compito. La volpe Alexa e il gatto Mirko, dopo una cioccolata calda a casa di Piotr il procione, sono diretti nel bosco a cercare l’albero di Natale da caricare sulla loro slitta, ma non un albero qualsiasi, bisogna sceglierlo bene, in modo che lasci spazio tra le conifere per poterne poi ripiantare un altro! Intanto Anja, come sempre, è indaffarata in cucina: i suoi biscotti prelibati piacciono sempre a tutti. L’airone Emil si occupa di ritagliare le decorazioni di carta e gli addobbi insieme al bisonte Tomek. Li aiutano Vladimir il pettirosso e l’orso Zac. Solo i ricci, Ricky e Billy, i due indisciplinati della storia, stanno ancora dormendo in soffitta e dicono di non capire che cosa sia il Natale e di essere ancora troppo stanchi per interrompere il letargo. Ben presto, però, anche loro, contagiati dal grande fervore che li circonda, si mettono all’opera e si arrampicano in cima all’albero di Natale per posizionare la stella più grande.
Infine c’è ancora qualcuno che bussa alla porta: è il buon Nikolai, che ha viaggiato a lungo in paesi lontani e porta con sé un regalo speciale per tutti. All’imbrunire, la gioia e la magia del Natale sono palpabili. Rannicchiati davanti al caminetto, dopo aver spacchettato i vari doni, tutti si apprestano ad ascoltare Tomek, pronto con il libro in mano: “In una notte di luna piena…” Garbate poetiche illustrazioni accompagnano chi legge dentro un paesaggio da fiaba tipicamente nordico che tranquillizza.

Il libro evoca con delicatezza e tenerezza un momento importante per i bambini, il momento dell’attesa e dei preparativi, affinché il Natale sia come “piace di più”, diverso e uguale per ogni bambino.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Cosa ci vuole?
Thomas Müller

Casa editrice: MarameoEdizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 28, ISBN/ISSN/EAN: 9791280694300
Parole chiave: Natale

È importante che il 24 dicembre l’albero di Natale sia perfetto. Quali addobbi non possono mancare? Per il gatto un cuore rosso, per il castoro tanti piccoli biscotti, la gallinella pensa a una calza piena di dolcetti, il topo a un mazzo di carote, la capretta porta quattro mandarini, il cerbiatto un angioletto, il procione le candele.
Ma poi si farà festa, allora non bisogna dimenticare un buon tè caldo, ci pensa il cane, e nemmeno le tazze, provvede la talpa che arriva in tutta fretta spingendo la sua carriola, e naturalmente devono esserci i regali, tanti regali, tutti quelli che la mucca e l’asinello riescono a trasportare.
Ogni animale si affretta con i mezzi più disparati (a piedi, in bicicletta, in monopattino, con gli sci o la slitta) e indossa sgargianti abiti moderni di vario tipo.
Per tutti, la cosa più importante è collaborare e avere infine un grande albero sfavillante di luci e decorazioni, come quello che illumina l’ultima doppia pagina di questo librotto, dove tutti cantano e festeggiano insieme il giorno più bello.
Il punto di forza di questo robusto cartonato di piccole dimensioni dagli angoli stondati, sono sicuramente le bellissime illustrazioni: coloratissime e spiritose, non mancheranno di suscitare il riso e la curiosità dei lettori più piccoli.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Un regalo di Natale molto speciale
Stefania Luisi, Illustration: Michele Bosco

Casa editrice: Mondadori Editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: , ISBN/ISSN/EAN: 978880480400
Parole chiave: Natale

È la mattina di Natale e nel bosco tutto è bianco di neve. Scoiattolo, Donnola, Volpe e Tasso ne sono incantati. Manca solo Orso perché è in letargo. È un vero peccato, lui dorme sempre a Natale!
All’improvviso, sotto gli alberi, compare un enorme pacco rosso, elegantemente infiocchettato. Per chi sarà?
All’inizio sembra che il grosso regalo sia per Volpe, ma quando essa lo apre trova dentro un regalo per Scoiattolo, che a sua volta trova dentro un altro pacchetto: è per Donnola. Ogni volta che uno di loro scarta il regalo ne trova dentro un altro, sempre più piccolo e sempre di un colore diverso. Ma per chi è, davvero, questo misterioso regalo?

“È mio!” grida Tasso.
“Il primo regalo era mio, quindi è mio!” esclama Volpe.
“Io ho visto il pacco rosso per primo… è mio! ” dice Scoiattolo.
“Io ho letto i biglietti, quindi è mio” urla Donnola.
Ma attenzione: l’ultimo pacchetto contiene una sorpresa. A questo punto, Scoiattolo, Donnola, Volpe e Tasso dovrebbero finalmente andare d’accordo…

Questa storia, piacevolissima, divertente e ricca di colpi di scena, parla del valore della condivisione. Il vero spirito del Natale non sta nei regali materiali, ma nella gioia di condividere.
Le illustrazioni di Michele Bosco imprimono ritmo, brio e movimento alla vicenda e contribuiscono al piacere della lettura di un libro riuscito e importante.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Un piccolo grande dono
Jennifer Coulmann

Casa editrice: Gribaudo Editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9788858053249
Parole chiave: Natale

Il topolino e l’orso non vedono l’ora che arrivi il Natale: tutto profuma, scintilla e ha un sapore meraviglioso. Quest’anno sarà ancora più speciale perché l’orso ha deciso di andare in letargo dopo le feste e i due amici passeranno la Vigilia insieme, scambiandosi un regalo per la prima volta.
Ma quando l’orso riceve dall’amico il pacchettino confezionato con tanto amore, lo porta nella sua tana senza nemmeno aprirlo. Il topolino ci rimane male. Non sa che l’orso con le sue zampone non riesce ad aprire il minuscolo pacchetto e per questo si sente terribilmente in colpa e non sa come comportarsi per non offendere e non deludere l’amico. A questo punto non gli resta che chiedere aiuto agli animali del bosco.

Il picchio, la talpa e il cervo accettano volentieri di collaborare: insieme troveranno la soluzione e l’orso e il topolino potranno festeggiare uno splendido, incantevole Natale.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Il mio piccolo Babbo Natale
Gabrielle Vincent

Traduzione di Paolo Cesari
Casa editrice: Orecchio Acerbo editore, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 32, ISBN/ISSN/EAN: 9791255070894
Parole chiave: Natale

Nel pomeriggio del 24 dicembre, da un cielo tutto bianco di neve, Magalì vede atterrare un piccolo Babbo Natale.

“Ti ho visto! Sei sceso dal cielo con il paracadute! Sei il vero Babbo Natale?”
“No, perché non ho niente.”
“Niente?”
“Non ho niente di nulla.”

Quel Babbo Natale dall’aspetto buono e un po’ pacioccone, non ha né slitta, né renne, non un dolcetto e soprattutto nemmeno un giocattolo.
Magalì, dapprima disorientata, corre subito ai ripari per aiutarlo.

La storia è dolcissima come una bella poesia illustrata, e se volessi continuare a spiegarla, rischierei di rovinarne l’incanto. Con voce lieve e soffusa di magia, Gabrielle Vincent riesce a raccontare il significato più genuino del Natale. Per festeggiare il Natale non servono i regali, a volte basta un piccolo gesto del cuore. Dalle sue splendide tavole dai tenui colori, che tanto ci ricordano i suoi libri più belli, emana un calore speciale di un libro che fa un pochino sognare.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Buon Natale, Orso!
Bonny Becker, Illustration: Kady MacDonald Denton

Traduzione di Marinella Bargazzi
Casa editrice: Nord-Sud Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 48, ISBN/ISSN/EAN: 9788893082549
Parole chiave: Natale

Orso e topolino si sono incontrati per la prima volta in maniera piuttosto burrascosa qualche libro fa e sono diventati grandi amici. Da allora hanno conquistato numerosissimi piccoli lettori, che seguono assiduamente le loro belle storie spassose e un tantino birbanti, sicuri di divertirsi. Sicuramente non rimarranno delusi nemmeno questa volta.

Tutte le storie di Orso iniziano nel momento in cui il topolino bussa alla sua porta. Succede anche qui.

“Apriamo i regali?”, chiede subito il topolino quando Orso compare sulla soglia.
Orso e il topolino hanno deciso di passare la vigilia di Natale insieme. Si tratta di una novità, Orso non ha mai festeggiato il Natale, non ha mai avuto un albero di Natale, né i bastoncini di zucchero e neppure i biscotti di pan pepato e non ha mai ricevuto dei regali. Però aveva letto di tutte queste cose.
Topolino non riesce a credere che Orso non abbia un regalo per lui, inizia quindi a curiosare e a frugare dappertutto: sotto il divano, nell’armadio… Poi all’improvviso sparisce. Orso è confuso e a sua volta inizia a cercare (il topolino), gli dispiace che sia rimasto male. Ma il suo amico non è né deluso, né amareggiato, è solo scappato via di corsa per nascondere bene il suo incredibile regalo per Orso!
Cari piccoli lettori, ci credete che per finire i regali saranno due?
Le belle sorprese fanno parte del Natale.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Il Natale di Legnetto
Lane Smith

Traduzione di Mara Pace
Casa editrice: Rizzoli, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9788817192415
Parole chiave: Natale

Legnetto, un simpatico mostriciattolo bitorzoluto e tutto occhi, vuol portare agli amici del bosco i regali di Natale. Il suo dono è sempre un legnetto, ma un legnetto speciale, creato su misura, non uno qualunque. C’è il legnetto salterello per coniglio, un legnetto Trova-idee per corvo, un legnetto pera per pernice…
Da ultimo, manca ancora un legnetto-regalo per Pino l’abete, il più difficile da trovare.
Pino, infatti, è un tipo schivo, molto timido che non vorrebbe mai mettersi in mostra: non vuole essere popolare come un pioppo o avere i rami robusti come l’acero, insomma non ama la celebrità, vuole solo passare inosservato.
Ironia della sorte, i topini, pensando di fare cosa grata, lo hanno addobbato con luci e decorazioni a profusione, trasformandolo in un incantevole albero di Natale.
“Questa notte tutto il bosco avrà gli occhi solo per Pino” pensa Legnetto. Proprio non ci voleva. Per fortuna il bravo Legnetto trova una soluzione anche per lui.

Il Natale di Legnetto è una storia dolcissima e generosa fatta di piccoli doni offerti col cuore, momenti di gioia per chi li riceve e per chi li ha pensati con riguardo e premura. I bambini lo sanno che basta un bastone, un pezzo di legno trovato nel bosco per avere il mondo in mano.
Il libro è un invito a regalare la propria fantasia: c’è un legnetto per tutti.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

La letterina di Lupo a Babbo Natale
Shakti Staal, Illustration: Marianna Barcilon

Traduzione di Lodovica Cima
Casa editrice: Il Castoro, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9791255333739
Parole chiave: Natale

“Da quando Lupo ha visto la foto di Babbo Natale sul giornale, pensa una cosa sola: mangiarlo!”
Al ragù, allo spiedo, o con il provolone… non sa ancora come, ma ha deciso: quest’anno manderà la sua letterina a Babbo Natale per invitarlo a cena.

Inizia a scrivere: “Caro prosciutto”… ma forse non è una buona idea. Però se gli scrivesse che è vegetariano… no, non gli crederà mai. Dopo alcuni tentativi finiti nel cestino, gli consiglia di passare dal camino, pulito alla perfezione e unto con burro profumato di timo per l’occasione.
Dopo aver decorato la tavola e l’alberello di Natale e aver indossato il suo pigiama rosso e verde, Lupo si sdraia sulla poltrona, ma mentre aspetta il suo graditissimo ospite si addormenta. Al suo risveglio…

Sarebbe un peccato raccontare per intero questa storia davvero originale e spassosissima. Le illustrazioni in rilievo, tante piccole buste contenenti biglietti veri scritti a “zampa”, e lettere infiocchettate da leggere anch’esse a voce alta, trasformano la lettura, che diventa una sorta di gioco da scoprire.
Il libro si presenta elegantemente, con una copertina cartonata, il dorso telato e un nastrino rosso per racchiuderlo, quasi come fosse un grazioso pacchetto natalizio.

Consiglio di lettura a cura di Antonella Castelli

Ragazze Svizzere Straordinarie
Michela Maiocchi, Tina Biasci, Sara Rossi Guidicelli, Silvia Bello Molteni, Giovanna Ceccarelli, Illustration: Chiara Donelli Cornaro, Victoria Diaz Saravia, Mavie Steffanina, Jasmine Bonicelli, Aurora Ghielmini

Casa editrice: GiraffeBianche Edizioni, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: , ISBN/ISSN/EAN:
Parole chiave: Svizzera | Ticino | Storia | donne

Anna - Anita - Margherita - Mariuccia - Nella

È nata da un sogno d’infanzia di Maria Rosaria Valentini, direttrice delle Edizioni Giraffe Bianche, l’idea di questa collana che propone le biografie di alcune Ragazze Svizzere Straordinarie. Si tratta indubbiamente di una scelta interessante e nuova nell’editoria ticinese per l’infanzia. I primi cinque volumi usciti da poco ne sono la conferma. Di media dimensione, copertina rigida, rilegati con cura ed eleganza, constano di una quarantina di pagine al massimo e seguono un ordine prestabilito che ritroviamo in modo identico in ogni volume, secondo un progetto grafico di Elanor Burgyan: al racconto di alcuni simpatici momenti particolari che hanno contrassegnato la vita del personaggio in questione, fanno seguito la “pagina dedicata agli adulti che leggeranno ai piccoli”, una breve biografia, e le pagine dove si fa la conoscenza con l’autrice e l’illustratrice, rigorosamente ticinesi.
Il filo invisibile dell’amore per la scrittura, l’arte, la lettura e più in generale per la scoperta delle cose belle le accomuna, nonostante provengano da esperienze diverse.
Silvia Bello Molteni e Michela Maiocchi sono insegnanti, Sara Rossi Guidicelli giornalista, Giovanna Ceccarelli, laureata in lingue e letteratura, si occupa del vocabolario dei dialetti, Tina Biasci è scrittrice e traduttrice, Jasmine Bonicelli illustratrice e maestra di Educazione alle Arti Plastiche, Victoria Diaz Saravia è architetta e specializzata in design per l’infanzia, Chiara Donelli-Cornaro illustratrice di libri per bambini e adulti, Mavie Steffanina costumista e illustratrice.

Tutte quante hanno subito accettato con grande entusiasmo la proposta di Maria Rosaria Valentini, animate dal desiderio di partecipare a un progetto che desidera dimostrare che in un libro è possibile scoprire che con tenacia e determinazione si può inseguire il richiamo dell’anima e della propria passione e raggiungere la meta ambita senza condizionamenti o pregiudizi.

Proprio come hanno saputo fare le protagoniste di questi volumi, che si sono distinte in ambiti artistici differenti- la letteratura, la musica, il teatro, l’arte pittorica e l’astronomia – a dimostrazione che da qualsiasi interesse può nascere un sogno.
Anna è Anna Felder (Lugano, 1937 – Aarau, 2023), un’autrice imprescindibile nel panorama della letteratura della Svizzera italiana e internazionale.
Nella è Nella Martinetti (Brissago,1946 – Männedorf, 2011), una cantante di musica popolare molto amata dal pubblico in Ticino e in Svizzera.
Margherita è Margherita Lupi (Mendrisio, 1893 – 1964), una donna dai gusti eccentrici che decide di dedicare la vita all’astronomia.
Mariuccia è Mariuccia Medici (Milano, 1919 – Lugano, 2012), apprezzatissima attrice del teatro popolare e voce inconfondibile di numerosi radiodrammi, una figura leggendaria nella Svizzera Italiana.
Anita è Anita Spinelli Corti (Balerna, 1908 – Pignora di Novazzano, 2010), pittrice determinata, curiosa e talentuosa si è distinta nella scena artistica in Ticino e oltre Gottardo.

In un mondo dominato dalla tecnologia, le storie di queste donne rivelano l’importanza di ciò che ci contraddistingue come esseri umani dotati di facoltà di pensiero, capaci di immaginare mondi attraverso curiosità e fantasia. Il loro lavoro è un invito a prendere contatto con la realtà, sia quella interiore, emotiva, sia quella che ci circonda, con curiosità, rispetto e cura, e a prestare attenzione, colore e respiro a cose in apparenza inutili, per svelarne la bellezza e per commuovere.
Invece di scoraggiarsi, bisogna perseverare e reinventarsi, come ha saputo fare Nella Martinetti nei periodi bui della sua vita. E sentirsi infine a proprio agio al centro del palco, come Mariuccia Medici, che sapeva far ridere e riflettere contemporaneamente.

Grazie ai racconti racchiusi nelle pagine di questi libri, illustrati con zelo e precisione, anche i più piccoli potranno apprezzare queste signore modernissime, anche se figlie di un mondo ormai antico.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Il bello di Kerstin
Helena Hedlund, Illustration: Katarina Strömgård

Traduzione di Samanta K. Milton Knowles
Casa editrice: La Nuova Frontiera, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 200, ISBN/ISSN/EAN: 9791280176882
Parole chiave: Amicizia | Scuola | Scoperta | Giallo

In questa bella storia si parla di segreti, di bugie, di amicizia, di scuola e di tanto altro.
La protagonista è Kerstin, una ragazzina di sette anni che vive intensamente e con fantasia le sue giornate. Infatti, adora starsene da sola, spesso nella casa fatiscente che c’è dopo la sua, alla fine della strada asfaltata, dove non ci sono che case disabitate. Paradossalmente quella casa si chiama Villanuova (il nome è scritto sul cancello a lettere verdi scolorite). Kerstin “ci va di nascosto, quando vuole starsene in pace, e quando sarà grande è lì che vuole vivere. Lei e nessun altro!” Nemmeno la sua migliore amica Fatima, che però non è nemmeno sicura che sia ancora la sua migliore amica, perché da un po’ di tempo “è stanchissima di andare tutti i giorni a casa sua ad annoiarsi. Annoiarsi è la cosa più brutta del mondo!”

La storia ha inizio quando un giorno Lotten, la maestra di Kerstin, dice di aver perso un anello e chiede ai suoi allievi se qualcuno lo ha trovato. Bisogna sapere che Kerstin ama collezionare oggetti color oro come i suoi capelli (anche se tutti sostengono che siano rossi o arancioni), oggetti che nasconde gelosamente sotto il letto. Ne possiede ben 105! Così, quando nel corridoio della scuola, trova un anello d’oro, se lo mette in tasca per aggiungerlo ai suoi tesori.
Alla domanda della maestra non ha il coraggio di confessare di averlo preso. Ma poi si pente e ora è combattuta: dentro di sé vorrebbe dire la verità, ma teme le conseguenze, perché più il tempo passa e più il suo segreto diventa grande, pesante e sempre più difficile da ammettere.
Segreti, bugie e verità non le danno tregua, tutto s’ingarbuglia, e Kerstin è sempre più confusa. Ma i guai non finiscono lì, anzi la sua posizione peggiora quando un giorno preme inutilmente il bottone antincendio della scuola facendo scattare l’allarme cui fa seguito un fuggi-fuggi generale. Anche questa volta Kerstin non riesce ad ammettere la sua colpevolezza e il suo stato d’animo è in subbuglio più che mai.

Se la sua disperazione fa male, le sue lacrime commuovono e la sua gioia è contagiosa. L’autrice riesce a descrivere in modo davvero convincente l’intero universo emotivo della piccola Kerstin e a trasformare il senso di colpa della ragazzina in una perfetta occasione per diventare grandi.
Questo è Il bello di Kerstin, un libro convincente che emoziona e ammicca a un’altra bambina del nord che tutti conoscono. Già, perché anche Kerstin, come Pippi, è una protagonista autentica, decisa a difendere la sua indipendenza e la libertà di fare le proprie scelte.

Il bello di Kerstin è il primo di una serie di sei volumi a lei dedicati. Aspettiamo dunque i prossimi, per seguire le peripezie di questa simpatica sbarazzina, destinata a farsi strada da sola nel panorama della letteratura contemporanea per ragazzi.

Il libro, in Svezia, ha vinto il premio Stangbellan 2018 come miglior debutto nella categoria bambini e ragazzi e la targa Nils Olgersson come miglior libro per ragazzi dell’anno.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Lotte pelomatto
Lena Frölander-Ulf

Traduzione di Laura Cangemi
Casa editrice: Iperborea, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 224, ISBN/ISSN/EAN: 9791281724105
Parole chiave: Natura | Coraggio/fiducia | Avventura | Ambiente/clima

Ribelle, ostinata, curiosa, un po’ egoista, ma sempre leale, Lotte fa parte di una colonia di marmotte che vive in una pietraia accanto alla foresta, tenuta in pugno dalle tiranniche vipere, comandate dal generale Codanera. Pigno, il suo migliore amico, è un po’ il suo opposto, e prudente e riflessivo è sempre pronto a tirarla fuori dai guai. Il terzo protagonista, Zigzag, è il figlio di Codanera che, ripudiato per aver rifiutato le crudeli leggi del suo clan, sta fuggendo in cerca di aiuto. Lotte, con coraggio, lo soccorre. In cambio il serpentello le svela un segreto che le vipere si tramandano: c’è stato un tempo in cui le marmotte erano libere e senza paura e tra gli abitanti della pietraia regnava la pace. Ma allora, si chiede Lotte, non è scontato che siano le vipere a comandare. Le marmotte possono ritrovare la libertà. Ma come?
La marmottina decide di scoprirlo in compagnia di Pigno e anche di Zigzag.

Non sto a raccontarvi la trama di questo romanzo denso di significato, ambientato in un mondo animale profondamente metaforico. Si tratta di un’avventura ricca di suspense e di sconvolgimenti che conquista anche il lettore più sospettoso difronte a dei protagonisti striscianti e forse poco invitanti.
Nella brulla pietraia assistiamo a dinamiche di natura selvatica, dove a prevalere è la lotta per la sopravvivenza: “A volte viene mangiato qualcuno. È così e basta”, si legge nel prologo.
Lotte per la prima volta sola e lontana da casa, deve imparare ad arrangiarsi e affrontare situazioni del tutto inedite: nessuno le aveva ancora parlato di potere, libertà, giustizia, solidarietà. Inoltre, mai si sarebbe immaginata di diventare amica… del suo nemico! che per di più non sa nemmeno che cosa sia l’amicizia.
Zigzag alza la testa. “Amico? Cosa vuol dire? (…) Avanti, dimmelo, marmotta.” “Guarda che non serve fare l’antipatico. Amico vuol dire compagno di giochi in pratica.” “Cioè?” “Calma serpentello, adesso te lo spiego. Un amico è qualcuno che non deve per forza essere tuo parente ma vuole stare con te. L’importante è che sia qualcuno con cui ti trovi bene e a cui puoi raccontare i tuoi segreti. E che ride delle stesse cose di cui ridi tu.” Zigzag si riabbassa e torna ad appoggiare la testa sul corpo acciambellato. Poi s’illumina. “Come me e te, quindi?”
L’amicizia fra Lotte e Zigzag è rivoluzionaria e si basa innanzitutto sulla fiducia reciproca. In seguito, una volta consolidato il loro legame, i due decidono di unire le forze nella lotta contro il male che ha preso il sopravvento fra le loro tribù. Senza più alcun pregiudizio, la marmottina e la vipererella combatteranno la cattiveria di chi sta tramando per sovvertire le leggi della natura nella pietraia.

Lotte pelomatto è il primo riuscitissimo libro di una trilogia sicuramente degna di nota che piacerà a ragazzini e ragazzine in cerca di una storia che coniuga natura, ecologia, scoperta, emozione. Numerosi i riferimenti al fiabesco; originali, a volte divertenti, altre volte un po’ inquietanti, le illustrazioni dell’autrice stessa, sempre un tantino ombrose come la notte nel bosco o l’interno delle tane degli animali. Ottima la traduzione di Laura Cangemi. A distanza di alcuni mesi, è prevista la pubblicazione degli altri due volumi.

Recensione a cura di Antonella Castelli

La fantastica storia di Leonardo
Simone Balestra, Illustration: Antoine Déprez

Casa editrice: Edizioni Theoria, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 40, ISBN/ISSN/EAN: 9788855382380
Parole chiave: Crescita | Sogno

Perché bisogna diventare grandi? Come si fa a diventare grandi?
Leonardo ha appena compiuto dieci anni e tutti gli dicono che è arrivato il momento di iniziare a comportarsi da adulto e prendere il treno della vita. Leonardo obbedisce e sale in carrozza. Quando arriverà a destinazione? Uno strano controllore gli risponde risentito che non basta viaggiare, che non si diventa grandi senza fare nulla e conduce il ragazzo in un vagone pieno di ingranaggi che sembra l’interno di un orologio, e gli ordina di azionare ripetutamente una leva, senza spiegargli a cosa serve. In quel tran-tran così noioso il tempo non passa mai e Leonardo perde il sorriso. Ma all’improvviso un personaggio dei suoi sogni fa capolino nell’oblò e gli permette di uscire. Leonardo arriva in un luogo dove vivono delle curiose creature che si muovono senza toccare terra, compreso un gentile burattinaio che gli consiglia di continuare il viaggio.
Leonardo allora riprende il cammino.
Fino a quando gli basterà un piccolo salto, per sollevarsi in aria anche lui.

“Ci sono molte leggende riguardo al viaggio di Leonardo. Si dice che abbia vissuto innumerevoli avventure (…) e che abbia incontrato uno scrittore e che le sue storie lo abbiano spinto a viaggiare in luoghi lontanissimi.”

Da un universo leggiadro e onirico, ecco affacciarsi una storia sicuramente semplice ma di grande forza espressiva, che racconta l’infanzia e come diventare grandi senza abbandonare i propri sogni e sottomettersi al mondo degli adulti. Le immagini surreali di Antoine Déprez provocano mille congetture e mille domande, alle quali ogni lettore troverà la sua risposta più giusta.
Simone Balestra si diploma come insegnante di scuola elementare a Locarno nel 2011. Dal 2002 illustra e scrive libri per bambini pubblicati in Svizzera e in Europa. Dal 2014 insegna didattica delle Arti visive e plastiche presso il DFA /Dipartimento Formazione e Apprendimento) della SUPSI.

Antoine Déprez è nato a Lille nel 1978. Ha studiato arti grafiche presso l’Ecole Emile Cohl a Lyon. Nel 2002ottiene il diploma di illustratore, in seguito si traferisce oltralpe, a Lugano. Oggi vive a Novaggio. Lavora come illustratore in diversi campi. Fra i suoi libri più recenti dedicati all’infanzia, ricordiamo “Mucche in volo” e “Peter”, (Salvioni Editore) e “L’incantesimo della lupa” (Terre di mezzo).

Recensione a cura di Antonella Castelli

Dove vanno quando piove?
Greda Müller

Traduzione di Gisella Bernini
Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 28, ISBN/ISSN/EAN: 9788895673844
Parole chiave: Natura | estate | Pioggia | Amicizia

Natura e Cultura è una casa editrice indipendente che dal 1989 pubblica opere scelte in area antroposofica. Il catalogo comprende autori che hanno approfondito in modo originale le indicazioni di Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, una forma di conoscenza che riprende alcune concezioni filosofiche volte a “condurre lo spirituale che è nell’uomo allo spirituale che è nell’universo”. Conoscenza, autoeducazione ed esperienza concreta sono i punti cardini; la salute, l’agricoltura biodinamica, la pedagogia, la genitorialità e il sociale gli argomenti principali.
Accanto a testi per adulti, Natura e Cultura offre anche una scelta di letture per l’infanzia.

Dove vanno quando piove è un albo per bambini a partire dai 4 / 5 anni. Non solo è bello da guardare, ma è anche una bella storia, ricca di spunti per iniziare appassionanti osservazioni sulla natura. I protagonisti sono i piccoli Luc e Sara, abitano in città e hanno un amico più grande, Stef, che spesso li va a prendere per accompagnarli a fare splendide passeggiate in campagna e merenda a casa della nonna. Il ragazzo conosce molte cose interessanti ed è amico di tutti gli animali. Quel giorno la loro meta è lo stagno: Stef vuole raccogliere delle piante acquatiche per il suo acquario. Lungo il tragitto, passano davanti a una fattoria per salutare l’oca, l’asinello, il pony e i maialini. Una mucca li osserva curiosa. I due bambini corrono, si divertono, si sentono liberi e felici e giunti allo stagno non si accorgono del sopraggiungere di certi nuvoloni neri, finché non inizia a piovere. Bisogna ritornare in fretta a casa! Intanto gli animali che vivono nell’acqua sono al sicuro, ma i moscerini, le coccinelle, le api… dove sono? si domandano i bambini. Dove vanno quando piove il piccione, i passerotti o le farfalle? Qualcuno avrà pensato a un riparo per la pecora, il pony e l’asinello? Niente paura: Stef mostra loro i vari rifugi degli animali, mentre Luc e Sara si rintanano a casa della nonna, che li attende con una cioccolata calda e dei vestiti asciutti.

Il racconto sembra scritto su misura per chi, come Luc e Sara, ama fare ciaf, ciaf e splash da una pozzanghera all’altra. Le accurate immagini dell’infaticabile Gerda Muller (nata del Paesi Bassi nel 1926), rendono infatti accessibili anche ai più piccoli alcune semplici conoscenze naturalistiche. Ogni dettaglio diventa argomento di indagine, dolcezza narrativa e rigore documentaristico e invita all’osservazione e al dialogo. Il piacevolissimo albo si conclude con un breve, ma azzeccato, approfondimento sulla pioggia, le piante e gli animali.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Zoe. I guardiani della terra
Marco Greganti, Alessandro Gianpaoletti

Casa editrice: Tunué, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 176, ISBN/ISSN/EAN: 9788867906291
Parole chiave: Storia | Avventura | Ambiente/clima

La Terra è appesa a un filo, e il destino della piccola Zoe e della sua famiglia è più intrecciato che mai con il futuro del pianeta. Suo padre Finn, un esperto in cambiamenti climatici, e sua madre Astrid, un abile pilota di elicotteri di soccorso, affrontano ogni giorno le sfide di un mondo minacciato dal cambiamento climatico e dal surriscaldamento globale.

Quando una tempesta magnetica devastante colpisce la Terra e Finn scompare misteriosamente, Zoe si trova di fronte a una missione cruciale. Con l’aiuto dei suoi inseparabili amici Ruben e Clara, Zoe dovrà decifrare gli enigmi delle strambe invenzioni di suo padre e seguirne le tracce in un’avventura mozzafiato. Solo affrontando le prove di Madre Natura, Zoe potrà salvare il pianeta e svelare il magico segreto che da generazioni avvolge la sua famiglia.

Zoe. I Guardiani della Terra è un’avventura fantastica che invita i piccoli lettori ad interagire con la storia, lasciando nelle pagine finali uno spazio bianco tutto per loro: un modo per farli appassionare alle tematiche ambientali, e per renderli consapevoli di un’emergenza cruciale, oggi più che mai

Vulcani
LuogoComune

Casa editrice: Editoriale Scienza, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 80, ISBN/ISSN/EAN: 9788893932165
Parole chiave: Storia | Geografia | Scuola

Il mondo dei vulcani affascina da sempre i ragazzi, attratti dalle potenti forze primordiali che fanno esplodere le montagne in letali piogge di roccia fusa o muovere la Terra con violenza improvvisa e devastante. Questi giganti di fuoco suscitano curiosità e incoraggiano bambini e ragazzi a porsi tante domande. Perché i vulcani ogni tanto si svegliano e iniziano a sputare fuoco? Da dove viene il magma? Che cos’è la lava? Cosa fanno i vulcanologi? Quanti vulcani ci sono sul nostro pianeta? Questo libro, attraverso splendide illustrazioni, grafiche esplicative e testi accurati e scientificamente fondati, risponde a tutte le domande e curiosità di grandi e piccini.

Sua altezza Poltiglia, principessa di fango
Beatrice Alemagna

Casa editrice: Topipittori, Pubblicato: 2025, Numero di pagine: 56, ISBN/ISSN/EAN: 9788833701714
Parole chiave: Fratelli e sorelle | Emozioni | Rabbia | Fiabe/favole

Yuki e Sen sono due fratelli e sono anche i protagonisti del nuovo libro di Beatrice Alemagna. Quando Yuki, in un moto di rabbia, fa cadere le chiavi di casa nel tombino, subito è pervasa dal senso di colpa. Rabbia più senso di colpa e si va subito sottoterra. Decide così di andarci veramente e di recuperare le chiavi utilizzando una lunga scala. Qualcuno, che sa bene come va il mondo interiore di bambini e ragazzi, la stava aspettando: ecco Sua Altezza Poltiglia, Principessa di Fango. Ha inizio un viaggio catartico nel quale Yuki attraverserà la giungla nera, si tufferà nel lagondiglio, al Museo degli Odiosi troverà tutti gli oggetti che vengono buttati quando si è arrabbiati e nella rabbioteca scoprirà che la rabbia è edibile, si può bere e anche mangiare (e che quella degli altri è sempre più gustosa).

Beatrice Alemagna torna in catalogo con una fiaba in grado di dare sollievo anche alle ferite più profonde.

Recensioni

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Il segreto di Rosie

Autore:trice (-ori): Maurice Sendak
Tradotto dall'inglese da Livia Signorini
Casa editrice: Adelphi

Anno di pubblicazione: 2024
Numero di pagine: 48
ISBN/ISSN/EAN: 9788845939051
Età consigliata dall'editore: da 8 anni

Tipologia: Libro
Genere: Libro per ragazzi
Parole chiave: Sorpresa, Poesia, fantasia

Recensione

Con Il segreto di Rosie (The Sign on Rosie’s Door) Sendak torna all’origine della sua passione per l’illustrazione. Ventenne, introverso e spesso malato e con un futuro incerto davanti a sé, Maurice nell’estate del 1948 trascorse ore a riempire quaderni di schizzi, osservando dalla finestra le scorribande di una bambina con il suo gruppo di amici e lasciandosi incantare dalla sconfinata creatività di quei giochi sui marciapiedi di Brooklin. Ad impressionarlo fu soprattutto l’incredibile abilità di Rosie nell’immaginare di essere chiunque volesse e di riuscire ad imporre le proprie fantasie ai suoi amici meno creativi. Proprio come Sendak racconta in questo libro.

L’incipit, infallibile, conquista fin da subito l’attenzione e l’interesse dei più piccoli. Il segreto di Rosie inizia così:

Sulla porta di Rosie c’era un cartello.

Diceva: “Se vuoi sapere un segreto bussa tre volte.”

Come resistere alla curiosità? Kathy non può far altro che bussare per scoprire che la sua amichetta, avvolta in una immensa coperta blu, oggi non è più Rosie, perché ha deciso di essere Alinda, una grande cantante.

“E un giorno canterò in un magnifico musical” aggiunse Rosie. “Quando?” chiese Kathy. “Ora nel mio cortile. Vuoi venire?” “Posso essere qualcuno anch’io?” Rosie ci pensò un attimo. “Puoi essere Cha-Charoo, la ballerina araba”. “Va bene, allora vengo”.

Poco dopo arrivano anche tutti gli altri bambini del quartiere e prendono posto su delle sedie pieghevoli in attesa dello spettacolo. La prima a esibirsi è Kathy, infagottata in un’enorme vestaglia e con un asciugamano in testa. Ma in seguito, proprio quando la grande Alinda sta per iniziare la sua canzone, ecco entrare Lenny, che con un tubo della doccia in mano, dice di essere un pompiere e distrae gli spettatori, creando proteste e confusione. Fatto sta che Rosie-Alinda non riesce a portare a termine la sua esibizione. Nel frattempo si è fatto tardi e tutti se ne vanno. Ma Rosie non si dà per vinta, si sente una star e tutto sommato non è così importante se i bambini devono ritornare a casa perché è pronta la cena: il suo spettacolo avrà luogo anche senza un pubblico vero!

Così si chiude il primo dei quattro capitoli che compongono il libro. Ma Rosie è una specie di catalizzatore di avventure anche nei capitoli successivi: con la sua portentosa fantasia, attira i suoi amichetti e suggerisce loro altri incredibili giochi, dove ognuno può diventare ciò che gli suggerisce l’immaginazione.

In questo libro c’è tutto il mondo di Maurice Sendak. C’è l’universo del pensiero bambino. Se Nel paese dei mostri selvaggi è considerato una pietra miliare della letteratura per l’infanzia, Il segreto di Rosie si colloca, senza ombra di dubbio, al suo fianco. Sendak di sé pensava: “ Se ho un particolare talento, non è quello di disegnare o scrivere meglio di altri. Piuttosto io ricordo cose che gli altri hanno dimenticato: i suoni, le sensazioni, le immagini di particolari momenti d’infanzia nella loro dimensione emotiva”. Rosie è considerata il prototipo di tutti gli indimenticabili protagonisti di Sendak combattuti dal desiderio di autonomia e la reale dipendenza dagli adulti; bambini abili nel trovare rifugi fantasiosi e segreti, dove sfogare quei sentimenti belli o brutti che accompagnano l’infanzia e la crescita. Rifugi speciali, dove per entrare, occorre bussare tre volte.

Il segreto di Rosie è un libro che sorprende, poetico, fantasioso, onirico, premuroso, un libro da leggere ad alta voce mostrando le inconfondibili immagini dell’autore, imprescindibili e ricche di significato. Imperdibile, nel terzo capitolo, il ballo dei bambini che, con l’aiuto dell’Uomo Magico, sono diventati dei petardi per celebrare la festa del 4 luglio e lanciano le loro grida Crac-frr-bum! Fzz-bam-bam! Bumm! Bumm-bumm-frsssh! Come non pensare alla ridda selvaggia orchestrata da Max? L’editore Adelphi ha deciso di pubblicare o ripubblicare tutta l’opera di Maurice Sendak, permettendoci di andare alla scoperta dei suoi libri e dei nuovi orizzonti meravigliosi della letteratura per l’infanzia.

Recensione a cura di Antonella Castelli

Consiglio

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